Capitolo 12

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Capitolo rosso. Se siete dei pudici puritani, non fa per voi.


'' Niente rende bella una donna quanto il sentirsi desiderata. L'attenzione è sempre il più bel cosmetico. ''

V. Cannova


Sentiva un gran caldo; non era il tipico calore da trapunta, né il calore di un termosifone. No, era un calore diverso, che la faceva sudare ma in modo strano. Le palpebre ancora pesanti nonostante il dormiveglia, si alzarono non mettendo ancora a fuoco quello che la circondava; le dita si mossero lievemente, poi la mano prese a scorrere lungo il lenzuolo fino a toccare qualcosa che non era contemplato nelle sue ore notturne. Pelle e respiro tiepido vennero accarezzate da quelle mani curiose, e i suoi occhi si spalancarono quando percepì sotto al tatto la morbidezza carnosa di due labbra riposate in un sorriso appena accennato.

Edward stava dormendo accanto a lei, steso sul fianco destro e il viso molto vicino al suo. Holly trattenne il respiro, temendo di averlo infastidito con il suo tocco ma notò la sua immobilità, perciò prendendo un insolito coraggio, decise di proseguire quel innocente gioco di mappa. Con la punta delle dita sfiorò la sua mascella ispida, il naso dritto e la fronte spaziosa, per poi scostare e tastare alcune ciocche di capelli ricadute su di essa. Si morse il labbro, provando il forte impulso di affondare le dita in quella splendida capigliatura folta e morbida. Si chiese se potesse farlo, e dopo attimi di tentennamenti, decise che si, poteva eccome. Con la massima attenzione a non svegliare il suo compagno di pisolino. Quasi mugolò quando la mano affondò in quelle onde castane e maledettamente morbide e prive di nodi, non era quasi possibile che un uomo potesse avere capelli più splendenti di una donna. Lo sentì sospirare di piacere e dovette bloccarsi, soprattutto quando uscirono parole sussurrate da quelle labbra semichiuse.

- Continua per favore –

Holly arrossì di diverse tonalità di rosso, e quando occhi di un profondo castano ancora lucidi dal sonno la fissarono irridenti, si coprì con il lenzuolo fin sopra la testa e nascondendo la mano incriminata.

- Ti ho.. svegliato? – borbottò lei di risposta, sentendo il fruscio della coperta scivolarle lungo il corpo, scoprendola quasi del tutto.

- Diciamo che non sono solito avere qualcuno che mi accarezza i capelli come se fossi un peluche – ridacchiò accostandosi a lei, dopo essersi alzato su un gomito.

- Come mai sei nel mio letto? –

Edward le sorrise maliziosamente – Secondo te? Ieri sera ti ho portata nella mia stanza –

Holly deglutì – Ah. Mi sembrava un ambiente poco familiare... Ma non mi spiego perché sono ancora qui con te –

- Diciamo che se ti avessi lasciata andare in camera tua da sola, probabilmente saresti ruzzolata giù per qualche rampa di scale. Non eri molto sobria devo dire, e non reggi moltissimo l'alcool –

- Perché? Ho detto o fatto qualcosa di.. Inopportuno? –

- Niente di sconveniente tranquilla. Dopo che abbiamo parlato e ci siamo baciati sei impallidita di colpo. Hai cominciato a farfugliare sulla nausea e giramenti di testa, hai fatto in tempo a raggiungere il mio bagno e svuotarti lo stomaco. Ti ho tenuto la testa e sollevato i capelli finché non avevi finito, ti ho ripulito la bocca, ti ho fatto indossare una mia maglietta e ti ho messa a letto. – sghignazzò l'uomo, vedendola impallidire e boccheggiare inorridita.

'' Scheiße! Proprio una seratina romantica, non c'è che dire... Non toccherò più alcool in vita mia! ‚' pensò guardando il soffitto.

L'amore profuma di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora