Capitolo 19 -seconda parte-

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'' Il piacere più grande non è il sesso, ma la passione con cui viene praticato. Chi è innamorato sta sempre facendo l'amore, anche quando non lo fa. ''

Paulo Coelho


Holly sentì il suo stomaco contorcersi mentre le parole di Edward si facevano lentamente strada nella sua mente. Aveva detto Firenze? Davvero? Alzò lo sguardo incredulo su quello perplesso di lui, vedendo come il suo sorriso si spegnesse gradatamente, irrigidendosi di fronte al suo silenzio.

- Come mai Firenze? – domandò con voce flebile, abbassando lo sguardo sul pavimento lucido.

Edward sobbalzò e il suo cuore prese a galoppare velocemente. Temeva avesse perso l'uso della parola!

Tossicchiò – Sono stato diverse volte a Firenze, ho passato delle belle settimane a guardare musei e le vie della città. E ho anche saputo che era anche la città che aveva accolto te e i tuoi genitori, così pensavo ti facesse piacere rivederla.. Ma ora non sono così sicuro di aver fatto una grande scelta – disse con una punta di sarcasmo nella voce.

Holly spalancò appena gli occhi, alzando il viso – Mi fa davvero piacere, solo non mi aspettavo che tu... Che potessi pensare ad una meta che per me ha avuto una grande importanza nella mia vita. Pensavo mi portassi in qualche meta esotica e in un resort di lusso, sai come fanno molti amanti nei film – ridacchiò nervosa, sistemandosi una ciocca dietro le orecchie.

Edward era allibito, ma che film guardava? '' E' una donna, una donna romantica e passionale, è ovvio che guardi film così pieni di diabete '' pensò con un sospiro.

- Io non sono come gli altri. Non mi piace fare cose così scontate, preferisco stupire le persone che ho accanto, e tu non sei una che merita sorprese così banali. Perciò togliti dalla testa qualsiasi uomo da film, perché io non lo sono. Sono un uomo con i piedi ancorati al terreno, che unisce l'utile al dilettevole; voglio stare con la mia donna tra le strade e a visitare la città, non una che se ne sta perennemente distesa su uno sdraio al sole. Voglio stimolare ed essere stimolato, e poi se desideri il romanticismo, la città in sé può dare la stessa meraviglia di un tramonto in riva al mare ti pare? –

Holly lo ascoltò in silenzio, poi lentamente sorrise e gli strinse una mano dopo averla baciata con riverenza – So perfettamente che tu non sei uno di quegli uomini che cantano poemi sulle donne su sonetti d'amore, tu sei un po' tra il Signor Darcy e il colonnello Brandon e per me sei perfetto così. Sono felice che tu abbia scelto Firenze, nulla da togliere al mare, ma anche io apprezzo di più visitare una bella città in compagnia del mio compagno. Grazie Edward – disse dolcemente alzandosi in punta di piedi per poterlo baciare sulle labbra.

Edward sospirò interiormente e ricambiò il suo sorriso, sporgendosi appena per andarle incontro con le labbra leggermente protese – Bene allora, facciamo il check in e andiamo. Sei mai stata in prima classe? – e vedendola boccheggiare sogghignò.

Holly dovette ammettere che la prima classe era decisamente un'altra cosa. I posti a sedere erano spaziosi, con poltrone reclinabili e morbide di pelle bianca e le assistenti di volo erano sempre disponibili, anche quando starnutivi accorrevano immediatamente per darti un fazzoletto. Quasi temeva che le avrebbero pulito loro il naso. E la faceva sentire decisamente a disagio! Quando lo borbottò sottovoce, Edward di mise a ridere con la sua voce cavernosa facendo girare molti volti, e tanti erano tutti femminili. Le sembrava di essere circondata da un branco di tigri affamate, pronte a saltare addosso alla preda. La preda era Edward. Peccato per loro che lui non fosse affatto una preda, bensì un predatore. E il suo pranzo preferito era il povero agnellino che gli era seduta affianco.

L'amore profuma di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora