Capitolo 14

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'' Al contrario di un uomo, una donna non ti sfiora mai per errore o per distrazione. ''

C. Bukowski



Si stava innervosendo, man mano che si avvicinava alla casa di Elisabeth.

Casa. Le veniva da ridere, osservando l'imponente tenuta che si scorgeva su una piccola collina.

Era una vera e propria villa dalle fattezze classiche, non troppo diversa da quella di Edward. Tuttavia, se la piccola e confortevole casa di Edward era antica, questa invece doveva essere piuttosto recente di costruzione; i marmi e l'intonaco erano sorprendentemente bianchi e senza nessun tipo di pianta che si arrampicava al suo esterno. Dalle finestre usciva molta luce, segno che la festa doveva già essere iniziata da un po', e se si aguzzava lo sguardo, si potevano anche vedere alcune figure andare avanti e indietro di fronte ai vetri.

- A quanto pare hanno iniziato a brindare i padroni di casa senza di noi – disse Edward impassibile.

L'auto si fermò di fronte alla scalinata che portava al portone principale e scese senza aspettare l'autista. Una volta uscito, si voltò porgendo una mano e sorridendo appena. Holly afferrò l'orlo del vestito e accettò di buon grado il suo aiuto; non voleva di certo incespicare sul suo stesso abito e rischiare di cadere di panciata sulla ghiaia e fare una pessima figura!

Edward le porse il braccio ed insieme varcarono la soglia, una volta aperta dal maggiordomo prima che prendesse i soprabiti e li consegnasse ad uno dei camerieri. Li accompagnò nella piccola sala dove vennero annunciati ai padroni di casa ed agli altri ospiti. Holly strinse con vigore il braccio di Edward e si lasciò trascinare da lui verso la sorella e il cognato, che sorrisero alla vista dei due ospiti tanto attesi. Prima di baciare la sorella sulle guance, fissò in modo glaciale gli ospiti di sesso maschile che avevano già puntato alla sua dama, sussurrando appena qualche parola alle orecchie.

- Finalmente! Era da un'ora che vi aspettavo, stavo per chiamare la polizia! Holly sei davvero meravigliosa, e questo abito è perfetto per te! Poi lo riempi nel modo più opportuno e i ragazzi apprezzano volentieri queste cose – disse maliziosamente Elisabeth, ridacchiando quando vide la sua ospite arrossire appena a quel commento. Edward ghignò furbamente.

- Grazie per aver invitato anche me Elisabeth, hai una casa stupenda! – tentò di essere disinvolta la ragazza. Beth le sorrise più gentilmente, vedendo gli sforzi dell'amica nel cercare di non balbettare o innervosirsi di fronte a tutte quelle persone.

- Figurati cara, è stato un piacere! E poi avresti fatto compagnia ad Edward, sai viene sempre solo alle feste come questa, e di conseguenza mi capita di non vederla quasi mai, se non quando raggiungo la porta dove entrano i camerieri con i vassoi pieni di bicchieri! Non è un mostro di simpatia e socialità – disse sarcastica, prendendola sotto braccio e allontanandola dal fratello che la fissava trucemente. – Fratellone, c'è la nonna laggiù, e dal modo in cui ti sta guardando, ti conviene andare a salutarla come si deve prima che venga qui e ti tiri le orecchie come faceva da bambino. Io ed Holly faremo un piccolo tour per la sala e farle conoscere questi baldi giovanotti che la stanno puntando come segugi sulla volpe, con questi rossi capelli è più che azzeccato il paragone! –

E prima che Edward potesse dire qualcosa, le vide sparire, non prima che Holly lo guardasse implorando il suo aiuto. Non poté fare altro che seguirla con lo sguardo, con rammarico, mentre sentiva il cognato sghignazzare sotto i baffi.

- Dovresti tenere tua moglie al guinzaglio lo sai? – borbottò verso l'amico che lo fissava sorridente.

- E credi che ci riuscirei forse? Sai che quando Beth si mette in testa qualcosa, non la fermi nemmeno con un mitra puntato addosso! La conosci tua sorella, una ne fa e cento ne pensa –

L'amore profuma di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora