Cap.11

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Cap.11: Mancanza...

La ragazza stava camminando per il campo degli Echo Flower, completamente silenziosi, erano passati diversi giorni da quando ella se ne era andata da UnderFresh e un pochino le mancava, ma solo un pochino, sia chiaro, guardò l'acqua cristallina, che la riflesse, notò diverse occhiaie sotto ai suoi occhi, in quel periodo di tempo non era riuscita a dormire, facendo incubi su quel giorno, pensava che fosse tutto finito, ma alquanto pare lei non la voleva lasciar andare, come aveva fatto quando era arrivata nell'Underground di Fresh.

'Era ancora una bambina di 10 anni quando ha conosciuto una certa 'Frisk', anche lei bambina della sua stessa età, andavano d'accordo e giocavano molto spesso nel parco in cui si erano conosciute, all'epoca lei era uno spirito libero, come tutt'ora, ed causava una marea di problemi assieme alla sua nuova amica che, contraria di ciò, ti stava pur sempre accanto, però, c'era un piccola particolare, ella era muta, non le dava fastidio, ha imparato quella strana lingua che tutti disgustavano e ha rafforzato il legame con quella particolare bambina.

Un giorno erano di nuovo in quel parco, che oramai avevano considerato 'loro', anche se vi venivano altri bambini al suo interno, stavano dentro al tubo, dove nessuno ci voleva entrare per via che era brutto e faceva paura stare in mezzo al nulla al suo interno, dato che faceva da ponte per un'altra piattaforma della giostra, stavano parlando della giornata appena compiuta, prima di ritrovarsi lì, lei le raccontava le fantastiche giornate all'orfanotrofio e del suo odio nel non aver contagio, mentre l'altra le raccontava i suoi problemi con la madre, che odiava profondamente, discriminava la figlia per via del suo esser muta e la sfruttava anche, per ricevere soldi su questo suo 'problema', un'altro giorno da dimenticare da parte sua, ma almeno aveva lei, (T/N), che la sosteneva e la riempiva di DETERMINAZIONE sull'affrontare un'altra giornata, non andata del tutto bene.

-"Come stai?" , le chiese, aveva notato il piccolo taglio che aveva sulla guancia, non era grave ma la fece preoccupare lo stesso, ci teneva molto all'amica, quasi come se fosse la sorella mai avuta.
-"Bene.", le disse con il linguaggio dei segni, ella sorrise piano, stava mentendo, si notava per via del frettoloso movimento delle mani, la conosceva come le sue tasche, sospirò.
-"Stai mentendo, Frisk. Le tua mani si stanno muovendo troppo velocemente."
Le fece notare, l'altra sbuffò per la sua odiosa dote nel non saper mentire bene.
-"Ma guarda il lato positivo... " , riniziò.
-"...Almeno saprai dire la verità, anche se essa è dolorosa, non importa se gli altri ti odieranno, come potranno mai farlo? Tanto sono troppo ignoranti per capirti."
Entrambe sorrisero, ma la baby (T/N) nom sapeva che quella era l'ultima volta che vedeva l'amica, infatti, quella notte stessa, Frisk scappò di casa, dopo vari anni che la polizia fù nelle sue tracce, trovarono il suo corpo completamente irriconoscibile, dall'ora si dava la colpa per non averla aiutata come poteva, ma... Non era colpa sua, o non completamente.'

Sognava la piccola Frisk da un bel pò da quando era arrivata in quel luogo, sapeva come le piaceva l'arte, infatti assieme, da piccole, quando avevano tempo, disegnavano e i piccoli ritratti che faceva erano magnifici, come quel posto, sospirò per poi dirigersi verso Snowdin, aveva cercato di andare avanti, ma dimenticare una grande amica era difficile, così come dimenticarsi di qualcosa che ci aveva fatto felici, appena entrò venne inondata da un'aura gialla, che le fece dimenticare tutte le cose tristi e la rilassò, si guardò attorno per poi notare uno strano scheletro, vestito da principino, che sedeva sul divano assieme ad un'altro completamente, non proprio, vestito di blu, essi stavano parlando tra loro fino a quando non l'hanno notata.

Vedi Ink comparire dalla cucina e ti salutò tranquillo, mentre sistemava i vassoi, che non sapeva dove li avesse presi, con al loro interno dei krekers (o almeno penso si scrivi così) al suo interno, quello vestito di blu si alzò improvvisamente e ti abbracciò.

-"Myeheheh! Io, il grande Sans, ti ho catturata umana!", disse mentre tu pensavi a quale aggettivo carino si potesse affibbiare a quello piccolo scheletro, inutile dirvi che non lo trovò.
-"Suvvia, Blue, lascia l'umana."
-"No! Io, il grande Sans, ho catturato l'umana e non la lascerò andare! Myeheheheh!", disse, sicuramente ropendole un timpano, l'altro scheletro sospirò mentre Ink rise piano, la ragazza prese in braccio lo scheletro dal nome 'Blue' e si mise a sodere sul divano con lui sulle sue gambe, almeno così non si lamentava stonandole l'orecchio.
-"Comunque io sono Dream!Sans ma chiamami Dream, mentre lui è Swamp!Sans denominato Blueberry."
-"Io sono (T/N), piacere." , disse la ragazza sorridendo, facendo ingiallire lo schetro mentre rincambiava il suo sorriso, una tosse finta attirò l'attenzione di tutti.
-"Allora, ragazzi, vi ho chiamato qui non solo per presentarvi (T/N) ma anche per informavi su alcune faccende."
-"Che sarebbero?!", chiese Blueberry.
-"Fresh ha riniziato a contaggiare."
-"L'avevo detto io che non era una buona idea portare la ragazza qui, Ink. Ha fatto nascere una sorta di curiosità nei suoi confronti e, non avendo scoperto il tutto, adesso è arrabbiatto, ciò si nota dalle diverse ferite che hai.", solo ora notò le bende sulle ossa di Ink, però, pensandoci bene, anche se lei e Mr. Skeleton litigavano qualche volta non le sembrava tipo da fare certe cose, l'apparenza inganna, pensò mentre si dava della stupida per aver pensato ad un lato buono dello scheletro, un sospiro, proveniente da Ink, le fece riprendere dai suoi pensieri.
-"Lo so, Dream, ma non sono stato io a prenderla è stata lei a chiamarmi.", disse indicandola, la ragazza alzò un sopracciglio, per poi scrollare le spalle, non le interessava più di tanto ormai.

-"E se venisse qui?", chiese il piccolo Blue, ciò le fece gelare il sangue nelle vene, non voleva incontrarlo di nuovo, era un qualcosa di cui non era ancora pronta per il risultato.
-"Impossibile, Blue, solo gli autorizzati possono entrare, come io, voi, (T/N), Reaper... ", alzò gli occhi al cielo.
-"...Ed Error, anche se non capisco il perché.", finì la frase.

I'm your 'Sis' {Fresh!Sans x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora