(Sono cattiva lo so!)
Cap.16 (Bad Ending): Continue ...
La ragazza si stava occupando dei bambini dell'orfanotrofio, con un sorriso finto sulle labbra, erano ormai anni che aveva perso lo scheletro che amava, ormai divenuto polvere, ed era riuscita a ritornare in superficie grazie al penello di Ink, tutti dell'orfanotrofio erano stati contenti di rivederla, forse dopo quasi un'anno di mancanza, anche se le erano sembrati pochi mesi, aveva iniziato a lavorare in quel luogo dove era cresciuta appena compiuti 18 anni, non voleva la sua casa, così facendo divenne anche la nuova direttrice di quel luogo, dato che la vecchia era morta dopo la sua scomparsa e non sapevano a chi affidare la struttura, aveva molti lavori da fare, tra adottamenti e carte da firmare rimaneva sempre nel suo ufficio, solo per il pranzo e la cena usciva dalla sua stanza, ma quel giorno aveva lasciato tutto ed era andata a vedere come se la cavavano i bambini e le sorelle, così si ritrovò tra di loro e a giocare o leggere alcune storie fantastiche, fino a quando non venne l'ora di andare a mangiare, così tutti rientrarono nella struttura, tranne lei, voleva rimanere ancora un pò ad assaporare il dolce vento di quella giornata, ma a distrarla ci fù uno strano rumore alle sue spalle.
-"Pensavi veramente che ti avrei lasciata? Che sciocca che sei.", si girò di scatto, incrociando due occhi colorati e un sorriso che non le piaceva, si fece seria e guardò con disprezzo lo scheletro che le era davanti.
-"Cosa ci fai qui, Ink?", lo scheletro si mise a ridere, sembrava che fosse passato in un manicomio prima di arrivare qui e la sua tunica, di solito sempre sistemata e pulita, era completamente sporca di polvere e messa a caso, così come andava.
-"Sono qui per te, (T/N).", disse, chinando su un lato il capo, allargando il sorriso.
-"Non scherzare.", disse, iniziando ad agitarsi, voleva chiudere quel periodo della sua adolescenza, e ci era riuscita, ma con il suo arrivo lo scheletro aveva mandato tutto a p******, lo scheletro fece apparire la sua anima, grigia.
-"Questa è la prova che apperterrai sempre al MIO universo.", diversi richiami fecero distrarre lo scheletro, che si avvicinò, dopo un pò, al suo viso.
-"Ti verrò a prendere, piccola Inky.", disse prima di scomparire e che alcune sorelle venissero da lei per avvertirla che era trutto pronto e che mancava solo lei.(...)
'-"Quante volte ti devo dire di non piangere e che il tuo viso non è un posto per le lacrime?", le disse lo scheletro prima di allontanarsi da lei, lei correva, cercava di prenderlo, ma non ci riusciva, era troppo lontano, faceva il suo nome, ma sembrava che non la stesse ascoltando, invece egli le sorrideva, sembrava triste, forse anche lui non voleva allontanarsi da lei, arrivò la luce e lì lo scheletro le diede le spalle per poi scomparire in essa, nom voleva.
-"FRESH!", urlò con il braccio teso verso la sua figura ormai inghiottita dalla luce.'
-"Fresh!", disse quando si svegliò, di scatto, aveva il braccio teso, proprio come nel sogno, si mise a sedere e chiuse a mano di quel braccio in pugno, non aveva potuto far nulla per salvarlo, era stata inutile in quel momento.
-"Osi nominare il suo nome davanti a me, che coraggio.", alzò di scatto il capo, incrociando gli occhi dell'altro giorno, indietreggiò fino a quando il letto le permetteva mentre lo scheletro si avvicinava e si mise a gattoni, sul letto.
-"Allontanati!", disse spaventata la ragazza, aveva una strana luce nei suoi occhi, una luce che non le piaceva affatto, lo scheletro invece si avvicinò, arrivando così a pochi centimetri da lei.
-"Ti ridurrò la vita un'inferno, (T/N), ricordatelo.", disse prima di scomparire e prima che una delle sorelle potesse entrare nella stanza e scoprire della sua esistenza, 'Cosa...?', pensò in quel momento spaventata, si mise a riccio, dicendo di non avere fame, la porta venne chiusa e lei venne lasciata da sola, voleva soltato la sua figura al suo fianco, non riusciva a stargli lontano, voleva stare con lui, ma allo stesso tempo non voleva, voleva vivere, esplorare il mondo e cavolate varie, ma non poteva, aveva un'orfanotrofio da accudire, così non poté fare altro che versare lacrime, cosa che accadeva da quando lui non c'era, da quando lui era divenuto polvere, perché era arrivato solo ora? Non poteva tormentarla dall'inizio? Almeno l'avrebbe fatta finita quando aveva il coraggio, adesso ne era poco, c'erano i bambini e le sorelle a cui voleva bene, una ragione di vita essenziale, ecco.Però, forse, nelle profondità della sua mente, ma proprio in profondo, sapeva che tutto ciò non era reale, Ink era morto, proprio davanti ai suoi occhi, era divenuto polvere e i suoi LV erano aumentati come da regola, era abbastanza improbabile che lui fosse vivo, perciò, si, tutto ciò che stà passando e che deve passare è solo frutto della sua immaginazione, troppo stanca per sopportare solo una cosa.
(...)
-'Sono venuto a sapere, Edward, che una certa ragazza è stata ritrovata morta nella sua stanza, quella ragazza diretrice dell'orfanotrofio.', disse la giornalista.
-'Esatto, Joseline, girano strane voci su quella struttura, ad esempio che chi vi entra non ne uscirà vivo.', confermò.
-'Una calamita della morte.'
-'Esatto.'
La figura spense la TV per poi tracciare una 'X' sulla foto di una ragazza sorridente, una ragazza che aveva passato troppe avventure da reggere e alla fine non ce l'ha fata ed è esplosa, lasciandosi andare alla morte, la figura sorrise, tristemente, per poi rimettersi al suo posto, il divano, e guardò tutte le altre foto, molte le quali avevano quella 'X', forse per segnalare che erano andate, scomparse sulla faccia della terra, morte, sospirò per poi chiudere gli occhi, li riapri dopo un pò per poi sussurrare una cosa, ma con voce talmente bassa che nessuno sarebbe riuscito a capire.
-"Un'altra."
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I'm your 'Sis' {Fresh!Sans x Reader}
FanfictionNon sapete quanto odiava quella ragazza, fin dal primo momento che l'aveva vista, solo perché non riusciva a contaggiarla. --- --- --- Tratto dalla Storia: -"Perché non ci riesci?" Disse con un sorriso sulle labbra mentre guardava lo scheletro c...