Cap.2

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Appena la ragazza svegliò i suoi sensi, sentì di esser porgiata su qualcosa di morbido e che qualcosa di pesante la teneva al caldo, aprì piano gli occhi e cercò di alzarsi, fallendo miseramente, la parte bassa del torace le faceva troppo male e aveva tutti io corpo indolenzito, perciò si tenne sdraiata su quello che capì esser un letto, guardò il luogo in cui era, una stanza, non riusciva a vedere bene di cosa era composta, era fin troppo buio per capirlo, richiuse gli occhi quando un fascio di luce si affacciò su di essi, li riaprì dopo un pò, ormai abituati, e guardò la figura che le era davanti, riconobbe quegli occhiali da sole dove, sopra, vi era scritto 'BG', ovvero 'Buon giorno', egli si avvicinò e si sedette su una sedia che era affianco al letto, non parlò, rimase zitto, mentre la ragazza tentava in tutti i modi di tenersi lontana da lui, aveva già cercato di ucciderla, poi la curò, ma questi erano futili dettagli, non sia mai che rivoglia ritentare.

-"Ti sconsiglio di muoverti, la ferita è ancora aperta."

-"Chi sei?"

-"Non credo che t'interessi, ragazzina."

Rispose vago e con fredezza che non aveva mai visto, girò il capo verso il muro e iniziò a completarlo, era quasi interessante, individuò, su di esso, delle macchie che non riusciva a identificare, sentì un sospiro stanco e poi del freddo espandersi sul tutto il corpo, sgrana gli occhi per poi guardare lo scheletro, si aveva scoperto che lo era, che stava per alzare la maglia, che scoprì non esser sua ma era una felpa che non aveva mai visto, fermo le sue mani scheletriche, se non aveva i suoi abiti voleva dire che già l'aveva vista in quello stato, ma quando non era cosciente! Adesso lo era e non voleva che si ripetesse.
Cerchi di tenere la presa sulle mani, fin quando le sue energie lo avrebbero permesso, pian piano la presa veniva sempre meno, anche se cercava di aumentarla, ed egli ne approfittò, alzò la maglia fin sotto al seno e tastò la parte dolorante, emise un verso di dolore, lo vide sorridere per poi scuotere il capo, non doveva distrarsi.

Le tolse le bende, attento a non farle del male, abbastanza strano, penserete, perché prima lo aveva fatto senza problemi ed ora no? Ecco, si era ricordato il motivo per cui teneva ancora quella ragazzina in vita, doveva scoprire il motivo per cui non veniva infettata, ed ciò gli recava fastidio, enorme fastidio, notò che la ferita si era di nuovo aperta, quella stupida!, pensò, e io che l'avevo avvisata, continuò, emise un sospiro esasperato per poi cercare qualcosa nel mobile affianco al letto, da esso ne uscì ago e filo, più delle bende nuove, doveva anche pulire la ferita, sparì e ritornò in un battito di ciglia con una bacinella contenente dell'acqua e due asciugamani, gli pose uno.

-"Tieni stretto questo fra i denti, non voglio che tutto il vicinato si svegli per colpa di una ragazzina."

Fece ciò che aveva detto e strinse anche le lenzuola, emise un rantolo quando avvertì qualcosa di doloroso all'altezza dello stomaco, nel mentre lo scheletro cercava in tutti i modi di non farle del male intenzionalmente, il suo lato omicida stava uscendo pian piano con tutto questo sangue, ma non poteva esser più veloce, l'avrebbe fatta morire di dissanguamento, finito, finalmente, il processo, la ragazza poté respirare, piano ma respirava, per fortuna, guardò ogni mossa che faceva, lo vide bagnare un'altro asciugamano per poi pulire la ferita, faceva ancora male, tanto male, ma storse solo le labbra per il dolore, senza emettere nulla, la bendò di nuovo per poi sedersi sulla sedia, che lavoraccio, la prossima volta l'avrebbe portata direttamente da Alphys, non ne poteva più di sangue, sembrava quasi come Horror!Sans, solo che lui voleva la carne, non il sangue, al pensare al suo vecchio amico di avventure sorrise amaro, quell'umana, anzi, la sua preda, l'aveva cambiato e molto anche, scosse il capo, non doveva pensarci, la prese fra le braccia ed uscirono dalla stanza, andando nel piano di sotto e la posò su una sedia, assicurandosi che non si facesse del male.

(...)

Era da ben un'ora su quel divano a guardare l'unico canale che stava in TV, MTT, ovvero il programma di un certo Metaton, era davvero divertente ma pian piano si stava annoiando, faceva sempre le stesse cose, per l'amor del cielo, io adoro Metaton, ma non è mica colpa mia se quella ragazza si stava annoiando!, ritornando alla storia, la ragazzina umana stava aspettando quello scheletro da ben un'ora, le aveva detto che sarebbe uscito per lavoro e che non doveva muoversi da lì, mettendola sul divano, come se potesse, anche se lo avrebbe voluto non aveva abbastanza energie per salire le scale, spense la TV e cercò di stendersi senza riaprire, di nuovo, la ferita, ciò che era successo prima bastava e avanzava, chiuse gli occhi pensando al mondo in superficie.

Era salita su quel monte per curiosità, non avrebbe mai immaginato che la sua curiosità non si sarebbe mai sfamata, con tutti ciò che le stava accadendo, poi ripensò alla sorella Annabeth, ovvero la donna che aveva cresciuto sia lei che il resto della sua grande famiglia, la vedeva come una madre, come d'altronde lo sono anche le altre sorelle, ma lei era speciale, era colei che l'aveva trovata, perciò aveva un legame speciale con lei, riaprì gli occhi quando sentì la porta aprirsi, si alzò piano, vide lo scheletro salire le scale a fatica e mantenersi una parte precisa del torace, notò una strana luce viola avvorgela e il suo corpo venir sospeso in aria, urlò piano, vide che la stessa luce avvolgeva anche una delle mani dello scheletro, salirono le scale, anzi, lui salì mentre lei veniva 'trasportata' da quella strana luce, egli la fece stendere sul letto, coprendola con le coperte e uscendo dalla stanza, senza dire nulla, con uno sbattere della porta, rimase shockata per un bel pò, poi si disse che doveva riposare se voleva rimettersi in fretta, perciò richiuse gli occhi ma questa cadde direttamente fra le braccia di Morfeo.

'Merda', era solo ciò la parola che pensava il nostro caro Fresh, la festa di questa sera era stata abbastanza movimentata per i suoi gusti.

I'm your 'Sis' {Fresh!Sans x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora