Cap.6

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Cap. 6: -"La Notte conosce cose che il Giorno neanche s'immagina."

La ragazza stava seduta sopra al divano, mentre guardava la TV, come sempre lo scheletro quella sera era assente e quando gli chiese dove doveva andare le rispose 'In un posto', molto informativo, pensò, si stese sbuffando per poi guardare il soffitto della casa, era tutta colorata, sprizzava gioia da tutte le parti ma era mal curata, lo scheletro con le sue continue uscite non aveva tempo di occuparsi di una casa che non doveva neanche esistere, (T/N) si alzò dal divano e iniziò a mettere in ordine, almeno aveva qualcosa da fare, il pian terreno era impossibile da guardare, c'erano diverse felpe sporche, macchie viola, che non voleva sapere cosa fossero, e polvere sui mobili, doveva dare proprio una ripulita, chissà il perché non se ne era accorta prima, forse per le litagate e il dolore, quando era appena arrivata, cercò da per tutto qualche strumento per pulire, per fortuna ce ne erano.

(...)

La casa sembrava che brillasse, era più in ordine e quelle schifose macchie viola, che aveva scoperto esser viscide e viscose, era sparite, si ristese sul divano e chiuse gli occhi, un bel riposo se lo meritava, i ragazzi erano dei veri e propri scansafatiche, non poteva mentire sul fatto che la sua vecchia stanza, quella all'orfanotrofio, era messa meglio, ma quando è troppo è troppo, quella casa aveva bisogno qualcosa di nuovo, si mise su un fianco e guardò il pavimento, notando una macchia, di quello che sembrava pittura, su di esso, vi si avvicinò e la toccò, era pittura fresca, si allontanò velocemente appena vide quest'ultima prender forma e si mise dietro al divano, unico nascondiglio in quel luogo, uno strano scheletro vi si formò da essa e si guardava intorno con due occhi che cambiavano colore e forma ogni volta che batteva le 'palpebre' appena la notò le sorrise in modo rassicurante.

-"Non devi aver paura di me, (T/N), io sono Ink!Sans e sono venuto qui per farti una proposta."
-"Una proposta?", disse la ragazza mentre si sedeva sul divano, lo scheletro annuì felice, forse sicuro di ciò che le stava per dire.
-"Si, ma prima volevo raccontarti e spiegarti una cosa.", dal suo petto ne uscì un cuoricino grigio, lo guardò amaliata.
-"Sai cos'è? È la tua anima, essa spiega la tua caratteristica principale e se essa viene spezzata rischi di morire, oltre a questo volevo dirti che ella è molto speciale e di stare molto attenta, ci sono tipi, come Fresh... " Mr. Skeleton, e lui che c'entrava?, "... Che cercheranno in tutti i modi di prevelartela e di usarla al loro vantaggio." , lo guardò meravigliata, sapeva che l'apparenza inganna, ma non credeva proprio che Mr. Skeleton sia una 'persona' del genere, certo, aveva provato ad ucciderla, ma poi l'aveva curata! Bipolare oserei dire.
-"Cosa mi dovevi raccontare?", disse dopo un lungo periodo di silenzio, lo scheletro sembrò esser ripreso dai propri pensieri.
-"C'è stato uno sbaglio di inserimento, questo tipo di Anima non coincide con l'universo in cui sei cresciuta."
-"Vorresti dire che dovrei venire con te? Dopotutto Ink in inglese significa inchiostro, è da dove vieni tu il luogo in cui dovrei andare?"

Lo scheletro annuì, aveva capito, però non sembrava intenzionata a seguirlo, non avrebbe insistito ma se avesse cambiato idea, per un'incidente o per altro, sarebbe subito corso da lei e l'avrebbe portata nella sua terra d'origine, quell'anima che è situata nel suo petto stona con l'universo in cui è stata situata, perciò è intervenuto subito, le pose una collana, dove vi era situata un piccolo contenitore, contenente un pò di pittura grigia, come la sua anima.
-"Se succede qualcosa, versa questa pittura sul terreno in cui ti trovi e dì il mio nome, correrò subito da te e ti porterò via."
Annuì felice, quello scheletro era davvero gentile a preoccuparsi per lei, nascose la collana nella felpa, ormai abituaria, dello scheletro vestito ad anni '90, si salutarono e Ink scomparì nella macchia di pittura, ripulí il pavimento e salì le scale, si fermò quando sentì la porta aprirsi, si girò e vide il proprietario di casa, appena in tempo, pensò, lo vide camminare stanco verso il divano, incurante di chiudere la porta, lo fece lei e gli si avvicinò, chiedendogli cosa fosse successo.

-"Uno stupido ha combinato un casino che ho dovuto risolvere, tutto qui."
-"Perché non l'ha fatto lui?"
-"Non saprei, Sis, certe volte le persone sono proprio egoistiche per prendersi la colpa." , disse stanco, ella sorrise e andò in cucina, era intenzionata a dargli qualcosa di caldo, preparò della cioccolata calda con dei marshmallow al suo interno, erano proprio nel luogo giusto per gustarsi quella bevanda, si sedette al suo fianco e gli pose il bicchiere, lo vide sorriderle grato e la presa.
-"Invece tu, cosa hai fatto?"
Ho pulito casa, ma prima mi sono chiesta cosa fare per scacciare la noia, mi sono sdraiata sopra al divano, di nuovo, e ho visto una macchia di pittura da cui ne è uscito uno scheletro di nome Ink, abbiamo parlato un pò ed lui mi ha detto che sei pericoloso, questa già si sapeva, e che la mia anima è speciale, poi mi ha regalato una collana, anch'essa speciale, che ho nascosto sotto la tua felpa, quando Ink se ne è andato ero intenzionata ad andare a dormire ma sei arrivato tu, pensò.
-"Nulla", rispose vagamente.
-"La notte conosce cose che il Giorno neanche s'immagina.", e detto questo si alzò, posò il bicchiere, gli diede la buona notte e andò in camera sua, lasciando lo scheletro pieno di domande su cosa fosse successo di tanto speciale quando lui non era presente.

--- --- ---

-"Allora?"
-"Ha rifiutato."
-"Mi sembra normale, Ink, non puoi pretendere che venga con te subito, lasciale un pò di tempo per pensare."
-"Le ho dato un pò della mia pittura."
-"Tu hai fatto cosa?!"

Chiese stupito lo scheletro tanto amico del pittore mentre un'altro, un pò più bassino cercava di tranquillizzare la situazione in cui si trovavano.

-"Dream, calmati."
-"No, io non mi calmo, Blue, hai capito cosa ha fatto?"
-"Certo che ho capito, ma se l'ha fatto ci sarà una ragione, giusto Ink?"

Lo scheletro annuì pensiero, certo che c'era una ragione, però non gli sembrava logica, voleva aiutare la ragazza, questo era il suo lavoro, voleva portarla nel posto giusto, ed ci siamo, ma, perché? Perché voleva portarla in un luogo completamente deserto? Non era forse meglio tenerla tra le persone a lei care?

-"Certo che ci stà una ragione, Blue, ed, Dream, l'ho fatto per evenienza, se quella ragazza fosse in pericolo e non sà chi chiamare?"
-"Ci sarà Fresh con lei, Ink, l'hai detto stesso tu che vivono assieme, perché preoccuparsi tanto?"
-"Non mi fido di Fresh."
-"Neanche noi, amico, ma ho notato un certo interesse, da parte di Fresh, verso quella ragazza, non permetterà a nessuno di farla diventare polvere."
-"E poi, una volta sono andato nel Void
-Non guardarmi in quel modo, Ink- e ho notato che Error aveva fatto visita al 'fratello' e, quando gli raccontò tutto, il distruttore aveva chiesto a Fresh se poteva ucciderla e lui ha detto di no, attraverso gli occhiali, ovviamente."

Gli schetri lo guardarono meravigliati, anzi, Ink lo guardava meravigliato mentre Dream si sentiva fiero di sé, aveva detto giusto, il virus si stava interessando di un'umana, ed non di un'amana qualunque, ma di un'abitante dell'universo a lui nemico, ovvero
Ink!Tale.

I'm your 'Sis' {Fresh!Sans x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora