Il sole era a metà della sua ascesa e una folla di contadini, artigiani e guerrieri si era radunata al campo recintato nel quale l'assemblea teneva consiglio. Solo i vecchi incapaci di muoversi e gli schiavi non erano presenti. Il terreno era stato ripulito del sottile strato di neve, rivelando un umido tappeto di erba congelata.
Le regole della contesa erano state decise tramite emissari durante la notte, dopo che i due sfidanti erano tornati alle rispettive dimore che li ospitavano. A un'estremità del campo circolare, lo jarl Guttorm respirava rabbiosamente guardandosi attorno e attendendo l'arrivo del suo avversario. Vicino a lui, sistemati a terra, stavano tre scudi colorati di verde, rosso e blu. Un uomo era in piedi lì accanto e teneva le armi, una spada e un'ascia, del suo signore. La principessa Thora, bianca e bellissima, era appoggiata al suo vecchio padre, Re Brogest, serio e statico come un cippo funerario. Quel giorno il sovrano portava una corona d'argento priva di ornamenti e in mano teneva un bastone a testa antropomorfa che lo identificava come giudice della tenzone. Il protome raffigurava un dio sorridente e terribile con un cappello a punta.
Il bisbiglio concitato mutò in un ben più vivace vociare quando tre figure si avvicinarono al campo.
-È arrivato.- indicò Urgil vestito, come sempre quand'era in pubblico, del suo raffinato abito blu. Il re socchiuse gli occhi e scrutò nella calca.
Gudfred avanzò tra la folla scortato dai suoi fratelli, e sembrava pronto ad affrontare il suo fato. Non erano molti a ritenere il suo consenso a quella disputa una cosa assennata. Quando la notte trascorsa la notizia del duello aveva fatto il giro di Stursholt, Gudfred il Distruttore di Varni era diventato "il Pazzo" o "l'Incosciente". Sebbene infatti fosse ben più alto dello jarl, non poteva competere con la sua forza smisurata, rinomata e temuta in tutto il nord.
-Eccolo il cane.- mormorò Guttorm quando Gudfred scavalcò il recinto. I due condottieri stettero qualche istante a fronteggiarsi in silenzio, disarmati. Entrambi indossavano un giaco di maglia, anche se di misure differenti, essendo quello di Gudfred più lungo e quello di Guttorm, per via del fisico robusto, più largo. Sembravano due lupi pronti a scannarsi per il controllo del branco, con le zanne affilate e gli artigli impazienti di ghermire. E si erano fatti belli: si erano lavati e avevano acconciato i capelli e la barba per vincere o morire da grandi signori. Odino avrebbe accolto il perdente nel Valhǫll, la grande sala dove i caduti in battaglia brindavano e banchettavano in attesa dello scontro finale, quando il male, libero da ogni controllo, avrebbe gettato il mondo nel caos. Quest'onore sarebbe stato però precluso al guerriero che avesse invocato pietà, e nessuno dei due contendenti si riteneva disposto ad abbassarsi a tale vergogna.
Gettatogli un'ultima occhiata sprezzante, lo jarl cominciò a parlare alla folla: -Io, Guttorm jarl di Feugland, e Gudfred di Gotendur, siamo qui, su questo sacro suolo, per combattere in Holmgang. Se la mia mano risulterà vincitrice, Gudfred dovrà essere ritenuto uomo senza onore; se, al contrario, egli ne uscisse vincitore, allora avrà conservato il suo onore e io sarò nel torto. Lotteremo fino alla morte!- Si guardò attorno, prendendo un attimo di fiato ma scalpitando dentro di sé nell'attesa di versare del sangue. -Le regole sono semplici!- alzò il tono in modo che tutti sentissero e nessuno potesse fraintendere -Avremo ciascuno tre scudi. Se a uno sfidante il primo scudo dovesse rompersi, avrà il tempo per prendere il secondo, e poi il terzo. Si inizierà con la spada! Se la spada dovesse rompersi, lo sfidante avrà il tempo per afferrare l'ascia. Se uno sfidante dovesse rimanere senz'armi, lotterà a mani nude!-
Re Brogest fece sentire la sua voce -Il risultato della sfida non darà luogo a ripercussioni o vendette. Così è stato deciso dai duellanti e da me. Gli dei favoriscano chi vogliono!-
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La Montagna Antica
FantasyUn regno minacciato da un nemico assopito, un vecchio re, una principessa e un uccisore di giganti... La storia di tre fratelli che nel gelido nord dovranno affrontare il fuoco della guerra e scoprire che, dopotutto, anche gli eroi sono solamente um...