Maltrattato dai sui parenti, il piccolo Harry Potter non voluto dalla sua famiglia, all'età di nove anni scompare senza lasciare tracce se non una copertina e due soldati rotti nel ripostiglio sotto le scale.
Dopo pochi mesi, nelle strade malfamate...
Due settimane erano passate dall'ultima volta che Tom era stato da Lucifer. Aveva ordinato ad alcuni mangiamorti di informarli di tutte le morti babbani che indossavano un braccialetto di lana nella zona di Canning Town, situazione sociale, finanziaria e familiare. In due mesi, gli erano stati informati di solo tre morti, tutti e tre erano uomini sulla ventina, due sposati e uno singol, tutti di bell'aspetto, almeno lo erano nelle foto, ma tutti e tre con problemi finanziari. Facevano parte di gruppi mafiosi diversi, ognuno una volta avevano un posto medio-alto, poi all'improvviso avevano iniziato a rubare o chiedere prestiti al gruppo o dai altri gruppi, cosa insolita poiché la loro posizione garantiva molti soldi di suoi, senz'altro i capi pensavano che fosse per avidità o giochi d'azzardo, ma dalle ricerche di Tom, quei uomini non avevano messo piede in un solo casinò e dal controllo dei medimaghi né avevano assunto una tale quantità di droga da aver bisogno di tanto denaro, né era per avidità poiché stranamente i loro conti bancari erano vuoti e neppure in casa avevano denaro.
La cosa che insospettiva Tom era che anche per gli altri uomini morti in zona dalla comparsa di questo fantasma erano gli stessi.
Perché questi babbani avevano deciso di buttare la loro vita in questo modo? Dopotutto molti di loro avevano mogli o mariti e travolta anche figli o fidanzati e amici, alcuni non avevano molti legami ma avevano una posizione nel gruppo che permetteva una vita benestante, pochi di quelli erano di bassa posizione. Perché chiedere più soldi? Dove finivano quei soldi?
Mille domande giravano nella sua testa senza capo né coda, sentiva come se mancasse un pezzo importante per poter ricollegare tutto e dare un senso, ma cos'era?
Sapeva che Hadrian non aveva mai mentito durante le loro chiacchierate, portava sempre con se una penna incantata che si surriscaldava quando qualcuno mentiva, ma nessuna informazione data poteva dare senso alla confusione nella sua testa. Aveva pensato che il proprietario potesse essere Harry Potter, poiché era uno dei pochi che sapeva che Harry era il diminutivo di Hadrian. Il proprietario, Hadrian, aveva menzionato che il padre era divorziato, Lily per potersi risposate aveva divorziato con James. Nel loro primo incontro aveva risposto a tutte le loro domande ma non aveva mai detto che il proprietario fosse suo padre, manipolando la conversazione lasciando punti vuoti, ma nel secondo incontro aveva esplicitamente chiamato il vecchio proprietario padre, due cose contrastanti che non aveva senso più ci pensava. Nel primo incontro era più aperto, poteva leggere per qualche secondo le emozioni che provava, che solo un occhio esperto vedrebbe, ma nel secondo era come pietra, niente. In entrambi gli incontri, aveva sempre parlato di Harry Potter in terza persona, ma mai negato che fosse lui. Potrebbe anche essere in un ristorante dove i mafiosi si scambiavano le informazioni, ma non avrebbe mai potuto scoprire cose futili come una lettera. Un'altra cosa e che Hadrian non aveva mai dato il suo cognome e aveva tutti i caratteristici del bambino nella culla, pelle di porcellana, occhi smeraldi e capelli neri come la notte ma l'età non corrispondeva.
Due mesi è una settimana dopo, uno dei mangiamorti che aveva inviato per controllare Canning Town informò Lord Voldemort della morte del propeitario, Hadrian Amier. Lentamente un sorriso dolce si formò sulle labbra sottili quasi inesistenti del signore oscuro, lo stesso sorriso che ha un bambino quando scopre un nuovo gioco divertente, un sorriso che era strano su un volto mostruoso serpentino del mago oscuro, un sorriso che non aveva niente a che fare con i occhi pieno di una satica gioia e pazzia di rosso sangue.
[ A Hogwarts ]
" Marc! Dovresti iniziare a studiare!" Grido con una voce stridula Hermione. " Herm, rilassati! Manca ancora una settimana prima della verifica." Disse Marcus, rilassato mentre giocherellava con la pallina di plastica tra le mani. " Ha ragione Marc, rilassati!" Ripeté Ron. " Hey Marc, ho pensato che sarebbe stata una figata se alla prossima partita potessimo-" inizio Ron che venne interrotta da Hermione. " Seriamente ragazzi, manca solo una settimana e voi non avete ancora aperto libro! Poi vi riducete all'ultimo minuto e vedrete a piangere da me! Come farete senza di me?" Disse stavolta con voce scherzosa. " Vero vero, ti amo Hermione Jane Granger, come potrei fare senza di te?" Disse Marcus scherzosamente mentre prendeva la mano di Hermione e baciandole il palmo. " Non è giusto!" Disse geloso Ron. " Vuoi anche tu un bacio sulla mano?" Chiese scherzosamente Marcus facendole l'occhiolino. " Non è questo che parlavo! Mah, lascia stare." Disse agitando la mano in aria come per scacciare una mosca fastidiosa, ma ancora chiaramente infastidito. " Mi dicevi della prossima partita?" Chiese Marcus per cambiare discorso. " Si, potremmo..." Sembrava funzionare perché Ron sorrise di nuovo e ricomincio a parlare. Nel sottofondo Hermione si lamentava ancora. " Ragazzi! La verifica! Studiate!" Gridava infastidita.
< Note > Se qualcuno di voi ha visto il manga di Kuroshitsuji, l'immagine che volevo dare alla parte finale prima di "[A Hogwarts]" era questo. ⬇️
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Qui Ciel sorride perché sono chiusi in casa a causa della pioggia e c'è un assassini a piede libero, Ciel sorride perché trova che questo sia un gioco interessante. Volevo che Voldemort avesse un sorriso infantile e giocoso perché questo rompicapo gli era come un nuovo gioco e lui diciamo che ha un po' di gioia infantile in per questo gioco ma lo stesso un gusto sadico e un po di pazzia perché un po' pazzo lo è.
Come nel capitolo prima, se avete domande chiedete sempre nei commenti e io sarò felicissima di risponde, anche se alcune domande non potrò perché non voglio spoilerare.
Ho pensato a Harry flirtasse con un personaggio per far ingelosire Tom/Voldemort/Marvolo. Sono:
