15. Smistamento

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Dopo poco che il treno partì, la porta dello scompartimento venne riaperta, questa volta entrarono due e ragazze accompagnate da un ragazzo.
"Buon giorno. Volete sedervi?" Chiede con un dolce sorriso Harry.
La ragazza bionda inizia a perdere sangue dal naso e dopo tre secondi sviene.
Il ragazzo nero arrossisce.
La ragazza mora lo ignora e si precipita al biondo.
"Oh Draco, ti ho cercato dappertutto! Perché non mi hai aspettato?! Sono la tua fidanzata!" Dice con voce di rimprovero.
"Primo, sei appena salita, ti ho vista dal finestrino e lo scompartimento non è così infondo da metterci tanto per trovarlo. Secondo, non volevo aspettarti e poi perdere il treno. Terzo, non ricordò che le nostre famiglie abbiano deciso di fidanzarci o io ti ho chiesto di uscire e quattro, esci! Chi ti credi di essere per parlare così dinanzi a me, un Malfoy!" Draco era furioso perché lo aveva messo in imbarazzo davanti a Harry, trattandolo come un bambino e dicendo pure di essere la sua fidanzata! Guardò verso Harry, che stranamente aveva un sorriso brillante, poteva quasi vedere i fiori che lo circondavano. La ragazza bionda che si era appena ripresa, si guardò attorno disorientata, finché lo sguardo non si posò sul ragazzo dai capelli neri che sorrideva, poi perse il doppio del sangue e risvenne. Nel frattempo Draco stava sudando freddo, aveva capito che Harry era arrabbiato, bastava posare i occhi sulle sue mani che stringavano in un pugno così stretto che le nocche divennero ancora più bianche. Disperato si guardò attorno per cercare aiuto per placare il demone che pochi secondi fa era un angelo.

Pansy stava piangendo e gridando che fosse cattivo e meschino, inutile. Theo era incanalato dal sorriso e si stava lentamente sciogliendo, inutile. Guardò verso la porta dove c'era Daphne svenuta, inutile. Qualcuno lo aiuti! Non voleva morire così! Finché non posò lo sguardo su Blaize che era altrettanto agitato, i occhi dei due si incontrarono, impararono per il bisogno di sopravvivere a leggere i occhi, dopo cinque secondi i due annuirono con uno sguardo determinato. Draco afferrò la bacchetta dalla custodia e lanciò un expelliarmus a Pansy che svenne, poi i due presero le tue ragazze svenute e corsero fuori dallo scompartimento per trovarne un'altra vuota dove lasciarono le due ragazze, poi si sedettero sollevati di essere scappati, finché non si ricordarono che Theo era ancora nella tana del bellissimo mostro.
"Abbiamo dimenticato Theo!" Esclamò allarmato Blaize
"Non pensarci troppo, sarà ormai già morto." Disse con voce vuota come la sua faccia Draco, finché non si ricordò del baule con tutte le sue cose erano ancora in quel scompartimento.
"Andiamo a salvare il mio baule poi Theo!" "Vuoi dire Theo e poi il baule." "Ah! Sisi, intendevo quello!" Ritornarono indietro solo per trovare un Theo con i occhi chiusi sulle gambe della creatura, per la gelosia Draco iniziò a strozzare Blaize dandoli la colpa, la presa sullo spesso collo nel nero si allentò quando sentì la dolce risata di Harry, Blaize prese quel momento per sciare fuori dalla presa Draco, i due rientrarono nello scompartimento dove parlarono del più e de meno, fino a quando Cedric ritornò per dire che era quasi arrivati, e Draco capì che aveva un rivale, poiché era solito il perfetto di serpeverde passare di qua per dare la notizia.

POV SEVERUS SNAPE

Mi ero offerto di accompagnare Potter ma non avevo idea di come fosse. Mi aspettavo una copia di James Potter o di Lily Ranne, come lo era Marcus, ma il preside aveva detto che Hadrian non era come nessuno dei due, aveva una bellezza propria. Così, non sapendo quale aspetto avesse, avrei cercato un adolescente di quattordici anni con la divisa senza lo stemma delle case, cosa non facile, almeno pensavo.

Arrivato sulla piattaforma, gli alunni erano già usciti, ma a differenza dei altri anni, il gruppo dei primi non erano in fila per salire sulle barchette, ma riuniti insieme a molti dei altri anni a guardare qualcosa, o meglio qualcuno.

Era uno dei più belli esseri che abbia visto, a prima vista potresti dire che era un Black o un Potter, per i capelli di quel nero, ma non Potter poiché non erano quel tipo di indomabili. La pelle era pallida come quella dei Malfoy, con ciò escludeva i Black, che avevano una pelle leggermente abbronzati o Malfoy poiché erano tutti biondi. Sembrava avere quindici anni o sedici e non aveva lo stemma di nessuna casa. Chi poteva essere? Uno studente trasferito?

Mi avvicinai al ragazzo, almeno così pensavo poiché indossava la divisa maschile, per chiedere chi fosse, ma un Marcus Potter si mise di mezzo.
"Che ci fai qui?" Chiese arrabbiato
"Cosa fanno i adolescenti a scuola?" Disse come se fosse una cosa ovvia, in volto gentile dipinto con un po' di confusione e curiosità, ma i occhi erano leggermente divertiti e beffardi. Tra gli studenti c'era chi guardava sognate il nuovo ragazzo, chi con guardava male Marcus e chi rideva di Marcus (maggior parte serpeverde e corvonero).
"Non puoi stare qui! È la MIA scuola!" Continuo a lamentarsi come un bambino viziato.
"Sono abbastanza sicuro che il preside sia Albus Silente"
Decisi di intervenire prima che il moccioso Potter tirasse fuori la bacchetta, come faceva sempre.
"Cosa sta succedendo?" Chiesi con voce bassa e pronunciando le parole lentamente come se stessi parlando a dei bambini stupidi.
"Snape! Per la prima volta capiti a fagiolo! Caccialo via!" Disse arrogante il moccioso mancandomi di rispetto, non che ne mostrasse ad alcun professore.
"Signor Potter, bada bene alla sua lurida lingua, se non fosse che la scuola non fosse ancor cominciata, ti avrei sottratto dieci punti." Dissi con un tono leggermente più scuro e socchiusi leggermente i occhi.
"Ma non puoi! Ora buttalo fuori!" Disse soddisfatto il marmocchio.
"Se la sua minuscola mente vuota non l'ha ancora capito, io non sono qui per soddisfare i suoi capricci, marmocchio viziato." Dissi, poi mi rivolsi al ragazzo che sembrava l'esatto contrario del moccioso. "Lei chi sarebbe?"
"Voi siete il professor Snape? Chiedo scusa per il disturbo, io sono Hadrian Potter, erede della nobile e antica casata dei Potter." La piccola soddisfazione per aver trovato per prima il ragazzo che il mio signore cercava, anche se un po' scioccato, venne spezzata per l'ultima parte.
"Scusa?" Non poderi altro che chiedere.
"NO! Io sono l'erede!" Urlo Marcus.
"Nel momento in cui Lily Ranne si risposò e Lucas ti adottò e ti ha cambiato nome era come se vi fosse auto esiliati dalla famiglia Potter, così l'eredità passo a me" Disse Hadrian, fu una sorpresa, ma non così grande. Lily in un certo modo era come il lupo, credeva che le tradizioni e le usanze del mondo magico fossero simili al mondo babbano, cosa non vera. Il moccioso Potter, o Ranne, stava vedendo nero, la rabbia lo stava travolgendo e prima che potesse attaccare Potter, decisi di portarlo dento.
"Venga con me Signor Potter."

A HOGWARTS, NESSUN POV

Forse per la prima volta a nella storia di Hogwarts, i studenti non mormoravano sulle prove più assurde per decidere lo smistamento o erano agitati per la paura di essere rimandati a casa non essendo adatto a nessuna delle qualità richieste. Infatti, un terzo dei studenti era più interessato ad sognare il bellissimo ragazzo, Hadrian Potter, e il resto dei due terzi a spettegolare sul nuovo gossip, Marcus Potter non è più un Potter né l'erede!

La stessa cosa accadeva nella sala, dove maggior parte dei studenti preferiva parlare di ciò che era successo prima o del ragazzo piuttosto delle vacanze o annoiarsi come solito.

La professoressa McGranitt accompagnava i nuovi studenti dentro, si guardarono intorno nella ricerca dell'angelo o del noPotter.

Il capello pronuncia un canto diverso ogni anno prima dello smistamento, uno per uno i studenti si avvicinarono allo sgabello per essere smistati. Dopo ciò il preside presentò il nuovo professor di DADA, Alastor Moody, e del torneo 'Tre Maghi'. I mormorii di eccitazione accolse tutta la sala, finché il preside non disse che solo quelli del sesto e settimo anno potevano parteciparvi, urlo e borbottii disdegni dei quinti e quelli in giù riempirono la sala. Un ultima notizia diede il preside prima di iniziare la cena dell'inizio anno scolastico.
"Quest'anno un nuovo studente si unirà a noi, per ragioni familiari non è potuto arrivare prima, ma poiché è più avanzato dei suoi coetanei salterà un'anno. Prego venga avanti Signor Hadrian Potter."

Detto questo i studenti si affatturino a guardare nella direzione indicata dal preside alla ricerca di capelli neri e occhi verdi. Il suddetto avanzò con passo felino ed elegante ma imponente verso lo sgabello. Neanche la professoressa McGranitt poteva restare indifferente a tale bellezza, con un leggero rossore sulle guance, lascio lentamente cadere il vecchio capello sulla testa della bellezza.

Minuti passavano, la sala era in silenzio, molti avevano le mani incrociate. Poi una leggera risata arrivò da Harry e il capello lasciò un sospiro rassegnato e gridò:







"TASSOROSSO!"

Giochiamo? - TomarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora