"Accio" normale
"Accio" ricordoTerzo e ultimo compito finì finì con un Cedric steso al centro del campo, i medimaghi accorse, uno a ogni campione. Steso sul prato tremante, il tassorosso con voce rauca consumata dal troppo utilizzo gridò. " È tornato! Tu-sai-chi è tornato!" E poi svenne. Tra i spalti gride di paura erano altre, chi svenne chi corse via da un qualcuno che era solo nella loro mente, paura offuscò le loro menti, paura di quei anni, paura del futuro, paura per ignoranza.
Una voce alzava tra il baccano:
"Silenzio!" Albus gridò. "Per favore calmatevi, i guaritori porteranno i campioni nella sala infermeria per le cure, poi chiederemo una volta che saranno curati e riposati che cos'è successo, fino ad allora restate calmi!"
Portati fuori dallo shock, presero i campioni su delle barelle e li portarono fuori dal campo.~~~~~ ~~~~~ ~~~~~~
Lentamente riaprì i occhi, trovando non più nero e nebbia ma bensì una parete bianca offuscata, preso dal panico, tentò di alzarsi, solo per sentire un dolore per tutto il corpo per ogni gesto. Gridò per dolore inaspettato.
"Beva questo." Una voce familiare femminile disse, porgendo sulle labbra una fiala di vetro fredda. Senza pensarci la inghiottì solo, cosa cui si pentì subito, qualunque cosa fosse, era sicura che fosse la cosa più disgustosa che avesse mai bevuto, ma dopo poco qualunque dolore si alleggerì diventando solo un fastidioso prurito.
"Aspetti qui signor Diggory, avviserò il preside della tua ripresa." Così dicendo Poppy andò via per ritornare non dopo molto col preside.
"Buon giorno ragazzo mio, come stai?"
"Bene preside." Rispose con voce rauca e l'infermiera le pose un bicchiere d'acqua.
"Sarò diretto, puoi raccontarmi cos'è successo durante il torneo?"
"Io preside... non ne sono del tutto certo, so solo che una volta afferrata la coppa, mi ritrovai in un cimitero dove un minuscolo raccapricciante essere venne gettata in un enorme calderone. Io fui legato da un essere simile a un topo, calvo, grasso e basso. Poi dal calderone uscì un essere con la faccia da serpente e senza naso, dichiarando di essere tu-sai-chi. Lui mi si avvicinò poi..." la voce del giovane si spazzo per poi continuare dopo lunghi respiri " mi lasciò andare dicendomi di spargere la voce del suo ritorno." Finì.
"Dimmi ragazzo, cosa ti ha fatto?." Chiese dolcemente il preside, con tristezza e preoccupazione.
"Preside preferisco no parlarne." Disse stavolta con voce più alta e senza rispetto, tremando leggermente. Albus comprendendo che il giovane era agitato e spaventato non chiese più. Poggiò una mano sulla spalla del giovane "Se desideri parlare con un professore di ciò che è successo, saranno disposti ad ascoltarti. Parlare con qualcuno fa miracoli a volte." Con un leggero sorriso triste, lasciò la sala per permettere al giovane di riposare.~~~~~ ~~~~~ ~~~~~
"Vai avanti Draco, voglio chiedere una cosa al professore poi ti raggiungerò."
"Sei sicuro Harry? Quel Moody è raccapricciante! Guardalo! Come faccio a lasciarti con lui?!"
"Devo solo chiedergli qualcosa poi ti raggiungerò!"
"Ok, se ne sei sicuro..."
"Ne sono sicuro, ora vai, di certo la Parkinson ti stà aspettando."
Draco rabbrividì ma non aggiunse altro, poi se ne andò.Attese che la classe fosse vuota per poi avvicinarsi alla cattedra.
"Professore, avrei delle domande." Chiese educatamente.
"Spara" rispose con voce burbera senza lasciar i occhi dai fogli cui teneva.
"Non fà male l'uso prolungato della pozione polisucco?" Chiese innocentemente, e il professore per la prima volta dall'inizio della conversazione alzò i occhi dai fogli.
"Oh, perché questa domanda?"
"Si dice che l'uso prolungato porti alla dipendenza delle pozione e possa causare danni collaterali, come per esempio la pozione del sonno che l'uso eccessivo porti alla dipendenza o la pozione della felix."
"Una buona domanda ma posta al professore sbagliato, non nego di esser abile a pozione ma sono sicuro che potresti chiederlo al professor Snape poiché e professore di quella materia e master."
"Credo che lei darmi una risposta più accurata poiché la sta utilizzando da quasi un anno. Ora che ci penso forse è una domanda stupida poiché se il professor Snape gliene fornisce da ormai mesi, vuol dire che la risposta è no. Scusi per il disturbo e grazie per il tempo"
"Aspetti signor Potter."
"Si professore?"
"Detenzione con me alle otto stasera, la aspetto nei miei alloggi, un professore è molto impegnato e lei ha sprecato il mio tempo."
"Oh, scusi professore allora a dopo."
"A dopo signor Potter." Salutò, ma quando stava per uscire esclamò e si rigirò al professore.
"Ah! Prima che dimentichi." Guardo la faccia di Moody e disse. "Grazie per aver confermato i miei sospetti, sai non avevo prove ma sei stato così gentile da confermare.""Dimmi, cosa ti ha fatto capire che ero Harry Potter?"
"Oh, me l'hai appena detto." Disse Tom sorridendo.
"Eh?" Era l'unica risposta intelligente che potava dare.
"Niente, non avevo niente per dire che eri Harry Potter, potevi essere benissimo un'altra persona, ho solo seguito l'energia dell'ultima pietra attiva che mi ha portato fino qui e ho azzardato il primo nome che mi è passato per la testa, avevo chiesto come chiamarti perché potevano esserci benissimo due Hadrian Amir o potevi essere il cameriere che si fingeva babbano Harry o qualcun altro che adoperava dietro le quinte. "Sorridendo alla faccia di 'professor Moody' chiuse la porta e se ne andò.
Mentre nella classe, dopo la porta fu chiusa, si poté sentire una forte risata.
"Il mio piccolo corvo..."
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Giochiamo? - Tomarry
FanficMaltrattato dai sui parenti, il piccolo Harry Potter non voluto dalla sua famiglia, all'età di nove anni scompare senza lasciare tracce se non una copertina e due soldati rotti nel ripostiglio sotto le scale. Dopo pochi mesi, nelle strade malfamate...