Capitolo 6

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Pov di Harry

"Diamine Harry! Che le hai detto di male da farla andare via?" mi chiede incazzata Catherine.

Perchè dovrebbe importarle così fottutamente tanto?

"Un cazzo" le rispondo ugualmente incazzato.

"Si vede! Era terrorizzata Harry. Sei cieco o cosa?! " È incazzatissima.

Ovviamente, data la mia mente da fottuto idiota, ho cominciato la conversazione con quella ragazza, non sapendo che fosse la migliore amica di mia sorella. Me l'aveva accennato, ma non mi ha mai detto il suo nome e neanche il suo aspetto. L'avevo già vista in giro per la scuola oggi e volevo sapere chi fosse. La mia azione è giustificata.

"Senti Cat io vado a casa. Torna quando cazzo ti pare" sbotto.

"Harry!" mi richiama.

Se fosse un maschio e non fosse mia sorella avrebbe già il naso rotto.

"Arianna abita nel nostro palazzo allo stesso piano. Se la incontri non dire o fare cazzate" mi dice Cat e io annuisco.

Bene. Fottutamente meraviglioso.

...

Entro nel portone e vado dritto verso la porta di casa mia, anche se qualcosa mi dice di scusarmi con l'amica di Cat per una questione che a me sembra fottutamente idiota perchè non ho fatto proprio niente.

Così vado verso una porta dove il cognome mi sembra italiano e suono il campanello. Non so perchè ma mi sento in un imbarazzo assurdo. Perchè dovrei? È solo una fottuta ragazzina.

Una mano sventola davanti al mio viso, riportandomi alla realtà. Cresce il mio imbarazzo.

Ma che cazzo?

"Ehm... Ciao Arianna" le dico

"Ciao" risponde con tono freddo.

"Io... volevo scusarmi se prima ho parlato con te spaventandoti tanto da farti correre fino a casa. Scusa." dico velocemente riprendendo il fiato. Arianna rimane i silenzio e mi guarda; nonostante avesse quattordici anni, è una ragazzina molto carina.

"Grazie Harry, non ce n'era bisogno. Stai tranquillo" risponde con voce assonnata e accenna un sorriso.

"Ok... Allora ci vediamo in giro" dico.

"Ciao Harry"

Raggiungo la porta, la apro e inciampo sullo scalino. Fanculo.

Sento delle risate e mi sporgo alla porta: Arianna sta ridendo a crepapelle e, stranamente, non ho l'istinto di spaccarle la faccia, anzi, è un suono molto piacevole.

Le faccio un cenno con il capo ed entro dentro. Mi tolgo i vestiti e li butto per terra, lasciando addosso solo i miei adorati boxer neri.

Mi addormento subito sul letto, ripensando alla mia fottuta e incasinata vita di merda.

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