Capitolo 15

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Pov di Arianna

"Prendi questo, stronza!" urlo e riesco a svincolarmi dalle sue mani di merda sui miei splendidi capelli e la spingo dalle spalle.

"Fatti avanti, non ho paura" la sfido e si avvicina per tirarmi un pugno ma, grazie ai miei allenamenti costanti, riesco a fermarle il braccio e a farle lo sgambetto per farla cadere a terra.

Sono in piedi, in una posizione abbassata sopra di lei, tenendole ancora il braccio. Devo decidere se tirarle un pugno in faccia o spiegare la situazione. Opto per la seconda opzione.

" Sai cara ragazza, ti sei messa contro una ragazza cintura blu di karate e con piú di cinque anni di esperienza. In Italia ho avuto situazioni peggio di queste e ho sempre vinto, quindi ti avverto di starmi alla larga, stronza!" le dico soddisfatta del mio lavoro. Lei si alza, mi guarda con uno sguardo assassino e se ne va.

"Cazzo. Sei stata fantastica!"

La bellissima voce roca e profonda di Harry é dietro di me e quando mi volto, come sempre, rimango affascinata da come con cose semplici come jeans neri, maglia bianca e stivali, possa uscire un figo come lui.

"Lo so. Mai sottovalutare la super, mitica, fantastica, bellissima e autodifensiva Arianna!" scherzo, non pensando veramente a quello che ho detto. Non ho mai avuto molta autostima.

"Ah io non ti ho mai sottovalutato, anzi.." lo sento dire sottovoce.

"Cosa?" gli chiedo curiosa

"Niente..." scuote la testa e dei ricci gli cadono sulla fronte. Il mio istinto mi permette di avvicinarmi, alzarmi sulle Punte dei piedi e ritirargli indietro i ricci ribelli. Sta benissimo.

"Grazie" mi sorride e arrossisco.

La campanella suona e la maledico mentalmente per avere interrotto il momento. Irene non è ancora arrivata e la cosa é strana. Controllo il cellulare e vedo che mi é arrivato un suo messaggio che dice che non si sente bene. Le rispondo ed entro a scuola con Harry. Tutti gli sguardi delle ragazze sono rivolti verso di noi sorridendo a Harry, ma lui sembra non fregarsene, anzi, non gli interessa proprio e sono contenta per questo.

Credo che Harry si sará fatto tutte queste ragazze e loro ovviamente penseranno che sono state importanti nella sua vita. Ma non é cosí perché io valgo molto di piú di queste troiette. Me lo disse lui in persona.

"Io vado nella mia classe, devo correre perché sono in un ritardo mostruoso" dico io guardando l'ora. Cinque minuti di ritardo.

"Ok. Io vado nella mia. Ciao nanetta" mi dice e mi dá un bacino sulla guancia e lo stesso lo faccio io.

Prima di entrare in classe gli rivolgo lo sguardo per vederlo salire le scale. Lui si gira e mi fa un cenno col capo e rispondo con un sorriso.

E che un altro giorno di scuola abbia inizio!

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