Capitolo 8

462 34 0
                                    

È da circa mezz'ora che sono qui e l'aereo non è ancora arrivato. Sono felice che Irene si trasferisca qui con me, ormai è rimasta l'unica amica rimasta in Italia e non vedo l'ora di stare con lei. Harry si era offerto di accompagnarmi, ma sono benissimo in grado di camminare da sola così se ne andò a casa. Sono ancora confusa per Catherine ma rispetto la sua decisione. Nel frattempo una massa di persone cammina trascinando il loro trolley e noto una ragazzina molto familiare ferma a cercare qualcosa, o meglio, qualcuno. Me.

Le corro incontro con il mio più bel sorriso e l'abbraccio: mi è mancata tantissimo in questi mesi, è come una sorella per me e sono a dir poco felice!

"Hey" dice e mi scende una lacrimuccia dall'emozione.

"Già. Troppo!" i suoi occhi verdi tendenti al marrone (che riconosco sono molto belli) sono lucidi e la abbraccio ancora più forte.

"Dai, andiamo? Oggi ti porto in giro per Londra!" annuisce e noto che i passanti ci osservano straniti, evidentemente sorpresi dal nostro parlare italiano.

Quando arriviamo al condominio raggiungiamo l'ascensore e, arrivate al piano, vedo Harry appoggiato al muro che evidentemente ci stava aspettando.

"Hey"

"Hey" ci salutiamo con un gioco di mani che solo due squilibrati come noi possono fare. Irene sembra aver visto u fantasma e quando entriamo nell'appartamento, molla le valigie per terra e mi punta il dico contro.

"Cos'era quello? Cioè... chi diamine è quello?" cerca di fare un tono serio ma non ci riesce, dato che non riesce a trattenere una risata.

"È il mio unico amico a Londra. Si chiama Harry. le dico indifferente.

"Quanti anni ha?" bene bene... ora fa anche la detective ahahah.

"Diciassette"

"Diciassette.. Mmm.. Si va bene, puoi frequentarlo, hai la mia autorizzazione ahah!"

"Ahahah ok mammina" dico e dopo due secondi scoppiamo a ridere entrambe. Che cretine.

"Comunque è carino" mi dice con un sorriso malizioso.

oh no conosco quello sguardo... "lo so perfettamente, ma è il mio migliore amico non il tuo!" le faccio la linguaccia a mo' di bambina di tre anni.

"Ok... va bene rilassati" e usciamo per le vie di Londra.

...

"Dio, ci sono dei negozi fantastici qui! Non so se supera o è a pari merito con i negozi di Milano!" urla esultando. Sarà la settima volta che le ripeto di abbassare la voce perchè sentire mio fratello mezzo addormentato imprecare per il casino, non è decisamente nei miei piani.

"Io preferisco di gran lunga Londra ma la Rinascente di Milano è insuperabile!" credo che non abbia prestato molta attenzione alle mie parole, infatti è già sotto le coperte ed improvvisamente dice "Credo che quando dormirò, sognerò di svaligiare Harrods" la guardo e rido. È più pazza di me. Non c'è dubbio.

"Allora non dormire" mi giro su un fianco e chiudo gli occhi.

"Mi sa che ci andrò subito! Nottee"

"Notte" dico alzando gli occhi al cielo e contemporaneamente sorrido.

Hearts Without AgeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora