EpilogoChe fretta c'era lo sappiamo io e te
E alla fine, mentre Clara percorreva, accompagnata dalla musica soave, la navata della chiesa che aveva scelto lei, contornata dai suoi invitati, con la musica che voleva, il suo vestito e i suoi capelli di fuoco mi è venuto in mente,un motivetto strano... e mentre cercavo di capirlo, mi è balenato in testa, e penso a te.
Come ho fatto ad essere così cieco, così idiota, tutta l'idiozia del mondo deve essere stata chiusa in me in quei momenti. Come ho fatto a non pensarci prima, come?
Mi sono tastato le tasche, le chiavi della Bentley parcheggiata fuori le avevo, e non c'ho pensato due volte. Ho iniziato a correre, come un disperato, per la navata scioccando tutti.
Ho preso la Bentley, sono andato al b&b a recuperare la mia auto lasciando al proprietario la chiave dicendo che sarebbero venuti a ritirarla e ho guidato fino a Firenze, sudando come un maiale, ma naturalmente Daphne non era in casa, tutte le imposte chiuse, ho ripreso l'auto e.. Saint Tropez, era li con la sua famiglia.
Maria, solo lei poteva aiutarmi. Era incazzata, ma le promisi in quel momento che ne valeva la pena, glielo giurai e mi aiutò.
Arrivai col vestito del matrimonio ancora addosso. Sudato come un maiale.
Era bellissima, con una ragazza di colore vicino a lei. Il suo tatuaggio in vista e parlava gesticolando, ma un po' spenta, non la mia bella Daphne. L'avevo appassita, come una pianta senza acqua.Mi presentai davanti a lei, senza parlare. La ragazza vicino a lei mi fece uno sguardo torvo, lei restò immobile.
Le chiesi perdono, ero stato un cretino e lei mi fece parlare, ma li,sotto il sole, dicendo a quella che scoprii fosse sua cugina di tornare, lei sarebbe rientrata a breve.
Mi fece parlare e poi mi disse che aveva già un ragazzo, che la stava corteggiando e le piaceva.
Non ho smesso un attimo di corteggiarla, mai.
Ho fatto un tour per il mondo, pagando interflora ogni santo giorno per mandarle a casa dei ranuncoli rosa e bianchi, con un messaggio da parte mia.
Una mail al giorno.
Oggi sono tornato dal tour, Piero prende la coincidenza per Catania, Gianluca torna a Roseto e io vado a Firenze, oggi i Ranuncoli li porto io.
Passo dal fioraio ne prendo un mazzo non molto grande, senza biglietto.
Suono al suo citofono.
"Si?"
"Interflora, una consegna."
Dico trattenendomi dal ridere."Quarto piano, l'ascensore non funziona."
Dice lei, stessa frase del primo giorno che mi presentai a casa sua.Salgo, ho il cuore in gola, tremo.
Sento una musichetta conosciuta. Continuo a salire.
La vedo sulla porta con una penna in mano, si aspetta di dover firmare l'ennesima bolla di consegna.
Mi vede e resta a bocca aperta.
"Ti ricordi il primo giorno,che ci siamo conosciuti, eri strana emozionata quando tempo è già passato. Mi piaceva il tuo coraggio, la pazienza del tuo amore, e con te mi son trovato bene a vivere e a pensare."
Le intono un pezzo di una delle canzoni che lei ama, e che mi ha cantato diverse volte."Anche dopo tanto tempo io ti vedo come allora."
Dice lei con le lacrime, non riuscendo a rispettare i tempi della musica.Le vado vicino e la stringo forte a me.
"Puoi perdonarmi?"
Le dico tenendola stretta a me.La casa è piena di fiori, piena zeppa.
"Io posso intraprendere relazioni solo con chi è solo mio."
Mi risponde lei, ricordando il giorno che le dissi del matrimonio."Solo tuo. Mi sono reso conto che sei l'unica che voglio."
Gli dico."Vorresti farmi credere che in giro per il mondo hai fatto l'agnellino?"
Mi dice lei."Lo giuro."
Le dico baciandole la fronte.Lei prende i fiori.
"Avevo preparato il vaso."
Entra in casa e li mette in un vaso di vetro."Casa tua deve essere sempre piena di fiori, così."
Dico abbracciandola da dietro."Così è troppo,ma frequentando questa casa ti accorgerai quando ci sarà bisogno di fiori freschi."
Dice lei, accogliendomi di nuovo nella sua vita.Non sono così stronza, l'happy ending a volte e d'obbligo.
Voglio ringraziarvi tutte, questa storia non ha avuto molto successo, ma per me è super importante.
Molte delle cose che racconto qui sono vere, come le due coinquiline che sono le mie coinquiline online, le persone che sanno tutto di me, che purtroppo sono lontane, ma che amo da anni ormai. C'è il mio amore per Firenze, il mio voler essere libera e maestrina, una strada molto cara a me, una violenza subita (non da me) che mi hanno raccontato e mi hanno dato il permesso di tradurre in storia.
Grazie per avermi seguita.
Ora è realmente finita.
Special tanks to. . .MissRossonera Amooncuddle
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Se a mani vuote di te non so più fare |Ignazio Boschetto| COMPLETA
FanfictionIl triangolo no, o meglio si, l'avevo considerato, ma forse Ignazio no, non aveva mai pensato ad un triangolo. L'insoddisfazione che giorno dopo giorno gli regala Clara lo porta ad abbassarsi a comportamenti poco etici, che lo faranno rialzare poi...