Capitolo 11. Per innamorarsi basta un'ora

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Capitolo XI

Per innamorarsi basta un'ora


          

Firenze 11/03/2017

Quando mi sveglio sono sola a letto, la parte dove ha dormito Ignazio è ancora calda e c'è la forma della sua testa sul cuscino.

Mi alzo, sono ancora nuda come mamma mi ha fatta, accendo l'abat-jour per cercare qualcosa da mettermi, ma la porta si apre.

"Buongiorno."
La voce di Ignazio appena raschiata.

"Ehi, buongiorno."
Dico in panico perché sono completamente nuda e non trovo nulla da buttarmi addosso.

"Infilati a letto, sono andato a prendere la colazione nel bar in fondo alla strada."
Mi dice notando il mio sguardo perso.

Obbedisco e mi infilo a letto, è così caldo e protettivo al momento. Ignazio posa piano il vassoio sul letto e mi porge le chiavi.

"Erano sul mobile, altrimenti avrei dovuto svegliarti col citofono."
Prendo le mie chiavi e le poso sul comodino, gli sorrido.

Leva la maglia e il pantalone e con canottiera e boxer si infila a letto mentre tengo il vassoio sulle ginocchia.

Mi bacia la spalla, il collo e la guancia.

"Buongiorno."
Mi sussurra nell'orecchio lasciandomi un bacio sull'orecchio subito dopo.

Mi volto piano verso di lui sorridendogli.

"Dai mangiamo, devo ripartire più tardi."
Mi dice con un sorriso un po' amaro.

Mi porge il mio cappuccino.

"Senza cioccolato ne cacao."
Mi dice prendendomi in giro, perché lui se lo fa riempire di cacao.

Apro il tappo della confezione d'asporto del mio cappuccino e do un sorso.

"Anche senza zucchero."
Dico schifata.

"Si tontolona, è qui."
Dice passandomi il contenitore dello zucchero.

Inondo il mio cappuccino di zucchero e ne prendo un bel sorso.

"Grazie, ci voleva proprio un bel cappuccino stamattina."
Gli dico.

Lui beve il suo facendomi l'occhietto.

"Hai lezione oggi?"
Dice frugando nel sacchetto.

"Pomeriggio devo andare a Prato."
Gli dico seccata, in quelle aule congelatore si sta malissimo.

"Allora non ti sto facendo fare tardi."
Mi dice passandomi il mio croissant preferito.

"Ma questo non è del bar quaggiù."
Dico con il viso corrucciato.

"No, sono andato al forno, dove lo hai preso quella mattina."
Mi dice ricordando la mattina che abbiamo fatto la strada insieme perché lui doveva tornare da Clara.

"Grazie."
Gli dico posandomi sulla sua spalla, mangiando il croissant. Faccio un sacco di briciole nel letto, devo cambiare assolutamente le lenzuola.

Lui mangia il suo con crema alle nocciole e Pistacchio e si pulisce il muso e i baffetti una volta finitolo.

Posa il vassoio a terra.
Mi chino per posare il cornetto rimasto, ne ho mangiato solo metà.

Mi metto a carponi su di lui, gli lecco e succhio piano le labbra, sono ancora dolci.

"Devi ripartire subito?"
Chiedo piano nel suo orecchio.

"Non di fretta."
Mi risponde in un ansimo lui.

Sorrido e muovo piano il bacino, sono già nuda e pronta per lui, ma lui non è pronto per me.

Abbasso una mano e levo il suo affare senza abbassargli il boxer.

"Tesoro, devo levare il boxer, l'elastico tra un po' me lo tronca."
Dice strizzando gli occhi, rido e mi tengo sulle ginocchia mentre lui si sfila il boxer e la canotta.

Siamo bacino contro bacino, il suo amico è posato sulla mia pancia mentre lo sto baciando con una foga assurda.
Mi sfogo nel bacio, gli tiro i capelli e mi aggrappo ai peli del petto, lo sento piano mugugnare quando tiro.

Mi sollevo appena e aiutandomi con la mano lo accompagno all'entrata spingendomi fino in fondo mugolando nella sua bocca e posandomi violentemente sulla sua fronte come a voler far incontrare i nostri cervelli.

Inizio a muovermi su di lui, prima in modo veloce e sregolato con ansimi e gemiti rochi, arrivo distrutta, col fiatone, mi riprendo muovendomi piano, lasciandomi baciare e mi lascio toccare anche laggiù mentre mi muovo piano.

Lo bacio in bocca, richiedo la sua lingua per restare senza respiro in un bacio ermetico.

Prendo la sua mano che si muoveva piano sulla mia intimità e la porto sul mio seno, amo quando mi tocca il seno, lo fa in modo delicato, non come tutti gli alti.
Lo tocca piano, con calma e tutto, non tocca solo i capezzoli, lo stringe appena, inarco la schiena facendo un verso strano, lo incito a continuare e in meno di un minuto mi ritrovo a spingere la mia intimità contro il suo pube urlando il suo nome a ripetizione, mentre lui continua a muovere le sue mani sul mio seno e da colpi assestati contro il mio bacino col suo, non riesco a fermarmi dall'urlare il suo nome e a tremare tutta dando ad intervalli regolari degli urletti striduli. Lascia il mio seno e abbracciandomi mi tiene sul suo petto caldo mentre da le ultime spinte violente che fanno rumore d'impatto contro le mie cosce.

Quando esce da me tremo ancora, anche le mie cosce continuano a tremare.

"Ehi, ancora tremi?"
Mi chiede piano accarezzandomi la testa.

"É un riflesso."
Gli dico.

"Allora ti tengo stretta finché non ti passa, poi devo per forza fare una doccia e andare."
Mi dice.

"Puoi andare a fare la doccia, penso che ora passi."
Gli dico.

"Come pensi?"
Mi chiede.

"É la prima volta che mi capita."
Dico.

"É la prima volta che hai un orgasmo?"
Mi chiede.

"Così si."
Dico. Mi sento anche lo stomaco che trema.

Mi bacia la fronte e poi piano le labbra e dopo poco nel bacio smetto di tremare.

Lo lascio alzarsi dal letto e andare in bagno, mi vesto con un vestitino super estivo e da casa prima di levare le lenzuola e aprire le imposte, pioviggina e il cielo è grigio, ma io emano sole da tutte le mie cellule, mi sento rinvigorita.

Mi sento abbracciare dopo poco.

"Ricordati di scrivermi con nuovo numero."
Mi sussurra Ignazio nell'orecchio.

"Va bene, fai piano."
Dico voltandomi tra le sue braccia.

Sulla porta lo bacio e lo lascio andare alla sua vita, sapendo di essere solo un piacevole ripiego.





Scusate se c'ho messo tre vite e mezza ma ultimamente dire che sono impegnata è dire il minimo. Sono così piena di cose da fare che non mi basta neanche il tempo per andare in bagno.


Spero vi piaccia.

Che ne pensate della rassegnazione di Daphne? Per voi è giusta?


Baciotti LilM.

Se a mani vuote di te non so più fare |Ignazio Boschetto| COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora