Josh rimase a bocca aperta.
Era anche dubbioso, poichè lui di Federik aveva un altro numero di cellulare.Simona salvò il numero anche su whatsapp e sopra la chat vuota, uscì la scritta " ultimo accesso oggi alle 8.42".
I due si guardarono un pò stupiti ma anche impauriti.
Se Federik in teoria era morto...chi usava il suo whatsapp?"Ho visto che Federik aveva il telefonocon sè la sera prima della scomparsa". Spiegò Josh.
"Non so che pensare" ribattè Simona.
"Se è morto come fa ad usare il telefono?".
"Può darsi che qualcuno glielo abbia rubato e li usa al posto suo" disse Josh.Simona lo guardò perplessa, poi gli diede la mano e andarono a prendere un caffè in un altro bar.
Passarono il resto della giornata a parlare di questo mistero, fino a quando Simona decise di ritelefonare a quel numero.
"Pronto?"rispose una voce maschile.
"Ehm...salve, chi è?" Chiese la giornalista.
"No scusi...chi è lei che ha chiamato? Di cosa ha bisogno? Altrimenti ci salutiamo".
"Sono Simona, una giornalista di Firenze e so della morte di Federik, il ragazzo americano".
"No guardi, io non conosco nessun Federik. Vivo anche io a Firenze ma della morte di un americano qui in città, non ne so nulla" rispose la voce sconosciuta.
"E perchè lei ha il numero del ragazzo?" domandò la ragazza.
Dall' altra parte riattaccarono.Il giorno dopo Josh decise di andare dalla polizia della città e chiese se in qualunque modo erano in grado di localizzare colui che aveva quel numero.
Il signor Francobelli, direttore della polizia di Firenze, rispose che la persona con quel numero di telefono si trovava in via de' Caozaiuoli n. 22.
Dopo infiniti ringraziamenti Josh corse a casa di Simona.
I due raggiunsero l' indirizzo indicato e, al nunero 22, corrispondeva uno stretto palazzo, colore scuro, sui quattro piani e con tutte le ante chiuse.L'unica cosa aperta era il portoncino.
I due valcarono la soglia e si trovarono in un cortile circondato da un lungo porticato.
Seguirono la traiettoria dei portici e sulla destra trovarono una porta coperta da una lastra di ferro.La aprirono e salirono le scale.
A terra una chiave, forse dimenticata o forse lasciata lì non a caso.Simona la raccolse e vide che al foro dell' impugnatura vi era attaccato un foglietto con scritto: "l 'arte- bottega a Firenze".
I due giovani si fissarono negli occhi.
Josh non sapeva se ridere o piangere, ma sapeva di dover recarsi alla bottega con quella chiave.NOTA DELL'AUTORE il capitolo 4 lo pubblicherò sabato 12 maggio.

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Un segreto a Firenze
Misterio / SuspensoJosh è un ventunenne americano, di Boston, e la passione che lo lega al rinascimento e all'arte italiana, lo porta a trasferirsi, assieme all'amico Federik, a Firenze. Il trasloco non è dei migliori a causa dell'improvvisa scomparsa di Federik. Sarà...