Erano le otto di sera e dalla cucina Josh sentiva suonare le campane della cattedrale.
Dopo aver chiuso le finestre dal troppo rumore, decise di telefonare a Jackie."Pronto, Josh?".
"Ciao Jackie, come stai?".
"Bene dai, mia mamma si sta rimettendo in forma".
Come sottofondo alla voce della ragazza, Josh si accorse di sentire delle campane.
"Che casino che si sente" disse il ragazzo.
"Perchè?".
"Ma che ore sono lì?".
"Qui a Boston sono le 14".
"Ah...e come mai suonano le campane?" Chiese Josh.
"Ehm...ah! Nella chiesa qui del quartiere si sta sposando qualcuno ma credo di non conoscerli gli sposi" spiegò titubante Jackie.
E poi continuò: " ma di Simona non hai più avuto notizie?".
"No... però l' ho vista oggi agli Uffizi, poi allora l' ho seguita ma alla stazione più vista".
"Ah sì?!... non saprei. Ma sei sicuro che fosse lei?".
"Sicurissimo. La riconoscerei ovunque. La conosco troppo bene" disse Josh.
"Certo...capisco... vabè ciao, ci vediamo tra due giorni credo" e poi riattaccò.Josh rimase con il telefono in mano. Non era nemmeno riuscito a salutarla.
Prima di andare a letto, quando mise il cellulare in carica, si accorse che gli era arrivato un sms da parte di Simona.-ciao Josh, non ne posso più.
Vengo trattata male e non mi fanno parlare con nessuno.
Sono rinchiusa in una cantina ma non so dove.
La ragazza che mi tiene non posso dirti come si chiama...me lo ha proibito.
A7 n°32.-Questo fu il messaggio che Simona inviò Josh.
"A7 numero 32? Cosa significa?" Si domandò tra sè e sè il ragazzo.
A7 era un vecchio locale che si trovava a Boston ma aveva chiuso da anni.
E se fosse un codice per arrivare da Simona?Nota dell' autore: il capitolo 19 verrà pubblicato giovedì 21 giugno.
Grazie & buona lettura!

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Un segreto a Firenze
Mistério / SuspenseJosh è un ventunenne americano, di Boston, e la passione che lo lega al rinascimento e all'arte italiana, lo porta a trasferirsi, assieme all'amico Federik, a Firenze. Il trasloco non è dei migliori a causa dell'improvvisa scomparsa di Federik. Sarà...