2.

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DOM

L'ultima cosa che vedo prima di chiudere gli occhi è la faccia di Mr. Brooks che mi chiama spaventato a morte poi niente, solo buio assoluto.

Non so per quanto tempo sono stato in quello stato, quando mi sveglio mi trovo in una piccola stanza di ospedale, circondato dal rumore dei macchinari e delle apparecchiature che si trovano dappertutto, e con una sete terribile.

Giro gli occhi per la stanza, perché non posso muovermi, mi fa male tutto il corpo. Non riesco a pensare a niente se non a quel dolore atroce che mi lascia senza respiro.

Inizialmente non vedo nessuno, ma presto noto una piccola figura seduta rannicchiata su se stessa, vicino alla finestra, intenta a leggere qualcosa.

"Acqua, acqua!" Dico in un sussurro, ma non si accorge, inizio a parlare più forte anche se non ho le forze, e a muovermi, grosso errore perché rimango senza fiato da tutto quel dolore. D'improvviso sento sulla fronte una mano fredda e sudata, apro gli occhi e vedo questa ragazza, molto giovane per fare l'infermiera.

"Riesci a sentirmi? Come stai? Dimmi come ti senti?" Dice preoccupata. Non rispondo solo la guardo, la guardo perso in qualcosa.

"Mi senti? Stai bene? Oddio cosa faccio adesso?!" Continua lei completamente in panico.

"Acqua!" Solo questo sono in grado di dire senza togliere lo sguardo da quegli occhi così...non lo so, non so esprimermi, cosa dire e non so neanche il perché.

Quando parlo lei rimane a fissarmi, incredula, quasi sorpresa, per un secondo.

"Acqua? Si solo un attimo!" Dice prendendo la caraffa d'acqua sul comodino accanto al letto, e con massima attenzione mi dà da bere come se fossi un bambino appena nato.

"Grazie" dico e ,credetemi, in quel momento mi sembra di rinascere.

"No, niente..." Dice un po' sconcertata "devo chiamare il medico scusami..." si allontana velocemente senza guardarmi. Devo aspettare più di quindici minuti prima che rientri accanto al dottore e un'altra infermiera.

"Ah Dom, Dom, Dom...cosa devo fare con te? Dimmelo tu!" Dice lui mentre prende appunti. Conosco dottor Steve da anni, lui e mio padre sono amici da una vita, anche se personalmente non lo incontro spesso. È un brav'uomo, con un grande cuore.

"Senza recuperarti del tutto dal primo infortunio, tu continui ad allenarti, io non so cos'hai in quella testa" continua con tono rimproverante.

"Mi dispiace ragazzo mio, ma dovrai stare qui per almeno 2-3 settimane, finché non siamo..."

"2-3 settimane? Mi prendi in giro, Steve?" Lo interrompo stanco, non so dove ho trovato le forze per parlare. Non posso e non voglio passare tre settimane chiuso in questo posto.

"Non so cosa dirti Dom, avresti dovuto pensarci prima!" Dice allontanandosi con l'altra infermiera.

"Merda!" Dico sbattendo la testa (che mi sta esplodendo), sulla testiera del letto.

"Hm, mi dispiace per quello che ti sta succedendo!" Dice lei e vedo che si sente a disagio, ma non capisco il perché di quella reazione.

"Tranquilla, non è poi la prima volta che mi capita" dico forzando un sorriso "ormai mi sono abituato!" Parlo ma l'unica cosa che penso sono i suoi occhi così...belli e tristi.

"Sono sicura che ti recupererai presto. Adesso devi riposare, se hai bisogno di qualcosa schiaccia quel bottone rosso lì!" Sorride timida e mi fa vedere il bottone che si trova sul lato destro del letto.

"Grazie" dico e la guardo che va via quasi in fretta.

...chi è quella ragazza?

The Randomness Of InnocenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora