Il malinteso

867 41 4
                                    

Dopo il pomeriggio passato con Spencer decisi di prendermi un attimo di pausa dalla mia carriera. Io volevo stare con Spencer, volevo che fossimo una famiglia, volevo provare ad avere un bambino con lui. Ero decisa a dirglielo quel pomeriggio. Lui era appena tornato da un caso e quella sera saremmo usciti a cena, mi sembrava il momento migliore per dirglielo. Andai a prenderlo al lavoro, ma mi pentii subito della mia scelta: appena arrivai vidi una biondona con le tette e il culo di fuori che buttava le braccia attorno al collo di Spencer e lo baciava, il mio Spencer, stava baciando il mio Spencer! Lui sembrava alquanto sorpreso dalla situazione. Mi avvicinai come una furia“Spency!”gridai“chi è questa troia?!” “troia?! Come di permetti?! Lui mi ha salvata e io lo ringrazio come si deve! Tu piuttosto chi sei?”chiese lei lasciandolo andare“sua moglie!”replicai mostrandole l'anello“moglie ma…tu non hai un anello”disse la troia guardando Spencer, e anch'io lo guardai: non aveva la fede al dito. In quel momento mi tornarono in mente le parole di Antonio“Lui che con il suo lavoro sta via per giorni e incontra poliziotte sexy o donne affascinanti, credi davvero che rinuncerà a divertirsi con loro solo perché ci sei tu a casa che lo aspetti?”. Gli occhi mi si riempirono di lacrime, non potevo credere che Spencer mi stesse tradendo davvero“Spency…”mormorai e le lacrime iniziarono a sgorgarmi dagli occhi“come hai potuto…?” “no Abby, non è come sembra, lascia che ti spieghi!”disse avvicinandosi ma io lo scansai“no! Io…non posso credere stia succedendo di nuovo! Perché…perché mi sono fidata…?! Io…io ti odio! Non voglio più vederti! Mi fai schifo!”gridai, poi corsi via in lacrime“no Abby! Aspetta!”esclamò lui correndomi dietro. Chiamai l'ascensore che si aprì in pochi attimi e cercai in tutti i modi di farlo chiudere prima che arrivasse Spencer, ma non ce la feci. Infilò una mano tra le porte e riuscì ad entrare. C'eravamo solo noi“Abby…non è come sembra! Ti giuro che non ti ho mai tradita!”disse, aveva anche lui gli occhi pieni di lacrime“a no? Allora è diventato normale baciare le vittime che si salvano, soprattutto quelle belle, biondone, tettone e culone che la danno via facile!”replicai gelida“no, Abby, non sono stato io a baciarla! È stata lei! Io cercavo di allontanarla!” “a certo! E la fede si è tolta da sola, dico bene? S'è detta "no, me ne vado da questa mano, una fede come me non dovrebbe stare sulla mano di un traditore!"”esclamai, e le lacrime iniziarono a scendergli dagli occhi“Abby…non dire così…ti prego…”mormorò. Mancava solo un piano, un piano e poi sarei uscita da quell'ascensore e sarei andata a prendere le mie cose da casa nostra. Anche Spencer se ne accorse e per questo premette il pulsante d'emergenza e l'ascensore si fermò. “Ma che fai?!”esclamai cercando di non cadere“Abby lo so cosa vuoi fare appena uscita di qui e…e voglio almeno spiegare perché…voglio che tu sappia cos'è successo…io non…non voglio perderti! Sei l'amore della mia vita!”disse piangendo e anche a me le lacrime ricominciarono a sgorgare dagli occhi“anche tu…anche tu lo sei! Ma…capisci cosa vuol dire per me venire a prenderti per andare a cena per dirti una cosa importante e trovarti a sbaciucchiare una troia! Tu non…io mi fidavo di te, credevo che almeno tu non mi avresti tradita e invece…”dissi guardando altrove“Abby…io non ti ho tradita”replicò lui prendendomi le mani, aveva la voce incrinata. Io liberai le mani, non riuscivo neanche a guardarlo in faccia“ah no? Quinti non è più considerato tradimento baciare un'altra? Caspita, in 2 minuti d'ascensore che ho fatto per salire è cambiato il concetto di tradimento!”replicai“Abby…” “perché hai tolto la fede?”chiesi interrompendolo“come?” “perché ti sei tolto la fede? Non volevi far vedere che sei sposato?”ripetei“cosa…? No! Abby io sono fiero di essere tuo marito!” “a allora dov'è la fede? Perché l'hai tolta?!”gridai“ce l'ho in tasca…guarda”mise la mano in tasca e prese una scatolina. La aprì e dentro vidi la fede. Se la rimise“l'ho tolta perché c'era una sparatoria e non volevo rischiare di perderla o che si rovinasse…poi mi è passato di mente…scusami…”disse guardando il pavimento“davvero? È per questo?”lui annuì piano“si…per questo Shirley ha pensato che fossi single…ti giuro che non sono io che l'ho baciata…ha fatto tutto lei…un po' come hai fatto tu in ospedale, dico bene?”disse lui sorridendo e anch'io sorrisi un pochino, ricordando il nostro primo bacio“quello era diverso…io non mi strusciavo contro di te…ero seduta a letto”replicai cercando di sembrare arrabbiata, ma non riuscivo a smettere di sorridere“stai sorridendo, buon segno. Quindi mi perdoni?”chiese prendendomi le mani e guardandomi col suo irresistibile sguardo speranzoso“si…imbecille me, ti amo troppo per essere arrabbiata con te…”dissi sorridendo e lui sorrise. Mi abbracciò e mi strinse a sé talmente forte che mi fece quasi male“ti amo tanto anch'io. Non ti tradirei mai!”disse e io sorrisi, poi lo strinsi a me. Mi lasciò andare e si asciugò gli occhi con la mano“beh…mi sa che dobbiamo aspettare un po'…”disse ridendo e anch'io risi“si…meglio mettersi comodi…”concordai. Ci sedemmo per terra, io in braccio a lui, che mi teneva per la vita mentre io gli appoggiavo la testa sulla spalla“allora…prima hai detto che stasera volevi dirmi qualcosa di importante…dato che non credo usciremo di qui in tempo per la cena…cosa volevi chiedermi?”disse appoggiandomi la testa sulla spalla“io…insomma…non è una cosa che si può dire così…bloccati in un ascensore…”replicai diventando rossa“perché no? Ci siamo solo noi. Puoi dirmi quello che vuoi”replicò lui e io presi un bel respiro“Spency…tu lo sai che io ti amo più di chiunque altro e…e io…insomma…non mi va bene vederti solo di sera quando siamo entrambi troppo stanchi anche solo per parlare io…io voglio stare con te…voglio…io voglio provare ad avere un bambino, Spencer”dissi e lui mi guardò incredulo“tu…vuoi davvero? Sei…sei veramente pronta? E come facciamo col lavoro? Insomma…siamo entrambi impegnati e…”io lo baciai impedendogli di continuare“sono disposta a lavorare di meno. Non posso chiedere a te di farlo quindi lo farò io. Voglio davvero iniziare una famiglia con te, lo voglio come non ho mai voluto nient'altro. Sono pronta. E tu?”chiesi. Lui mi baciò“si, certo che lo sono. Costruiamo una famiglia, insieme”disse e io sorrisi, poi gli misi le braccia attorno al collo e lo baciai intensamente. Mi girai verso di lui e gli mise le gambe attorno al bacino, poi continuai a baciarlo intensamente“non pensavo volessi provare ad avere ora il bambino”scherzò lui“perché no? Siamo soli…in un ascensore…per non si sa quanto tempo…perché non approfittarne?”dissi baciandolo intensamente, poi gli slacciai la cravatta. In quel momento le porte dell'ascensore si aprirono e comparve Morgan con i vigili del fuoco“guarda un po' questi due! Allora siete voi che avete bloccato l'ascensore!”esclamò e io sorrisi. Io e Spencer tornammo a casa e, per la prima volta, provammo ad avere un bambino insieme, ero troppo felice.

Come ti insegno ad amare || Spencer Reid [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora