Ci mettemmo una settimana buona a risolvere il caso, in parte perché era complicato, in parte perché io non riuscivo a concentrarmi per più di 30 secondi! Non potevo continuare così. Dovevo trovare Abby e dirle che non intendevo dirle addio e, soprattutto, dovevo assolutamente sapere il perché di quel bacio.
Ne parlai con JJ scendendo dall'aereo“…e non ho la più pallida idea di come trovarla! Tu che ne pensi?”chiesi“penso che l'essere innamorato ti abbia abbassato il QI di parecchi punti. Ma non preoccuparti, succede a tutti”disse lei sorridendo e io la guardai con fare interrogativo. Lei rise“vediamo...in questo edificio c'è una ragazza chiacchierona, che veste in modo bizzarro e che non vede l'ora di sapere che sei innamorato che può aiutarti a trovarla”disse lei e solo in quel momento capii e mi sbattei il palmo della mano in fronte“Garcia! Come ho fatto a non pensarci?!”esclamai“l'amore rende stupidi, te l'ho detto”disse lei“si, che cosa strana! Ora vado! E grazie JJ!”dissi, poi corsi da Penelope.
“Garcia!”esclamai entrando“ho bisogno di un favore” “cosa ti serve piccolo genietto?”chiese lei quando mi vide entrare“devi trovarmi una persona: indirizzo, lavoro, abitudini, tutto!”dissi contenendo a stento la gioia“certo genietto. Chi devo cercare?”chiese girandosi a guardare i monitor. Io la raggiunsi e mi misi a guardare lo schermo“Abby Manei”dissi“Abby...Manei...? Ma non è la vittima che abbiamo salvato?”chiese lei“si...in effetti è lei...”dissi arrossendo lievemente“oh!!! Quindi il genietto è innamorato! A quando i baby genietti?”chiese e io risi“prima trovala, poi ai baby genietti ci pensiamo dopo”risposi e lei si mise a digitare più in fretta che poteva. Premette invio e“niente” “come?” “non c'è niente! Non ha casa, non ha lavoro, non ha una vita! È...sparita. Dopo che è uscita dall'ospedale non ci sono più sue notizie”disse e io non credetti alle mie orecchie“come?! No! Mi aveva detto che aveva una casa e che sarebbe stata bene!”replicai“beh si, lei ha una casa, in Italia però. Qui no”non potevo crederci, non volevo crederci“no...lei...” “Reid...e se stesse tornando in Italia?”suppose lei“in...Italia? No! Lei è venuta qui per un motivo! Ha un sogno! Non ci rinuncerebbe mai!”esclami“Reid...l'ultima posizione del suo telefono era vicino ad un aereoporto, e oggi parte un volo per l'Italia...”disse lei“no! No, lei non partirà!”esclamai, poi corsi fuori.
Presi la macchina e accesi le sirene. Sfrecciai verso l'aeroporto più veloce che potevo: non poteva partire! Parcheggiai e corsi dentro. Lei era lì, ad aspettare al gate, quindi voleva davvero partire? Impossibile! Le corsi incontro“Abby!” “Dottor Reid?! E lei che ci fa qui?”chiese lei ragionevolmente sorpresa“non partire!” “come?” “non tornare in Italia! Non devi rinunciare così al tuo sogno! Se hai dei problemi economici puoi venire a stare da me! Non mi dai fastidio! Anzi, sarebbe bello avere qualcun'altro in casa. Ma non andare! Per favore!”esclamai. Lei mi guardò stranita per qualche secondo poi si mise a ridere“Dottor Reid lei pensa davvero che tornerei nel mio schifoso paesino?”chiese e io stetti a guardarla a bocca aperta“ma allora perché...?” “sto aspettando mia cugina, Sasha, arriva oggi dall'Italia”spiegò e io, per la seconda volta in un giorno, mi sentì immensamente stupido“oh...errore mio...ma allora perché non ho trovato il tuo indirizzo?”chiesi“perché ho cambiato nome! Ora sono Abby Jenkins. Non volevo che il fatto che sono stata rapita influisse sulla mia vita così ho cambiato cognome”spiegò“oh...ora mi sento decisamente stupido...”dissi notevolmente imbarazzato e lei rise ancora“dev'essere la prima volta, considerato il suo QI”disse“ma tu come...?” “ho fatto delle ricerche, Dottor Reid. Mi intrigava molto, e non solo perché è decisamente carino, così ho deciso di scoprire qualcosa di più su di lei, e sono rimasta piacevolmente colpita, davvero”disse e io arrossii“grazie. Em...Abby...volevo chiederti perché em...perché tu...”provai a dire. Ma in quel momento una ragazza poco più giovane di Abby, coi capelli marroni corti che le incorniciavano il viso e gli occhi verdi, gridò“Abby!”e io immaginai fosse Sasha. Era molto carina, devo dire, ma Abby era decisamente più bella, almeno ai miei occhi. Abby abbracciò la cugina“Sash! Ben arrivata! Com'è andato il volo?” “bene, bene, tutto a posto. Ma...non mi presenti al tuo amico?”chiese Sasha guardandomi. Abby si girò verso di me“ah, già. Shash lui è il Dottor Spencer Reid, è lui che mi ha salvato da quello psycho. Dottor Reid lei è mia cugina Sasha”disse“piacere Dottor Reid. E grazie per aver salvato mia cugina” “figurati. L'ho fatto con piacere”dissi guardando Abby e, un pochino, vidi che arrossì, e questo mi rese felice, tanto. “Bene”disse Abby“ora che vi siete presentati è ora di andare, Sash. Vediamo se ci sono fermata qui vicino”digitò velocemente sul suo smartphone, poi assunse un'aria sconfortata“niente pullman qui vicino...vediamo i taxi. Se siamo in due dovrebbe essere meno pericoloso, no?”disse e ricominciò a digitare“ma andiamo!”sbottò dopo qualche secondo“nessun taxi disponibile nelle prossime tre ore! Ma scherziamo?!” “calma. Quanto ci mettiamo a piedi?”chiese Sasha“coi bagagli? Diciamo che fa prima a liberarsi un taxi!”replicò Abby“se non è un problema potrei accompagnarvi io. Ho la macchina qui fuori”dissi. Abby mi guardò in un misto di rabbia e riconoscimento, come se volesse che la accompagnassi e insieme non lo volesse. Invece Sasha mi gettò le braccia al collo e mi abbracciò“grazie Dottor Reid!”esclamò e, non so se l'ho visto davvero o me lo sono immaginato, mi sembrò di aver visto Abby stringere i pugni. “Allora è andata?”chiesi guardando Abby, e lei annuì. Io sorrisi, poi le condussi alla macchina.
Aiutai Sasha a mette le valige nel bagagliaio“Dottor Reid, ho fatto un volo di 12 ore e non ho dormito niente, le dispiace se mi stendo dietro e schiaccio un pisolino?”chiese una volta finito“si, non c'è problema”dissi e lei sorrise“Abby!”Abby, che stava già aprendo la portiera dietro, si girò a guardarla“tu vai davanti”disse e Abby mi guardò, poi annuì. Lei si sedette davanti mentre Sasha si stese dietro, e io iniziai a guidare.
Dopo mezz'ora di viaggio Sasha si era addormentata. Abby se ne accorse e disse“grazie. È la seconda volta che mi aiuta in neanche due settimane. Non so proprio come fare per sdebitarmi”io sorrisi“non devi, non preoccuparti”dissi e lei sorrise, poi si mise a guardare fuori dal finestrino“Abby”dissi e lei si girò a guardarmi“c'è una cosa che voglio chiederti: perché...perché mi hai baciato?”chiesi“per ringraziarla”rispose lei semplicemente, alzando le spalle“per...ringraziarmi? Ma...ma le persone si baciano quando si amano, non per ringraziarsi”dissi e lei tornò a guardare fuori dal finestrino“non sono capace di amare...non più almeno...”rispose con voce vuota“Abby...” “qui a destra”disse lei interrompendomi: evidentemente non voleva che continuassi il discorso, così non parlai finché non fummo arrivati.
Lei scese dalla macchina e andò a svegliare Sasha mentre io prendevo i bagagli“beh, grazie Dottor Reid. Ora che ha visto che ho una casa, un lavoro e che non voglio tornare in Italia può smettere di preoccuparsi per me. Quindi addio. Sono sicura che ci sono molte altre vittime che aspettano di essere salvate da lei”disse Abby, poi entrò in casa. Io guardai il pavimento, sconfortato“non si preoccupi Dottor Reid, Abby può sembrare senza cuore ora ma vedrà che in realtà è una ragazza fantastica”mi disse Sasha“so che è una ragazza fantastica. Mica dò un passaggio a tutte le ragazze che salvo”risposi sorridendo, e anche lei sorrise“notte Dottor Reid” “notte”poi me ne andai. Anche se Abby non voleva vedermi io non l'avrei lasciata andare, non l'avrei lasciata mai, l'amavo troppo.
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Come ti insegno ad amare || Spencer Reid [COMPLETA]
FanfictionIniziata nel 2018. Finita nel 2018. Da revisionare in futuro. Abby si è appena trasferita in America quando viene rapita da un serial killer convinto che sia la moglie morta. Ma è proprio grazie a questa disavventura che Abby conosce l'affascinante...