Era passato quasi un'anno da quando io e Spencer avevamo deciso di avere un bambino, e ancora non avevamo ottenuto risultati. Iniziavamo un po' a demoralizzarci, ma non volevamo darci per vinti. “Ah...oddio Spency...più forte...spingi di più!” “si...così Abby?” “oddio si! Si così è perfetto! Ah...sei fantastico! Come facevo prima senza di te che mi soddisfavi?” “non lo so...non l'ho mai fatta così...non sapevo neanche si potesse” “beh...a questo servono le mogli...ti fanno provare cose nuove! Poi io...ah...io adoro farla così...oddio! Sono eccitata!” “anch'io! E ora?” “spruzzalo tutto!” “sicura? Non è troppo?” “no...vai...tutto...lo voglio tutto...più ce n'è più mi piace...poi amo il suo...il suo sapore! Lo trovo così...così...ah...” “come vuoi...sei tu che decidi. Ecco...arriva tutto!” “oddio si! Ancora! Dammene ancora! Ne voglio di più!” “Abby...è finito...non ne ho più...” “ok...ok allora...ah...guarda quanto bianco! Mmm...sembra buonissimo!” “no Abby! Non lo mangiare!” “perché no? Sai che mi piace da impazzire!” “perché la pizza senza formaggio non è pizza! Sei tu quella che lo dice!”replicò lui impedendomi di prendere un'altro pezzo di formaggio dalla pizza che stavamo preparando“uffa! Però hai ragione. Già per i miei gusti c'è troppo poco pomodoro...poi se mangio pure il formaggio mangiamo pasta e basta”concordai“si. Sei sicura che la pasta non sia troppo spessa?” “si. Se hai spinto come ho detto dovresti averla stesa abbastanza”replicai“ok, mi fido, fare la pizza è cosa da italiani” “è già! Davvero non hai mai fatto una pizza cucinata al forno? Io lo facevo una volta al mese quando ero più piccola. Le davo le forme più strane con l'aiuto dei miei...prima che mio padre se ne andasse...comunque questa pizza mi sembra triste! Dammi il prosciutto”dissi e lui mi passò la confezione di prosciutto crudo che era appoggiata sul tavolo. Io la aprii e presi un paio di fette“allora...questa è la bocca...questi gli occhi...le guance...ecco! Ora la nostra pizza ha una faccia felice ed è meno deprimente!”esclamai mettendo le fette di prosciutto sulla pizza per formare una faccia. Lui rise“che c'è? Perché ridi? Sembro così pazza?”chiesi ridendo a mia volta“no...no solo...stavo solo pensando che saresti un'ottima mamma”disse prendendomi la mano e io sorrisi“grazie. Anche tu sarai un ottimo padre un giorno. Dobbiamo solo continuare a provare”dissi“si, l'importante è non darsi per vinti. Non che mi dispiaccia provarci”disse arrossendo lievemente. Io risi, poi gli misi le braccia attorno al collo “ti amo Spencer Reid! Ti amo da impazzire!”dissi, poi lo baciai intensamente. Iniziai a sentirmi male. Avevo lo stomaco in sobbuglio. Iniziai ad avere la nausea. Lo lasciai andare e mi portai una mano alla bocca mentre l'altra me la misi sullo stomaco“Abby? Abby stai bene?”mi chiese decisamente preoccupato“si io...ho solo un po' di nausa...avrò un po' d'influenza...vado...vado un attimo in bagno”dissi cercando di non vomitare, poi corsi in bagno. Mi attaccai al water e iniziai a vomitare. Dopo 5 minuti Spencer entrò“Abby come va?”chiese agitato. Io scossi la testa, poi ripresi a vomitare. Lui mi si avvicinò e mi tenne su i capelli. Una volta finito mi sciacquai la bocca e lui mi porse un asciugamano“grazie”poi mi asciugai la bocca. Mi sedetti per terra e mi appoggiai alla parete“come stai?”chiese sedendosi difronte a me“uno schifo. Mi sembra d'aver vomitato l'anima”replicai“si...beh andrà sempre peggio...ma non preoccuparti, anche se ingrassi sei bellissima!”mi disse con un sorriso da guancia a guancia. Io capii subito cosa intendeva“quindi tu...cioè secondo te...aspetto davvero un bambino?!”esclamai al colmo della gioia e lui annuì sorridendo“si! Si secondo me si! Ce l'abbiamo fatta!”esclamò e io gli saltai al collo e lo baciai. Quando lo lasciai andare ci guardammo negli occhi e sorridemmo“avremo un bambino”dissi“si, ormai non ci speravo quasi più” “neanche io. Ti amo tanto!” “anch'io Abby, anch'io”disse, poi mi mise una mano sulla guancia e mi baciò“non senti puzza di bruciato?”chiesi arricciando il naso“bruciato...? La pizza!”esclamò lui, poi corremmo in cucina per tirare la pizza fuori dal forno.
Quel pomeriggio stesso fissammo un'appuntamento dal ginecologo. “Allora?”chiese Spencer quando il ginecologo rientrò nella stanza, era più agitato di me“allora si, lei è incinta”disse guardandomi e io sorrisi“di quanto?” “5 settimane”rispose il medico e io sorrisi“allora...direi di vederci una volta ogni due settimane per ora, per controllare che vada tutto bene, poi dopo aumenteremo a una volta alla settimana”disse il dottore guardando la sua agenda“quindi facciamo...il 16?”chiese e io annuii“si, si va bene. Grazie”dissi, poi guardai Spencer sorridendo. Lui mi sorrise poi mi prese la mano e me la strinse“diventeremo genitori Abby”disse“si, si lo diventeremo”risposi sorridendo.
Uscimmo dalla clinica mano nella mano“e ora?”chiesi una volta saliti in macchina“e ora...bella domanda...immagino che ora dobbiamo chiamare tutti per dirglielo”disse“si...immagino di si...chi dei due chiama Garcia?”chiesi ridendo e anche lui rise“ah sarà felicissima di sapere che ci sarà un baby genio in più al mondo”rispose e io sorrisi. Passammo tutto il pomeriggio al telefono a chiamare chiunque conoscessimo per dirgli la novità. Finimmo che erano le 10 di sera, eravamo stremati. Crollammo a letto. Lui mi prese la mano“buonanotte amore”bisbigliò“cosa?”esclamai mettendomi a sedere“no...dobbiamo decidere il nome se è maschio o se...se è femmina...e poi...il padrino e la madrina...dobbiamo comprare il lettino...il passeggino...tutto quello che serve e...e dobbiamo...dobbiamo ridipingere la stanza e...”mi prese per la vita e mi fece stendere accanto a lui“ci penseremo domani. Ora però dormiamo”disse stringendomi a sé e io risi“guarda il lato positivo...non sentirai mai il bisogno di avere un fratellino...tuo padre è già un bambino troppo cresciuto!”dissi accarezzandomi la pancia, come se il bambino potesse sentirmi“sta zitta”disse lui ridendo“uuh...papà si è arrabbiato...ma tranquillo, non succede mai. Sono io quella di cui ti devi preoccupare se sclera!”dissi e lui sorrise“anche se parli al bambino lui non può sentirti. A 30 settimane il feto può sentire la voce dei genitori, ma l'udito del bambino è quasi normale intorno alla 35ma settimana, anche se già diverse settimane prima è in grado di reagire ad alcuni stimoli sonori come la voce della madre: sin da 28-30 settimane è importante cominciare a parlare al bambino, così ha tutto il tempo per memorizzare i suoni a lui cari e riconoscerli dopo la nascita”disse con voce assonnata, poi sbadigliò. Io gli diedi un bacio sulla testa“il mio bambino preferito ha sonno? Oh! Dormi piccolino. Vuoi che ti racconti una storia?”chiesi prendendolo in giro“ti odio”mormorò ridendo“lo so! Ora dormi. Ti amo”dissi dandogli un bacio sulla testa. Lui mi strinse a sè e io mi accoccolai tra le sue braccia“notte amore”disse dandomi un bacio“da quando mi chiami amore?”chiesi“da ora. Ora dormiamo”disse, poi chiuse gli occhi e io feci lo stesso e c'addormentammo, abbracciati.
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Come ti insegno ad amare || Spencer Reid [COMPLETA]
FanfictionIniziata nel 2018. Finita nel 2018. Da revisionare in futuro. Abby si è appena trasferita in America quando viene rapita da un serial killer convinto che sia la moglie morta. Ma è proprio grazie a questa disavventura che Abby conosce l'affascinante...