La fine

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Dopo un paio di volte che dovetti partire per girare un film Adam si era abituato all'idea che, a volte, non mi avrebbe visto per mesi. Adam aveva compiuto da poco 3 anni, il che significa che avrebbe cominciato ad andare all'asilo. Quella mattina andai a svegliarlo nel suo letto a forma di macchina da corsa“amore, è ora di svegliarsi. Oggi è il tuo primo giorno di scuola!”dissi dandogli un bacio sulla testa“non voglio andare a scuola”disse lui ritirandosi nel letto“amore è il primo giorno d'asilo, non è scuola vera e propria. Invece che giocare qui con mamma, papà e tata Loren o al parco andrai a giocare in un edificio tutto colorato, con altri bambini della tua età dove ci saranno delle signore che vi terranno d'occhio. Aspetta a lamentarti quando andrai al liceo”dissi“così fai sembrare il liceo un posto orribile”disse Spencer entrando. Io mi girai a guardarlo“perché, per te era un bel posto?” “em…non stiamo parlando di me”replicò lui“appunto. Comunque è ora di alzarti!” “no!” “Adam Spencer Reid alzati subito o dirò a papà di lanciarti un incantesimo!”esclamai e lui si girò a guardarci“non può lanciarmi un incantesimo!”replicò Adam ridendo“sei sicuro?”chiese Spencer“Callacannistus!”esclamò, poi prese Adam in braccio e iniziò a correre per la stanza. Adam rideva come un matto“ok, ok! Vado a scuola!”esclamò e Spencer lo mise giù“allora fila in cucina, la colazione è pronta”disse e Adam corse via. Io abbracciai Spencer“come farei senza di te?”chiesi“ce la faresti lo stesso. Però spererei di essere sempre qui e di non morire prima”disse“Spency, cosa ti ho detto? Non devi dire certe cose! Va, fai le corna! Bravo così!”esclamai facendogli fare le corna“ma ti piacciono proprio ste corna!” “si, le adoro! Ora andiamo”dissi allontanandomi, ma lui mi prese la mano e mi riavvicinò a sé“prima un bacio”disse e io alzai gli occhi al cielo“certo piccolo mio! Dopo lascio anche te all'asilo!”dissi“dai! Ti ricordo che sono più grande di te!” “o scusi Dottor Reid, chiedo umilmente perdono” “è perdonata signora Reid”disse lui sorridendo e anch'io sorrisi“bene”poi lo baciai. Quel pomeriggio, quando andammo a prendere Adam all'asilo, lui non voleva più tornare a casa, diceva che si era divertito tantissimo quella mattina e che non vedeva l'ora di ritornarci il giorno dopo. E pensare che quella mattina non voleva neanche scendere dal letto!

Adam aveva appena finito la 4° elementare. Era diventato davvero bello, coi capelli marroni spettinati di suo padre e i miei occhi verde smeraldo e un sorriso che illuminava la stanza. Era un bambino molto allegro, aveva tanti amici e si sentiva a proprio agio con chiunque, era fantastico.

Eravamo a Los Angeles per le vacanze, nella nostra casa

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Eravamo a Los Angeles per le vacanze, nella nostra casa. Era molto grande, con la piscina, 3 bagni e una sala giochi per Adam, insomma, ero un'attrice famosa in tutto il mondo, almeno in vacanza volevo vivere in una casa da sogno, e non mi sembrava che Spencer o Adam si lamentassero.

Era sera

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Era sera. Adam era andato al parco con i suoi amici e non era ancora tornato. Iniziavo a preoccuparmi“è tardi e Adam non è ancora tornato e non mi risponde al telefono! Credi che dovremmo chiamare la polizia?”chiesi entrando in salotto a Spencer, che era seduto sul divano a leggere. Lui abbassò il libro e mi guardò, poi guardò l'ora“manca ancora mezz'ora al suo coprifuoco, magari si sta divertendo coi suoi amici e ha perso la cognizione del tempo. Non pensare sempre al peggio”disse. Io mi sedetti accanto a lui“come posso non pensare al peggio? Ho avuto a che fare 2 volte con pazzi psicopatici, e uno dei due era la mia migliore amica, come posso non preoccuparmi? E come puoi non farlo tu, visto che lavoro fai?!”esclamai. Lui mi mise le mani sulle spalle“è proprio per il lavoro che faccio e perché so che cos'è successo a te che non sono preoccupato. Gli abbiamo insegnato a diffidare degli sconosciuti e a difendersi, in più è un ragazzo responsabile, devi avere fiducia in lui” “ha solo 9 anni! È ancora un bambino!” “tu alla sua età non andavi in giro coi tuoi amici?” “beh…si…ma tecnicamente ho iniziato in 5° elementare, non in 4°, e andavamo solo a fare pic-nic nel parco nei weekend. Poi alle medie ho iniziato a uscire di sera…ma non è questo il punto! Il punto è che sono preoccupata per lui!”esclamai. Lui iniziò a massaggiarmi le spalle“sei tutta tesa, non va bene. Devi rilassarti”disse, poi continuò a massaggiarmi“si…ora va decisamente meglio…”dissi chiudendo gli occhi. Sentii Spencer che mi abbracciava“ti amo tanto”mi bisbigliò all'orecchio, poi mi diede un bacio sulla guancia“ti amo anch'io”dissi, poi lo baciai. Sentimmo delle voci provenire da fuori, voci di ragazzi, e andammo alla finestra a vedere. Adam stava salutando i suoi amici, che l'avevano lasciato solo con una ragazzina bionda con grandi occhi azzurri e il nasino all'insù. Erano entrambi evidentemente imbarazzati. Adam disse qualcosa, poi diede un bacio sulla guancia alla ragazzina e entrò in casa“sono a casa! Scusate il ritardo, non ho visto l'ora”disse chiudendo la porta“non fa niente. Ma la prossima volta avvisa, tuo padre stava morendo di paura”dissi sorridendo e Spencer sorrise a sua volta“sei tremenda!”esclamò abbracciandomi da dietro e dandomi un bacio sul collo e io mi misi a ridere“mamma, papà, vi prego, che schifo!”esclamò Adam“bene…allora perché non ci parli della tua amica?”chiesi e lui arrossì“sai che c'è? Voi continuate pure, io vado in sala giochi”disse, poi corse di sopra“futura moglie?”chiesi a Spencer“vedremo…ora però parliamo un po' di come stessi morendo di paura!”disse e io risi“mi piacerebbe ma…ora vado in piscina…ciao!”dissi, poi corsi via. “ah no, non finisce qui!”esclamò lui, poi mi corse dietro.

Gli anni passarono. Adam aveva 17 anni ed era diventato davvero bello, ma anche irraggiungibile perché, come avevo detto io, era fidanzato da 3 anni con la sua amica di Los Angeles, Dalia, e, anche se la vedeva solo d'estate, le era fedelissimo e non l'aveva mai tradita.

Infatti non mi sorpresi per niente quando, a 23 anni, si trasferì a Los Angeles con lei e le chiese di sposarlo

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Infatti non mi sorpresi per niente quando, a 23 anni, si trasferì a Los Angeles con lei e le chiese di sposarlo. Fù un matrimonio bellissimo e dolcissimo, ero così fiera di mio figlio. Era professore alla UCLA (University of California, Los Angeles) e non un professore qualsiasi, era il professore più giovane che avesse mai lavorato lì perché, come suo padre, anche Adam era un genio, con un QI di 195. E, per quanto fossi fiera della sua carriera, della sua intelligenza e del suo matrimonio fui molto più fiera quando mi presentò i miei due nipotini gemelli, Alicia Abby Reid e Michael Jacob Reid. Per quanto riguarda me e Spencer siamo invecchiati insieme e ci siamo trasferiti anche noi a Los Angeles, per poter passare più tempo coi nostri nipoti. Spencer è andato in pensione a 70 anni mentre io lavoro tutt'ora, e, nella mia carriera, ho vinto ben 15 Oscar e 36 nomination e poi, giusto ieri, un Golden Globe alla carriera, che è il motivo principale per cui sto raccontando la mia storia in queste pagine per far capire a chiunque abbia un sogno di non mollare, perché i sogni, con pazienza e fatica, si avverano, e non c'è niente di più bello di quando succede.

THE END

Grazie per aver letto la storia, spero vi sia piaciuta. Un bacio e un abbraccio.
Slytherinbestgirl

Come ti insegno ad amare || Spencer Reid [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora