Il provino

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Da quando avevo dato il mio numero a Spencer parlavamo tutti i giorni. Anche quando aveva un caso riusciva sempre a trovare il tempo per una chiamata veloce o per mandarmi un messaggio: troppo dolce!!! E a me, devo ammetterlo, parlare con lui piaceva tantissimo! Finalmente potevo parlare con qualcuno che mi capiva e che non mi considerava una pazza stramboide! Beh…forse un po' stamboide mi considerava anche lui…ma chissene frega!
Ero stesa sul divano a scrivere a Reid mentre Sasha stava leggendo. Lui mi inviò un messaggio divertente e io mi misi a ridere. Sasha alzò la testa dal libro e mi guardò“uhh…a chi scrivi? No. Lasciami indovinare: a Reid”disse e io sorrisi“è così ovvio?”chiesi mettendomi seduta“apparte per il fatto che è il tuo unico amico…ti si illuminano gli occhi quando parli con lui, e il tuo sorriso diventa più smagliante. Tesoro, sei innamorata di lui!”esclamò lei e quelle parole mi paralizzarono. “Inna…innamorata…di…di lui…no Sash…io…non mi sono innamorata…non posso innamorarmi! Non…non dopo Antonio almeno…”balbettai e nel dire questo terribili ricordi passarono per la mia mente“Abby…Reid non è come Antonio, lui ti ama davvero!”disse lei“anche Antonio diceva di amarmi davvero e guarda com'è finita! I ragazzi sono tutti uguali! Una volta che hanno avuto quello che vogliono non gli interessi più e ti abbandonano!”replicai“pensala come vuoi, ma Reid ti ama davvero. Se fossi in te gli darei una chance”disse“fortuna che non sei in me allora…ti risparmi una delusione…”replicai con voce piatta. Lei mi guardò sconfortata e uscì dalla stanza. Il mio telefono vibrò: era Spencer«hey! Stiamo andando ad arrestare l'SI. Domani torno. Ti va di andare a prendere un caffè?»mi morsi la lingua: avevo appena detto che non gli piacevo e ora mi invitava ad uscire?! Fortunatamente aveva detto domani«scusa, domani non posso. Ho un'audizione per una sit-com. Sarà per un'altra volta»aspettai un paio di secondi poi il telefono vibrò ancora«forte. Ti spiace se vengo?»misi giù il telefono; cosa dovevo dirgli?! Insomma, doveva accompagnarmi ad un provino, avrei risparmiato i soldi del bus e avrei avuto qualcuno con cui ripassare le battute, e, soprattutto, non era un'appuntamento quindi pensai potesse andare«ok. Vienimi a prendere domani alle 15:30. Puntuale mi raccomando!» «😂 sicuro. Quando mai arrivo in ritardo? Ora devo andare. Ciao! 😚»quell'ultima emoji mi spiazzò. Mi rese insieme arrabbiata e felice ma, soprattutto, mi fece paura.
Il giorno dopo Spencer bussò alla porta alle 15:30 esatte. Io uscii di casa e salii in macchina“giorno”disse quando mi vide“ciao. Vai a Great Avenue”dissi e lui si mise a guidare. “allora…di cosa parla la sit-com?”chiese dopo 10 minuti“ah…parla di una sorta di amore proibito tra un ragazzo problematico e una ragazza per bene…è un po' una scemata ma è l'unico provino che ho trovato. E, dato che è una sit-com, dovrei essere a posto per un po'”risposi guardando fuori dal finestrino“e tu fai il provino per…” ”la protagonista” “la protagonista…quindi dovrai avere una finta storia d'amore con l'attore che fa il protagonista…bello…!”disse, ma c'era risentimento nella sua voce“si…quella è la parte che più mi disgusta dell'intera faccenda…ecco è qui sulla destra!”dissi. Parcheggiammo e scendemmo dalla macchina.
Entrammo in un edificio bianco e ci sedemmo ad aspettare. Era pieno di belle ragazze che provavano la parte e, francamente, mi sentii un po' fuoriposto. “Non preoccuparti, tu sei più bella e più brava di tutte loro messe insieme”mi disse, come se riuscisse a leggere i miei pensieri, immaginai fosse proprio quello il compiti di un profiler. “Grazie…lo spero…a me sembrano tutte così belle…non sapevo cercassero una modella!”dissi e lui sorrise“guardale meglio. Quella è leggermente strabica. Quell'altra ha il naso un po' storto. Qualla lì infondo ha le orecchie grandi. E le altre…ci metterei troppo ad elencarne i difetti”disse indicando le ragazze“wow! Ti prego non elencare mai i miei difetti”dissi ridendo“a dire il vero non ho ancora trovato nessun difetto in te”disse guardandomi negli occhi, e io sorrisi“grazie” “figurati. Poi, guarda anche un'altra cosa, loro sono qui tutte sole, mentre tu sei qui con me, secondo te questo che vuol dire?”chiese“che loro l'hanno fatto talmente tante volte che non le serve qualcuno che le calmi o che chiami l'ambulanza se svengono?”sparai a caso e lui rise“si, anche questo è un buon motivo! Comunque io pensavo più al fatto che nessuno tiene a loro così tanto da venire”disse e io lo guardai“e allora tu perché sei qui?”chiesi. Lui aprì la bocca per rispondere ma un'uomo sui 50, basso e un po' sovrappeso, coi baffi a manubrio neri che portava un basco rosso alla francese e degli occhiali da sole tondi con le lenti viola, aprì la porta e disse“Abby Jenkins! È il tuo turno, forza”. Io e Spencer ci guardammo poi seguimmo quello che immaginai fosse il regista.
Quando entrammo trovammo l'uomo seduto su una sedia e, quando vide che eravamo in due, gli si illuminarono gli occhi, almeno credo…difficile da dire con gli occhiali. “Oh…ma siete in due”disse“si ma io non sono qui per un provino, sto solo accompagnando lei”chiarì Spencer“tesoro a me non importa se sei qui per fare il provino o per farmi la dichiarazione dei redditi; a me importa che tu ora puoi provare la scena con lei! Forza, fate la scena del bacio!”disse il regista e io guardai Spencer, che annuì. Fortunatamente aveva letto il copione mentre aspettavamo.
Ci mettemmo difronte e iniziai“Lucas…io…non è che non voglio più vederti perché non ti amo! È…è proprio per il contrario che…che non voglio più vederti! Io ti amo Lucas! Ma non posso…! Dicono tutti che non vai bene per me, che mi condurrai sulla cattiva strada e, dopo quello che hai fatto, inizio a crederlo anch'io. Per questo ti devo dire addio e devo partire per l'Europa. Addio Lucas”dissi, poi mi girai e feci per andarmene quando Spencer mi afferrò il braccio e mi fece girare avvicinandomi a lui. Mi mise una mano sulla guancia e io mi sentii leggermente calda“Kate…non m'importa cosa pensano gli altri. Io ti amo e voglio che tu stia con me, per sempre”disse e io mi stupii di quanto fosse bravo a recitare. Eccolo, il momento del bacio. Mi avvicinai a lui e chiusi gli occhi. Un attimo dopo sentii le sue labbra sulle mie e la sua lingua che si muoveva nella mia bocca, ma fù diverso dal bacio in ospedale, quì si che sentii qualcosa. Gli misi le braccia attorno al collo e continuai a baciarlo mentre lui mi prendeva per la vita e mi avvicinava a sé. Giuro che il primo pensiero che mi passò per la testa fù«wow»e il secondo fù uno col mitra che sparava al«wow».
Dovetti quasi costringermi ad allontanarmi da lui perché, lo ammetto, sarei rimasta lì per sempre. Quando ci separammo restammo comunque molto vicini a guardarci negli occhi, finché non mi allontanai da lui e mi rivolsi al regista“allora? Com'è andata?”chiesi“di-vi-na! Ti farò sapere”rispose e io sorrisi, poi uscii dalla stanza.

Come ti insegno ad amare || Spencer Reid [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora