CAPITOLO 30

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"Thomas, ci sono milioni di persone che soffrono, lo capisci? Non possiamo fare finta di niente, io non lo farò!" Continuava a dire singhiozzando Teresa.

"Teresa, ma che stai dicendo?" Chiese il ragazzo arretrando ancora per allontanarsi dalla ragazza,

"Sto solo dicendo che voglio che tu capisca" continuava lei,

"Cosa c'è da capire?"

"Perché l'ho fatto, non ribellarti ti prego" gli rispose lei girandosi,

Lei non parlò più, non serví, perché il rumore delle pale di due aerei bastarono per rendersi conto di cosa aveva effettivamente fatto.

"Non è possibile..." Sussurrò sconvolto  il ragazzo.

"Andiamo Tom" cercai di convincerlo io, lui non contestò, semplicemente si lasciò trasportare da me che lo reggevo per un braccio, in balia della mia presa, lasciando Teresa immobile che ci fissava mentre ci allontanavamo.

Iniziammo a correre per raggiungere l'accampamento e avvisare gli altri, ma gli aerei erano sempre più vicini.

"Vince! Vince!" Continuava ad urlare Minho in cerca del capo di questo posto.
All'improvviso due esplosioni al centro dell'accampamento ci costrinsero a cambiare direzione.

"Eccolo!" Lo individuò Stephen, l'uomo era con Harriet e Sonya cercando di caricare alcune armi per allontanare gli uomini armati della Wicked.

"Noi andiamo ad aiutarlo, voi cercate Brenda e Jorge" disse Newt, rivolgendosi a me e Thomas.

"Non voglio separarmi da te, non se ne parla" mi ribellai io,

"Elena, per favore non c'è tempo" mi rispose il biondino, esitai un attimo ma aveva ragione, non c'era tempo così decisi che sarei andata con Thomas e che avrei spaccato la faccia a chiunque avesse fatto un solo graffio a Newt.

Stampai un bacio al ragazzo e gli sussurrai "Vedi di stare attento o te ne pentirai".

Ro, Stephen, Minho e Newt corsero ad aiutare Vince, mentre io e Thomas andammo alla ricerca di Brenda e Jorge.

Non mi allettava l'idea di stare con Thomas, forse per il fatto che trascinasse sempre tutti in situazioni impensabili grazie alla sua stupitá, ma in fondo gli volevamo bene anche per questo.

"Eccoli!" Urlò il ragazzo aumentando la corsa.
Raggiungemmo i due, non potevo dire di essere felici di vederli ma era sempre meglio che piangiare altre morti.

Ci accucciammo dietro una macchina per riprendere fiato.
"Dobbiamo andarcene! Ora, abbiamo una possibilità!" Disse Jorge guardando prima Thomas e poi me.

Insomma non era il massimo ritrovarsi nel bel mezzo di un'agguato da parte della Wicked, ma non avrei abbandonato i miei amici per nessun motivo al mondo.
Come se Thomas mi avesse letto nel pensiero rispose all'uomo,
"È giusto che voi andiate, ma io non posso abbandonarli, non me lo perdonerei mai, non ce la faccio".

Per la prima volta mi trovai a concordare con Thomas, forse dopo tutta questa storia saremmo diventati amici.

Jorge e Brenda ci augurarono buona fortuna e se ne andarono, alla faccia della lealtà insomma ...
Thomas mi guardò e io capii immediatamente che aveva in mente qualcosa, di stupido sicuramente.

"Tu vai dagli altri, io devo andare nell'armeria, fidati di me Elena, per favore" mi supplicò il ragazzo,
Fidarsi era un bel parolone, ma mi ritrovai ad annuire, che altra scelta avevo?

Mi misi a correre, più veloce che mai, sembrava che stessi per spiccare il volo, sentivo la rabbia crescere dentro di me, adrenalina pura.
Mentre avevo quasi raggiunto Newt e gli altri una guardia mi si parò davanti, e così risuccesse ancora.
Riuscivo a distinguere nell'oscurità la figura della guardia, una sagoma slanciata e verde, aveva un colore diverso dalle altre e senza pensarci gli saltai addosso.
L'uomo preso alla sprovvista cadde a terra, con me sopra di lui, pur essendo il doppio di me, sia di altezza che di peso, non riusciva a liberarsi dalla mia presa.
Una voce martellante dentro di me mi diceva di ucciderlo.
Non potevo ucciderlo, non così a sangue freddo, in fondo stava solo eseguendo degli ordini.
Uccidilo.
Uccidilo.
Uccidilo.
"Bastaa!" Urlai, mentre senza rendermene conto stavo riempendo la faccia dell'uomo di pugni.
L'uomo era svenuto, o almeno credo, era lì a terra senza muoversi, non vedevo più la sagoma e la vista stava tornando normale.
Adesso o mai più, e in un attimo mi ritrovai affiancata ai miei amici.

Presi un'arma e iniziai a sparare, colpendo le gambe delle guardie, felice che la mia mira era ancora quella di una volta.
Un colpo, una guardia a terra.

"Dov'è Mike?" Urlai a Rose mentre anche lei sparava.

"Non lo so Ele, è rimasto indietro per darci tempo di arrivare alle armi" mi rispose la mia amica.
Sbiancai, e nel momento in cui abbassai la guardia una sorta di granata venne lanciata verso di noi.
Con uno slancio cercai di afferrarla per lanciarla altrove, ma fu troppo tardi ed esplose rilasciando scariche elettriche, costringendoci ad accasciarci a terra per il dolore.

Mi sentii trascinare da qualcuno, ma non avevo le forze per ribellarmi.
Quando l'effetto della scarica elettrica svanì mi ritrovai inginocchiata tra Minho e Newt, circondata dal resto dell'accampamento.
Fui sollevata nel vedere Mike poco più lontano di me, contenta che non fosse ferito, o almeno che non fosse morto.

"Uomo ratto schifoso" iniziai ad urlare, costretta ad azzittirmi a causa di un calcio nello stomaco dato dall'uomo ratto in persona.

"Non osare toccarla!" Urlò Newt iniziando a massaggiarmi la pancia chiedendo se fosse tutto okkei.

"Vedo che non hai perso questo tuo bel vizietto di ribellarti per ogni cosa" mi sfidò l'uomo.

"E io vedo che sei ancora uno schifoso ratto" risposi.

Janson scrutò la folla e chiese ad una guardia "Dov'è Thomas?".
Prima che la guardia potesse rispondere lui sbucò fuori da una tenda con un "Eccomi".
La stupidità di quel ragazzo mi stupiva ogni secondo di più.

"Mettetelo insieme agli altri" ordinò l'uomo ratto, e le guardie lo misero in ginocchio vicino a Minho.

"Perché non sei scappato?" Gli chiese l'asiatico.

"Sono stanco di scappare" rispose, come se pensasse di essere un eroe, no Thomas, sei solo uno stupido, non un eroe.

"Falla venire qui" ordinò di nuovo l'uomo ratto ad una guardia e qualche attimo dopo una Berga, pronta ad atterrare, era sopra le nostre teste.

Ovunque tu sia vivi dentro di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora