CAPITOLO 26

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Il menù del giorno era: zuppa di pollo e pane.
Non era molto, ma in quel momento sarei riuscita a mangiare qualsiasi cosa.
Dopo aver mangiato uscimmo fuori dalla mensa, le ragazze del gruppo B erano tutte intorno ad un falò e a Thomas e Minho venne l'idea di accenderne uno anche per noi.

"Ti va di fare due passi?" Mi chiese Newt, io arrossii e un po' timidamente annuii accettando l'offerta.

Tra noi due era calato un silenzio imbarazzante, si vedeva chiaramente che entrambi volevamo dire qualcosa, ma nessuno dei due aveva il coraggio di farlo.
Arrivammo proprio dove qualche ora prima mi trovavo con Gally, forse era destino, se saremmo rimasti qui, quello sarebbe stato il nostro posto speciale dove confidarci.
Lui si sedette e mi fece segno di mettermi accanto a lui, ancora in silenzio io accettai e mi accovacciai al suo fianco.

"Perché non me l'hai detto prima?" iniziò lui,

"Non ce l'ho fatta..."

"Lo sai che non avrebbe cambiato le cose tra di noi, ma se non.." continuò lui girandosi verso di me e guardandomi fisso negli occhi "Se non siamo sinceri tra di noi, allora tutto quello che abbiamo costruito crollerà".
Aveva ragione.
Mi tornarono alla memoria le sensazioni che provai quando scoprii che Stephen mi aveva mentito, e mi sentivo uno schifo, Newt non se lo meritava.

"Mi dispiace, niente più segreti, promesso?" gli domandai io, accennando un sorriso.

Lui di colpo mi baciò, fu un bacio dolce ma allo stesso tempo intenso, come se le nostre labbra si fossero mancate così tanto da desiderarsi ardentemente, in un modo quasi aggressivo.

Poi si staccò e mi sussurrò all'orecchio "Promesso".

"Newt..." Lo richiamai,

"Mhh?"

"Non essere geloso di Gally" azzardai,

"Pff, non sono geloso di nessuno io"

"Non dire stronzate" lo sbeffeggiai io scopliando a ridere,

"Chi potrebbe mai essere più bello di me? Cioè insomma mi hai guardato bene?" Si pavoneggiò il ragazzo,

"Ma piantala, ti sei fatto contagiare da Minho" continuai a ridere io, dandogli un colpetto sulla spalla.

"Ahia, mi hai quasi slogato una spalla" si lamentò il ragazzo massaggiandosi.

"Andiamo principessina delicata" lo sbeffeggiai io, alzandomi e porgendogli la mano.

Raggiungemmo gli altri che erano tutti davanti al falò che chiacchieravano e sorseggiavano una bevanda rossastra.

"Che cos'è?" Chiese Newt, indicando il bicchiere di Minho,

"Di sicuro non è la bevanda di Gally, questa è buona" rispose l'asiatico scoppiando a ridere e contagiando il resto del gruppo, eccetto Gally ovviamente.

"Ehi, adoravate la mia bevanda" obbiettò Gally,

"Certo, aveva solo un retrogusto di ascelle e urina, ma in fondo era bevibile" rispose Thomas,
Mi venne da ridere all'idea di Gally che si impegnava a creare qualche strano intruglio.

"Fammi assaggiare" dissi io, prendendo la bottiglia dalle mani di Ro e versandomela nel mio bicchiere.

La tracannai tutta d'un sorso, provocandomi una leggera tosse, e tra un colpo di tosse e l'altro affermai "Credo sia vino".

Continuammo a bere e scherzare per un'ora all'incirca, finché Mike non ci rimproverò di andare a dormire, puntualizzando il fatto che non eravamo in vacanza a divertirci.

Vacanza... Sarebbe bello averne fatta una.

A malincuore ci alzammo tutti e, dopo aver spento il fuoco andammo nelle nostre tende.
Mi sentivo stordita e i suoni mi arrivavano ovattati, in più barcollavo a destra e sinistra non riuscendo a restare in equilibrio.

Inciampai su di un sasso e fortunatamente Newt riuscì a prendermi prima che la mia faccia toccasse il suolo.

"Sei sbronza" disse soffocando una risata,

"Non non non sono sbro-sbronza" sbiascicai io, okkei forse avevo esagerato con il vino.

"Andiamo ti porto io" disse dolcemente mettendo una mano sul mio fianco per sostenermi.

Arrivammo di fronte ad una specie di abitazione, sembrava una tenda, ma molto più grande con addirittura dei sostegni in legno, lui si fermò ed evidentemente quella era la mia tenda.

"Buonanotte Newt" dissi scoppiando a ridere, in realtà non c'era alcun  motivo valido per ridere, ma mi venne spontaneo.

"In realtà... È anche la mia tenda" disse imbarazzato il ragazzo.

Io non risposi, mi imbarazzò l'idea di dormirci insieme, ma poi pensai che ero così sbronza che l'imbarazzo sarebbe stato l'ultimo dei miei problemi.
Non dissi una parola ed entrai, aspettando che mi seguisse.

Era carina, c'era un letto matrimoniale, una bacinella d'acqua, e anche una specie di armadio, non che avessi altri vestiti all'infuori di quelli che indossavo ma magari ne avrei trovati degli altri.
Mi soffermai a fissare il letto, insomma sarebbe stato bello dormire con il ragazzo che amo, ma anche strano, non avevo mai dormito con nessuno.

"Se è un problema io posso dormire per terra Ele" sussurrò lui,

"Assolutamente no, vieni qua" esclamai io buttandomi con un salto sul materasso.

"Fai piano! Dormono tutti" continuò a sussurrare lui.

Mi sentivo leggera, e fortunatamente stavo anche riacquistando lucidità, chiusi gli occhi e instintivamente sorrisi.

"Sei bellissima quando ridi" continuò a dire sottovoce il ragazzo mentre mi accarezzava una guancia,

"Non esisterebbe questo sorriso senza il tuo" affermai più seria che mai.

Finalmente era arrivato il momento di togliersi quei jeans così attillati e infilarsi sotto le coperte, così senza pensarci lanciai le scarpe lontano e mi sfilai i jeans.

"C-cosa fai?" Balbettò lui,

"Hai intenzione di dormire con le scarpe e i jeans sporchi di terra mio dolce raduario?"

"Già, hai ragione.." continuò lui, per poi sfilarsi i pantaloni e le scarpe, rimanendo con una maglietta color beige e dei boxer blu.



So che il capitolo è leggermente più corto dei soliti ma ultimamente non ho molte idee, anche perché siamo quasi arrivati alla fine del secondo libro, e in più sono molto impegnata con l'università, spero di farmi perdonare con il prossimo!😘

Ps: Forse mi sono decisa ad accontentarti moonliightwolf (mi riferisco al commento fatto nel capitolo 23) ahahah

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