"Eccellente!" Esclamò Kylie. "Perfetto! Ancora!"
Harry alzò la pistola, con un movimento che stava ormai diventando automatico; strinse la presa, puntò il bersaglio e sparò, senza esitazione. La pistola vibrò nella sua mano, ed il ragazzo osservò il proiettile attraversare il muro che aveva puntato, alzando involontariamente gli occhi al cielo.
Se non avesse così tanto voluto far buona impressione su Kylie e i suoi scagnozzi, si sarebbe lasciato sfuggire diversi sbadigli annoiati. Stava sparando proiettili dentro quel foro nero sul muro da poco più di un'ora, senza mai fermarsi; non si era lamentato in nessuna occasione, anche se sicuramente quella non era tra le attività più interessanti da fare, al momento. All'inizio era rimasto da solo, con Niall e Kylie as osservare i suoi progressi, ma ad un certo punto Kylie aveva deciso di riunire tutti nella stanza per mostrare loro il talento di Harry; era difficile ignorare i commenti interessati sussurrati dai presenti ogni qualvolta Harry sparasse. Era altrettanto difficile ignorare gli sguardi affascinati di ogni donna presente nella stanza: ce n'erano solo dieci, ed era abbastanza sicuro che le voci si fossero sparse velocemente, e che tutte loro sapessero della sua omosessualità, ma questo non impedì loro di ammirare lui e le sue abilità.
Harry era così annoiato da quei movimenti ripetitivi che la sua concentrazione iniziò a vacillare, così come la sua mano. La pallottola successiva non seguì la stessa traiettoria delle precedenti, e finì per conficcarsi poco più in là. Kylie finse di non aver notato l'errore, e continuò ad elogiare le abilità innate di Harry, indicando il foro in cui erano entrate le numerose pallottole sparate dal ragazzo.
"Lo vedete?" Annunciò Kylie. "Quel ragazzo è qua da solo un giorno, e guardate lì! Perfetto! Impeccabile! In parte è grazie al suo talento innato, ovviamente; il ragazzo ha un dono. Ma non è solo grazie a questo; si sta allenando duramente da ore - chi di voi può dire di averci messo così tanto impegno e dedizione? Girati!"
L'ultimo commento era rivolto a Harry, che obbedì e si girò a sinistra, verso un'altra parete ancora intonsa, senza fori. Sapeva già cosa avrebbe dovuto fare; avrebbe potuto gridare l'ordine successivo di Kylie in sincrono con lui, il che era sia rassicurante che inquietante.
"Voglio che tutti voi impariate a padroneggiare la precisione che questo ragazzo possiede," ordinò Kylie. "Non lamentatevi se non avete la sua stessa motivazione - non mi interessa. Non venitemi a dire che non potete lottare come lui solamente perché non vi è stato portato via nulla o nessuno, perché se lo fate, sarò io a portarvi via qualcosa. In questo momento, Harry non ha nulla da perdere. Ecco perché distruggeremo Derek: per impedirgli di portare via altre persone dalla loro vita. Questa motivazione dovrebbe bastarvi. Harry, spara!" Urlò.
Ancora prima di ricevere l'ordine, Harry aveva alzato la pistola in aria, caricandola, per poi mirare e sparare un colpo impeccabile. Non riuscì a non sorridere soddisfatto, mentre osservava il proiettile fare a pezzi la vernice del muro e conficcarsi perfettamente nel cemento. Annuì fiero, e dall'altra parte della stanza, il silenzio fu interrotto dall'applauso di Niall. Alcune persone risero davanti all'entusiasmo del ragazzo biondo, ma la maggior parte dei presenti stavano osservando Harry in silenzio, lanciandogli occhiate piene d'invidia.
Rimettendo la sicura, Harry infilò la pistola nella cintura dei suoi jeans, attirando sguardi inorriditi; avvicinandosi rapidamente a lui, Kylie afferrò la pistola e la sfilò dai jeans di Harry, guardando quest'ultimo con disapprovazione, ma con un accenno di sorriso.
"Ah ... forse è meglio evitare di metterla lì," suggerì gentilmente. "A meno che tu non voglia mutilarti. Dubito che a Louis farebbe piacere scoprire che ti ho riportato da lui senza i tuoi gioielli di famiglia."
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Captive Of Lies - Larry Stylinson (BOOK 2) // ITALIAN TRANSLATION
FanfictionContinuazione della fan fiction 'Imprisoned In My Heart', la cui traduzione è disponibile nel mio profilo. Dopo mesi di separazione, di incontri furtivi e di infrazioni alla legge - qualcosa che, in un carcere, è quasi troppo ironico per essere vero...