Un mal di testa fu ciò che svegliò Louis prima di ogni altra cosa; la testa che pulsava ferocemente, la lingua pesante in bocca. L'incoscienza gli aveva lasciato le membra intorpidite e le palpebre pesanti, e aveva faticato a svegliarsi nuovamente. Qualcuno lo aveva spostato sulla branda, e appena si costrinse a mettersi seduto, notò Derek seduto alla fine del letto. Louis era sorpreso che la branda non si fosse capovolta sotto al peso di un uomo così grande, ma non fece commenti. Invece, strinse gli occhi e guardò male Derek, più ferocemente che poteva. Un lato del suo viso era gonfio e dolorante, e immaginò fosse pieno di lividi, anche se non poteva vederli. Toccandosi la mascella con le dita, Louis trasalì e si chiese cosa avrebbe fatto in questo caso se fosse stato Harry, e avesse avuto la faccia mutilata come Harry dopo che i ragazzi di Whitehall avevano finito con lui. Se Louis non poteva gestire un pugno senza sentirsi dispiaciuto per se stesso, come avrebbe affrontato gli assalti così violenti che aveva subìto il suo ragazzo? Il pensiero lo fece rabbrividire.
Affrontò lo sguardo di Derek con un cipiglio che si formò facilmente sul volto, preparandosi segretamente a ricevere un altro colpo. Per fortuna, la sua espressione rimase rigida, senza tradire il suo nervosismo. Irrigidì le spalle mentre si sforzava di mettersi in piedi e mostrare la sua espressione più minacciosa, quella che usava quando doveva affrontare pazienti chiassosi che iniziavano a urlargli contro. Il suo respiro era regolare, e mantenne intenzionalmente un contatto visivo. Rifiutandosi di dare all'uomo la soddisfazione di sapere che era spaventato, Louis si preparò ad affrontare quello che sarebbe potuto succedere.
"Affamato?" fu la domanda ingannevolmente cordiale.
Il cipiglio si approfondì mentre Louis lo guardava sospettoso, non sapendo se fosse una domanda a trabocchetto o meno. Se fosse stato così, allora la risposta sbagliata gli avrebbe fatto guadagnare un altro pugno, o forse peggio. Era l'estrema riluttanza a rispondere che sigillò le labbra di Louis, più che l'ostinazione.
"E' una domanda abbastanza semplice."
Stranamente, Louis sentì il desiderio di scusarsi – cosa che lo innervosì, perché per quale motivo avrebbe dovuto scusarsi? "Sì," disse piano. "Immagino di sì."
"Non dire che non sono ospitale!" gridò Derek allegramente. "Ti prendo un panino. Che tipo di sandwich ti piace? I condimenti dei panini sono molto importanti. Dimmi che non è qualcosa di oscuro come sottaceti e maionese."
Louis arricciò il naso. "Um ... no. Al prosciutto andrà bene, grazie."
"Eccellente! Hai i miei stessi gusti." Da dietro di lui, Derek tirò fuori un vassoio e lo fece scivolare sul letto, spingendolo verso Louis. Sorprendentemente, c'era già un enorme panino al prosciutto che lo aspettava, cosa che confuse Louis. Derek si strinse nelle spalle in risposta al suo shock. "Immaginavo fossi un tipo da prosciutto."
Louis accettò la sua scusa a malincuore, poi tastò il panino e lo annusò cautamente, cercando di capire se c'era qualcosa che non andava in esso. Non ottenne risultati, ma era ancora diffidente; chissà cosa avevano fatto a quel panino. Per un momento circa continuò ad esaminarlo, aprendolo per controllare i colori sospettosi degli ingredienti extra, finchè Derek si avvicinò e fermò la sua mano, impedendogli di ispezionare il pane. Louis si ritrasse istintivamente, poi sentì le sue guance bruciare dalla vergogna per la sua reazione. Fingendo di non aver visto Louis allontanarsi da lui, Derek lo fissò con un lungo sguardo indagatore.
"Pensi davvero che ti avvelenerei?"
"Potresti," disse Louis sulla difensiva. "Non so cosa ti passi per la mente."
Scuotendo la testa con compassione, Derek rispose "Non ti avvelenerei, fidati di me." Suonava così sincero che Louis non riuscì a non odiarlo un po' meno, fino a quando il brutto sorrisino familiare scivolò sul suo visto e continuò "Dove sarebbe il divertimento?"
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Captive Of Lies - Larry Stylinson (BOOK 2) // ITALIAN TRANSLATION
FanfictionContinuazione della fan fiction 'Imprisoned In My Heart', la cui traduzione è disponibile nel mio profilo. Dopo mesi di separazione, di incontri furtivi e di infrazioni alla legge - qualcosa che, in un carcere, è quasi troppo ironico per essere vero...