7.

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Da quando Louis aveva iniziato a lavorare in una prigione, non si era mai fatto un graffio. Oh, aveva ricevuto un paio di pugni o spallate amichevoli – e aveva visto il ragazzo che amava con la faccia ricoperta di lividi. Quindi sapeva esattamente cosa poteva succedere quando si era in un edificio con un centinaio di arrabbiati, annoiati uomini angoscianti con poco sbocco creativo. A volte era accidentale; aveva visto Liam girare con un labbro sanguinante una volta, dopo che un prigioniero gli aveva accidentalmente tirato una testata in faccia, e l'autore del reato, che tutti vedevano come un amico, era rimasto sconvolto dall'accaduto – ma il fatto era che era successo. E a Louis sarebbe successo alla fine, prima o poi.

Avrebbe dovuto sapere che invitando Zayn e il suo ex compagno di cella Tom nel suo ufficio allo stesso tempo per 'risolvere le loro divergenze' non sarebbe finita bene.

Dalla partenza di Niall, Zayn era entrato in un solitario, lunatico ciclo di depressione dal quale solo pochissime persone riuscivano a tirarlo fuori, anche solo per un istante. Il ragazzo irlandese aveva fatto uscire Zayn dal suo guscio, e in sua assenza, Zayn ci era tornato nuovamente dentro, diventando silenzioso e solitario, facendo preoccupare tutti i suoi amici e parenti. Tom e Zayn una volta erano molto vicini, e così Louis li aveva riuniti in un coraggioso tentativo di ristabilire l'amicizia spezzata. Forse non era stata una decisione molto saggia, tenendo presente che non aveva idea del motivo per cui i due avevano litigato, ma sentiva che se c'era qualcosa di cui Zayn aveva bisogno, era un amico. La sua cella era solitaria senza il russare e le battute dell'irlandese.

"Dai, ragazzi," li incoraggiò. "Una volta eravate amici!"

"Già," disse cupamente Tom. "Ma indovina un po', notizia flash: lo odio adesso."

"Ti odio anch'io." disse Zayn all'istante.

"Hey, hey, non è che aiuta molto fare così!"

"Penso che lo faccia, in realtà," disse Zayn. "Tom, sei un-"

Iniziò a sputare una serie di insulti a cui Tom rispose con tono, e la bocca di Louis di spalancò mentre ascoltava lo scambio di parolacce tra i due ragazzi. In un primo momento il suo naturale amore per l'osservazione lo fece rimanere a bocca aperta ad ogni parola, le dita che prudevano, desiderando di poter prendere appunti su ogni dettaglio della lite – ma quando il suo istinto iniziò a suggerirgli che i due stavano diventando aggressivi, realizzò che forse sarebbe dovuto intervenire.

Realizzò troppo tardi che Zayn e Tom erano oramai impossibili da fermare.

"Eh dai, ragazzi-" li interruppe mettendosi tra i due proprio mentre il pallido ma muscoloso Tom fece per tirare un pugno contro la mascella di Zayn.

Il colpo atterrò esattamente sul naso di Louis, si sentì un rumore raccapricciante, e poi Louis strillò e si portò una mano sul naso. Non era stato un pugno leggero. Il sangue rosso iniziò a scorrergli sulle dita e i due lo fissarono con orrore.

"Tom, sei un coglione!" sibilò Tom.

"Io? Che cosa ho fatto?"

"Gli hai tirato un pugno! Sta sanguinando!"

"Si è messo in mezzo!"

"Già, beh ora ti metterai tu in mezzo – all'uscita, dove butterò il tuo cadavere, fuori dalla porta!" gridò Zayn, e poi spostò Louis di lato e si buttò addosso a Tom.

Rendendosi rapidamente conto che il suo esperimento non aveva avuto successo, Louis li schivò, una mano premuta contro la faccia con le dita che si tingevano rapidamente di rosso, e poi si chinò sotto il tavolo e premette il piccolo pulsante giallo che non si sarebbe mai aspettato di dover utilizzare.

Captive Of Lies - Larry Stylinson (BOOK 2) // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora