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Harry entrò nell'armeria buia e deserta, sorpreso dalla carenza di sorveglianza – non che si lamentasse. Ogni scricchiolio del pavimento lo faceva immobilizzare; imprecava mentalmente ogniqualvolta emettesse un suono, terrorizzato all'idea di essere beccato. Se Kylie lo avesse scoperto mentre infrangeva le regole, se chiunque lo avesse scoperto, avrebbero realizzato subito le sue intenzioni. Lo avrebbero cacciato dal covo, e soprattutto dalla mappa che lo avrebbe condotto da Louis. Era determinato ad impedire che tutto ciò succedesse.

Si era tolto le scarpe e le aveva lasciate incustodite vicino alla porta, insieme alla sua giacca, un kit di pronto soccorso, uno zaino e diversi snack. Vestito completamente di nero, sembrava uscito da un film di spionaggio di bassa qualità, ma non gli importava. Avvicinandosi lentamente, silenzioso come – come si chiamava quell'animale nero? Una pantera? Sì, una pantera! – silenzioso come una pantera, scivolò dentro la stanza e si diresse verso l'armadietto in cui venivano custodite le pistole. Gliene servivano solo due: una per lui, e una per Louis. Nessuno se ne sarebbe mai accorto, di primo impatto. Si sarebbero accorti prima della sua assenza, e poi di quella delle pistole, e non se ne sarebbero accorti almeno fino a ora di pranzo, data la sua abitudine di dormire fino a tardi – anche se in realtà non stava dormendo, ma stava singhiozzando disperatamente contro al suo cuscino.

Tirando fuori diversi attrezzi dalle tasche, li esaminò attentamente. Aver passato un po' di tempo a guardare Niall all'opera, era servito a fargli imparare come forzare una serratura, anche se non aveva ancora ben chiaro come utilizzare quegli arnesi. Afferrando una forcina per capelli, la aprì e la infilò nel lucchetto, iniziando a girarla; non ottenne nessun risultato. Frustrato, continuò a ruotare il pezzo di metallo.

"Non ci riuscirai mai, se fai così."

Harry scattò, e cadde a terra imprecando. Il tempo di atterrare sulla schiena, e realizzò di essere fottuto; le prime lacrime iniziarono a formarsi nei suoi occhi – poi puntò la torcia in direzione della voce, osservando la figura appoggiata allo stipite della porta, e la vista dei capelli biondi familiari lo fece sospirare di sollievo. Asciugandosi la fronte, Harry strinse gli occhi, sospetto. Da che parte stava Niall? Non pensava che si sarebbe mai alleato contro di lui, ma non poteva esserne sicuro al 100%.

"In che senso?" chiese, sospetto.

Niall lo raggiunse; si inginocchiò affianco a lui, ed afferrò la forcina dalle sue mani. Girandola, la esaminò, per poi passare ad osservare il lucchetto; scosse la testa, quasi divertito, e lanciò via la forcina. Harry si sentì un po' in imbarazzo, sotto allo sguardo impietosito di Niall – ma, hey, lui non era bravo con i lucchetti. Era bravo con le pistole. Sfortunatamente, proprio un lucchetto divideva lui dalle pistole, per cui un piccolo aiuto gli avrebbe fatto comodo.

"Non lo aprirai con una di queste. Una forcina è troppo debole per questo tipo di lucchetto. Ti serve uno di questi." Tirando fuori dalla tasca una barra di metallo spessa un centimetro, Niall la inserì con mano esperta nella serratura, iniziando a girarla con la stessa naturalezza con cui Harry sparava. Harry lo osservò in silenzio.

Dopo qualche istante, chiese, "Come facevi a sapere che ero qui? Non ho fatto rumore."

"Ti stavo aspettando," gli disse Niall, mentre continuava a lavorare sul lucchetto. Sbuffò frustrato, quando non riuscì ad aprirlo. "Fammi luce con la torcia."

Obbedendo, Harry portò il raggio della torcia sulle mani di Niall, illuminando il lucchetto con cui quest'ultimo stava litigando. "Come facevi a sapere che sarei venuto?"

Niall sorrise. "Oh, dai Harry, non sei poi così imprevedibile. Onestamente, sono sorpreso di essere stato il solo a venire qui ad aspettarti. Pensavo che Kylie avrebbe schierato metà dei suoi uomini, o almeno io lo avrei fatto, al posto suo. Sembra quasi che volessero che tu venissi qui, ma dubito che sia così, a giudicare dai cinque uomini che sorvegliano il corridoio vicino alla tua stanza."

Captive Of Lies - Larry Stylinson (BOOK 2) // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora