Si nascosero dietro ad una pila di casse di legno, fortunatamente abbastanza alta da nasconderli tutti; Niall si buttò immediatamente a terra, premendo la guancia contro il pavimento mentre cercava di prendere fiato.
Harry e Louis non avevano tempo da perdere a respirare - in un istante Louis premette il corpo di Harry contro la parete e si fiondò sulla sua bocca, emettendo lamenti ogni volta che Harry non rispondeva con abbastanza entusiasmo ai suoi baci. Il riccio aveva paura di fargli del male - certo, lo aveva spinto contro al muro, ma Harry sapeva che sarebbe riuscito ad allontanarlo con una semplice spinta, data la fragilità e la vulnerabilità di Louis.
"Devi mangiare," mormorò contro le labbra di Louis. "Ho del cibo nello zaino-"
Ignorandolo, Louis iniziò a mordicchiare il suo collo, zittendolo e facendolo gemere; poi le sue labbra tornarono sulla bocca del più piccolo. Alla fine Harry si arrese e affondò le dita tra i capelli di Louis, tirandoli leggermente.
"Voglio mangiare te," sussurrò Louis, e Harry rabbrividì quando il ragazzo si avvicinò ulteriormente e lo intrappolò tra il suo corpo e il muro. Con un lamento leggero, Harry fece scontrare i loro fianchi e si fiondò sul collo di Louis, lasciandogli lividi di cui andare fieri.
"Ragazzi non mi sembra il momento adatto," gli fece notare Niall, ma lo ignorarono entrambi.
Le mani di Louis si infilarono nei jeans di Harry, e a loro volta quelle del riccio si infilarono sotto la maglietta di Louis. Le pupille di Harry si dilatarono; si abbandonò alle sensazioni che stava provando in quel momento, che coinvolgevano ogni parte di lui - il suo collo, che Louis stava baciando disperatamente, il calore improvviso nel basso ventre, il cuore che palpitava a mille e minacciava di uscirgli dal petto da un momento all'altro ... avvicinò l'orecchio a Louis, sentendo il battito rassicurante del suo cuore. Avrebbe voluto strappargli i vestiti e farlo suo proprio lì, sul pavimento duro e freddo. Era passato troppo tempo dall'ultima volta in cui erano stati così vicini l'uno all'altro, e Harry era un ragazzo giovane, in piena crisi ormonale - per cui era ovviamente più che pronto a far sesso, in quel momento.
"Ragazzi!" Li supplicò Niall, strattonando senza risultato la maglia di Louis.
In circostanze normali si sarebbero sorpresi a vedere Niall per niente scandalizzato dalla vista dei suoi amici che limonavano davanti a lui - ma al momento erano entrambi leggermente distratti. Louis usò la presa di Niall a suo favore, facendosi tirare leggermente indietro per poi fiondare nuovamente su Harry con il doppio della forza e dell'entusiasmo.
"Ragazzi!" Ripetè Niall, battendo le mani sulla schiena di Louis.
In quel momento nemmeno le bombe a mano avrebbero potuto dividere quei due. Erano schiacciati contro il muro con la stessa classe di due prostitute cocainomani - non che gliene fregasse qualcosa. Sicuramente l'aspetto trasandato di Louis contribuiva a creare quell'immagine nella mente di Niall.
"Ti amo," mormorò Louis tra i capelli di Harry, mentre lo riempiva di baci.
"Ti voglio," mugolò in risposta Harry - non proprio la classica risposta ad un 'ti amo', ma più o meno il significato era lo stesso. "Voglio che mi butti a terra e mi fai tuo. Ora."
"Penso che si possa fare," Louis ridacchiò, senza fiato. "Intendi letteralmente a terra? Perché, guarda caso, c'è proprio un bel pavimento sotto ai nostri piedi che potrebbe fare al caso nostro. Meglio metterci al lavoro il prima possibile."
"Oh Dio, sì." Harry si allontanò dal muro trascinando Louis con sè, ma dimenticò la temporanea debolezza di quest'ultimo e finì per inciampare e cadere all'indietro con lui.
"Cazzo, Harry," Louis soffocò un gemito. "Qualcuno qua è eccitato."
"Sta zitto e baciami!" Harry ribaltò le posizioni, mettendosi sopra di lui ed iniziando a lasciare segni sul suo collo. Non era abituato ad avere lui il controllo; non accadeva spesso. Aveva sempre pensato di essere lui quello forte e dominante tra i due, ma quando erano a letto era sempre successo l'opposto.
"Harry," disse Niall, cercando di mantenere un tono calmo, "se non ti alzi in piedi ti sparo un proiettile dritto su per il culo. E se saranno in grado di ricucirti dopo, non credo che sarai mai più in grado di fare sesso, per cui ti conviene fare quello che ti dico prima che io metta fine alla tua vita sessuale." Diede un colpetto a Harry con la pistola, giusto per fargli intendere che nonostante stesse scherzando, se non si fosse alzato avrebbe considerato l'idea di farlo davvero.
"Okay," disse velocemente Harry; si alzò, trascinando Louis con sé.
Si incamminarono per il corridoio; Louis stava talmente vicino a Harry che ogni volta che quest'ultimo si fermava, Louis andava a sbattergli contro, facendoli quasi cadere a terra ogni volta. Al quinto spintone, Harry si girò verso Louis.
Gli prese il viso tra le mani, e chiese "mi spieghi che problemi hai, idiota? Stai cercando di fonderti a me?"
"Non sono abbastanza vicino," mormorò Louis, "a te. È passato troppo tempo ..." Accarezzò la guancia di Harry con una mano, e con l'altra strinse la mano di Harry.
Scuotendo la testa, Harry mormorò "sempre il solito romanticone, eh?" Accarezzò il suo zigomo con il pollice. "Dai, andiamo." Intrecciò le dita a quelle del suo ragazzo.
"Scusate il disturbo," li interruppe Niall, "ma vi dispiace darvi una mossa? Non abbiamo tempo!"
"Tre mesi. Tre mesi, Niall," disse freddamente Louis. "Hai presente cosa significa?"
"In realtà sì. Non ve l'ho mai detto il motivo per cui capisco davvero cosa vuol dire stare lontani dalla persona che si ama? Non mi avete mai chiesto nulla. Sto con una persona, sapete. Ma allo stesso tempo, non sto veramente con lui. È una relazione a distanza, diciamo. Ci chiamiamo spesso, ci scriviamo ... cerchiamo di farla funzionare, ecco. Non è il massimo, ma voi due sapete meglio di me che con un certo impegno, tutto può funzionare. Voi mi avete insegnato che l'età, l'altezza, il lavoro - nulla ha importanza quando si ama una persona! Avrei voluto capirlo prima. Ma il punto è che non lo vedo da mesi, e non mi dispiacerebbe uscire vivo da qui e tornare da lui. Quindi, vi dispiace concentrarvi?"
Bruciando dalla curiosità di scoprire chi fosse il misterioso amante di Niall, Louis lanciò un'occhiata a Harry. "Scusa. Andiamo."
"Okay, allora. Louis, stai dietro di me. Ma non troppo vicino!" Scosse la testa e strinse la presa attorno alla sua mano. "Niall, guardaci le spalle. Usciremo vivi da qua, non preoccupatevi."
"Cristo, amo quando fai l'autoritario," sussurrò Louis.
"Se ricevere degli ordini ti eccita, sarò un fottuto dominatrix, tesoro," disse velocemente Harry. "Ma adesso cerchiamo di uscire da qui, che dici? Abbiamo delle priorità al momento. Niall, voglio conoscere il tuo misterioso ragazzo. Adoro i tipi misteriosi."
Niall sorrise. "Ma lo conosci già, è-"
"Eccoli qui!"
Si girarono tutti di scatto, trovando tre persone alla fine del corridoio; due tipi pelati - il classico stereotipo del delinquente - e Delilah, la bella donna che aveva minacciato di ficcare un proiettile nella testa di Niall. Quest'ultima alzò la pistola, puntandola contro Louis, l'unica persona disarmata tra loro. Harry impallidì.
"Merda!" Disse Niall. "Correte!"
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Captive Of Lies - Larry Stylinson (BOOK 2) // ITALIAN TRANSLATION
FanfictionContinuazione della fan fiction 'Imprisoned In My Heart', la cui traduzione è disponibile nel mio profilo. Dopo mesi di separazione, di incontri furtivi e di infrazioni alla legge - qualcosa che, in un carcere, è quasi troppo ironico per essere vero...