Capitolo 5

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Alle 6:30 finalmente cominciano ad arrivare i miei amici. Come sempre, il primo è Sergio, che entra salutando Laura come se fosse anche sua sorella. Poi Anna, Sara, Michela e Roberto, Matilde e infine Ettore, in ritardo come sempre.
« allora ragazzi, che facciamo? » chiede Laura
« spiaggia? » fa Sara. Tutti annuiscono. Senza bisogno di segnali, tutti usciamo di casa, dritti alle bici. Lascio la mia a Sara e a Laura e salgo con Sergio. Mi siedo sulla gratella di metallo come ogni giorno e gli tiro una pacchetta sulla nuca come a dire "ciao". Ci mettiamo il casco tutti quanti. Ci spostiamo in massa, i vestiti sventolano come bandiere colorate. Sembriamo motociclisti senza moto. Facciamo quasi pena, direi, ma non ci importa.

Sergio pedala fino al porto, con me, il pic-nic e le coperte dietro. Si ferma sulla sabbia, mi fa scendere e appoggia la bici a terra.
Tutti prendono quello che si sono portati dietro. Laura ha il portatile, col CD del film già pronto. Stendiamo le coperte sulla sabbia e ci sdraiamo tutti ammassati nella luce rossastra del tramonto.
Laura fa partire il film. Parla di storie d'amore tra vampiri affamati di sangue che corrono nelle foreste dissanguando animali di passaggio. Ma a noi importa ben poco. Ci divertiamo a criticare i montaggi penosi, gli atteggiamenti esagerati dei personaggi, la drammaticità di ogni attimo del film.
« immaginatevi la prof di arte che corre nel bosco come uno di quei vampiri! » fa Sergio ad un certo punto.
Tutti scoppiano a ridere. Nella mia mente si fa strada l'immagine della prof che corre nel bosco e dissangua animali a caso. Mi viene da ridere ancora di più. Lo guardo negli occhi come a dirgli che era una bella battuta e mi accorgo che anche lui mi sta guardando. Questa cosa mi fa arrossire. Non mi dà fastidio, ma mi fa arrossire.
Sorride vedendo come non reggo il suo sguardo e sorrido anche io. Cominciamo a ridere, mescolandoci agli altri che già ridevano per la prof di arte. Ma noi ridiamo di me. Ridiamo di lui. Ridiamo di noi.
Ridiamo di Noi.
Noi.
Ma cosa pensi Veronica!????!!!?!?! Ancora mi vergogno di cosa penso. Ma perché?! Perché proprio il mio migliore amico!?

Sergio 's pov

La sto guardando da un po' ormai. Voglio capire se sta ridendo davvero alla mia battuta o se fa finta. Ma come sempre nei miei confronti è sincera. È bellissima quando ride. È da un po' che mi piace, a dire la verità. Forse da sempre, ma è da un po' che me ne sono accorto.
Si volta verso di me ed incrocia il mio sguardo. I suoi occhi scuri sembrano essere fonte di luce propria, i riflessi del tramonto sulle iridi quasi nere sprizzano solo gioia. Mi guarda negli occhi come a dire "bella battuta", poi abbassa lo sguardo. Non riesce mai a sostenere lo sguardo di qualcuno, neppure il mio. Sorrido, lei lo nota e sorride pure lei. Il sorriso diventa una risata. E ci aggreghiamo agli altri che già ridevano della mia battuta. Ma io e lei ridiamo per un motivo speciale. Ridiamo di me. Ridiamo di lei. Ridiamo di noi.
Ridiamo di Noi.
Noi. Sarebbe bello se ci fosse un Noi, ma ho paura a chiederglielo. Siamo entrambi timidi, se non valesse lo stesso per lei saremmo a disagio per sempre. Aspetterò. Non ho problemi ad aspettare. Infondo, finché siamo amici siamo assieme. Penseremo poi all'eventualità che questo rapporto si possa evolvere.

Veronica's pov

«Veronica.... » fa Anna ad un certo punto
«si? »
« attenta! Arriva la prof vampiro! » tutti scoppiano a ridere ancora. Come sarebbe prevedibile, dovrei cercare lo sguardo di Anna, per farle capire che era una balla battuta anche questa. Ma non lo faccio. Cerco invece lo sguardo di Sergio. Penso che negli ultimi mesi lo sto cercando spesso. Molto spesso.
Anche lui mi guarda e si ripete la stessa situazione di prima. Ridiamo di me. Ridiamo di lui. Ridiamo di noi. Noi.
L'unica differenza è che adesso non mi vergogno più del Noi. Sarebbe bello. Davvero.

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