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E' estate e le giornate cominciano di nuovo ad allungarsi, il caldo e i bellissimi tramonti rosa, questo è lo spettacolo che mi sto godendo adesso, immersa nel traffico della grande mela, dovrò farci l'abitudine.

-"Sono a casa!!!!!" entro appoggiando la borsa sulla sedia all'ingresso, mi sbottono la mia giacca di pelle entrando nella cucina

-"Alison, ha preso fuoco la casa? Che succede" mi sventolo la mano davanti al naso. Alison si china con le presine per tirare fuori qualcosa dal forno che fuma ancora di nero, aggrotta la fronte e socchiude gli occhi mettendosi un attimo a tossire.

-"Ciao carissima, volevo farti una sorpresa, volevo prepararti la cena ma a quanto pare" si mette le mani sui fianchi osservando il casino combinato poco soddisfatta.

-" ma che cosa hai cucinato?" mi avvicino cauta

-"Doveva essere una torta", lancia via le presine e mi guarda con modo cattivo vedendomi ridere.

-"Okay, la prossima volta punta ad una vaschetta di gelato?, lo apprezzo sempre" il mio tono e basso e rimproverante

-"Va bene, comunque.." si toglie il grembiule e mi prende a braccetto

-"Prendiamo qualcosa da fuori meglio?"

-"Direi di si" ci mettiamo a ridere entrambe

-"Allora come ti è andata" Alison morde un pezzo della sua pizza ai 4 formaggi –"è bello come dicono?"

-"sei sempre la solita, comunque si! È davvero bello ma la sua bellezza e pari al suo tono arrogante" mi verso del vino

-"Tutti hanno dei difetti cara mia" - la osservo sospirando –"Tu lo hai visto dal vivo io solo in foto, l'effetto è un altro"

-"Già" -mi mordo il labbro –"Comunque diventerò la sua assistente" ad Alison va quasi di traverso il vino

-"Cosa?" sgrana gli occhi

-"Hai sentito bene, mi ha dato il contratto e domani andrò per dargli la conferma"

-"Vorrai scherzare, non dirmi che ci stai pensando"!

-"Io.." mi interrompe alzandosi dalla sedia come se fosse una mamma che sta per insegnarmi una morale

-"Emily, stiamo parlando di Brian Miller, quel Brian Miller, il multimiliardario più famoso e ricco di New York ,che possiede una delle corporation più grandi d'America, tu sei impazzita" Non ha più il respiro talmente abbia elencato questi dati, si mette una mano sul cuore per riprendere fiato

-"Okay, riprendi fiato Alison, lo so benissimo che cosa comporterà quel posto e so chi è Brian, ma non è tutto rose e fiori come credi"

-"Cosa intendi? spiegati meglio"

-"Lui.. è freddo sembra antipatico ha un carattere così arrogante che ci sarebbero milioni di vocaboli da attribuirgli"

-"davvero,?"

-"Già, vederlo dal vivo, fidati di me, è tutta un'altra cosa" mi alzo incrociando le braccia la petto e andando alla finestra. Alison mi si avvicina mettendomi una mano sulla spalla.

-"Ascolta, scherzi a parte, secondo me dovresti accettare è una grande opportunità in fondo che cosa hai da perdere?" sospiro

-"Lui ha già accettato per me Alison, queste procedure sono per correttezza"

-"Cosa?!, aspetta" –mi punta il dito confusa – "ha già scelto? Senza ascoltarti?"

-"Già,! Per questo che non è oro tutto ciò che luccica e non riesco a convincermi". Alison si ferma confusa

-"Che arroganza.. signor prendo tutto quello che voglio"

-"Come lo hai soprannominato?" mi metto a ridere

-"Beh! Gli si addice e dai no?" mi da un colpetto sul fianco, le sorrido

-"Già credo proprio di si"

-"Coraggio andiamo a mangiare le nostre pizze, che domani ci sarà una grande svolta".

Stamattina ho passato più tempo a guardarmi allo specchio che non per fare altro, voglio vestirmi al meglio, probabilmente conoscendolo sarà il mio primo giorno di lavoro, inoltre chi non si farebbe bella per un uomo come lui?. Indosso dei jeans attillati con una canottiera rossa abbinata con le scarpe, e sopra il tutto una giacca del tailleur grigia, lascio i capelli sciolti e mi metto un trucco leggero con il mio lucidalabbra rosso, una spruzzata di profumo e sono pronta. Entro in cucina e appoggio la mia borsa sul bancone per metterci ancora alcune cose dentro.

-"Wow, menomale che non ti piaceva" si gira verso di me con la palettina indicandomi

-"e tu quando è che torni a casa?, menomale che si trattava solo di alcuni giorni" si rigira tornando a lavorare sulle omelette

-"Beh!, sai, stamattina mi ha chiamato l'agenzia di ristrutturazione, pare che sia successo un bel casino" soddisfatta mi serve le omelette su un piatto ancora calde e fumanti le quali emettono un odore buonissimo.

Alison e in preda a dei lavori di strutturazione del suo appartamento , è crollato un pezzo di pavimento e hanno segnalato pericolose tutte le stanze così è venuta da me per scroccarmi tutto. 

Una vita inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora