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-"io niente di nuovo" risponde Scott., mi sto preparando per affrontare il grande capo " dice in tono scherzoso guardandomi.
-"io invece devo fare ancora il menù". Dico io.
-"hai già così tanto lavoro ed è solo il secondo giorno " risponde Alison in segno di compassione. Arriva il cameriere e ordiniamo da mangiare.

-"sapete che vi dico? Godiamoci il pasto e questi minuti per staccare la testa dal lavoro che dite?"

Scott ed Allison mi guardano annuendo con approvazione.

Tornati in ufficio mi rimetto al lavoro riguardo al menù e alla prenotazione al ristorante, devo dire che non si risparmia nulla, anzi e fin troppo esagerato a volte chiede un po' troppo per i miei guasti. Dopo varie ricerche prenoto in uno dei ristoranti più famosi di New York, con ottime recensioni e chef stellati ovviamente.

Per le 17.00 faccio un'altra pausa e stavolta decido di prendermi un caffè nella sala relax.
Tornata nel mio ufficio mi ributto sul lavoro. Ormai è sera sono quasi le 19.00 dovrebbe essere questo l'orario in cui Brian dovrebbe tornare . Come parli del diavolo sento un messaggio arrivare nel mio telefono è Brian:
// nel mio ufficio ora//. Mi avvio verso il suo ufficio, ipotizzando alcune situazioni o addirittura spero di non aver sbagliato nulla, ogni volta che devo andare nel suo ufficio sono perseguitata come un ombra da una costante ansia e tensione.

-"Entrata e accomodati, si è divertita ieri?"
-"Si, grazie"

Annuisce con un leggero sorriso, poi cala un attimo il silenzio

-"Comunque l'ho chiamata qui per parlare del meeting di domani" riprende Brian.

-"certo, mi dica pure" mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e faccio un respiro profondo strofinandomi il ginocchio. Lui si alza e comincia il suo discorso muovendo con agilità una biro tra le dita.

-"Domani mattina avrò un meeting, alle 10.00, ho bisogno che venga due ore prima per cercarmi alcuni file nell'archivio e inoltre le farò conoscere i nostri collaboratori e i manager"

-"va bene, d'accordo per le 08.00 sarò in ufficio" Mi fa un sorriso sforzato e poi sospira, è visibilmente stanco, anche se cerca di nasconderlo il suo viso e gli occhi lo tradiscono, le sue giornate devono essere sempre intense e piene di stress.

-"Signorina Mitchell, non dovrebbe fissarmi in questo modo" mi riporta alla realtà, ritrovandomelo dall'atra parte della scrivania con le mani intrecciate portate alla bocca

-"Io, no! mi scusi non era mia intenzione" continua a fissarmi con quello sguardo insidioso

-"spero che anche domani non usi quello sguardo altrimenti non riuscirò a concentrarmi nella mia presentazione" fa una pausa aspettando la mia reazione

-"Certo!, non è mia intenzione"

si alza e si dirige verso un scaffale, lo apre con cautela, sento il rumore del cristallo. Mi giro e mi invita a sedermi nel divanetto di fronte a lui, in mezzo un tavolo di cristallo, appoggia con cautela i bicchieri e apre la bottiglia di liquore. Il rumore del liquido nei bicchieri e piacevole, c'è silenzio e un area calma.

-"i manager finiscono a quest'ora?" chiedo

-"No, 19.30, i dipendenti per le 19.00 e io mi fermo sempre una mezz'ora in più" si porta il bicchiere alle labbra e sorseggia, io faccio altrettanto. Il liquido mi scende lungo la gola come carboni ardenti, ma devo dire che il gusto non è male

-"Ho sempre del lavoro da finire e lo concludo quasi sempre in ufficio" annuisco guardandomi intorno

-"Il liquore è buono, mi gratto un attimo la fronte, comincio a sudare a freddo, "Non voglio intrattenerla oltre, se ha del lavoro da finire, sarà stanco"

-"Affatto, la sua presenza non mi dispiace affatto, e per stavolta le do il permesso di andare" finisce il liquore per poi alzarsi.

-"a domani signoria Mitchell, riposi bene"

-"Grazie signore, anche lei" lascio l'ufficio tirando un grande sospiro di sollievo, ho davvero bevuto insieme al grande Brian Miller?, comincio a pensare di essere fortunata dopotutto a lavorare come sua assistente.

E' venerdì, finalmente la cena con Logan, ha promesso di venirmi a prendere, gli ho inviato la mia posizione, ma ho ancora due ore per prepararmi.

-"Allora, cosa ti metterai?" entra Alison tutta entusiasta con lo straccio da cucina in vita.

-"Non lo so sono indecisa" continuo a prendere vestiti e metterli sopra per vedere come mi stanno, muovendo la testa da una parte all'altra per vedermi meglio

-"Consiglio, qualcosa di classico ma nemmeno troppo semplice, in fondo è solo una serata al ristorante, non vi conoscete ancora e giusto andare discreti"

-"hai ragione," butto il vestito sul letto e gli osservo tutti

-"Aspetta, ti posso prestare il mio blu, quello che ho messo alla festa di Betty, aspettami vado a prendertelo"

Torna con un sorriso a 32 denti e melo sventola in faccia

-"Questo è perfetto, dai provalo"

Devo dire che mi sta a pennello, come fosse su misura per me. Devo anche sentirmi fortunata ad avere un amica che porta la mie stesse taglie in vestiti

-"Secondo me è perfetto" mi mette una mano sulla spalla e si specchia insieme a me

-"vedrai, un po' di trucco e acconciatura mossa e il tuo lui cadrà ai tuoi piedi" si butta a pancia in su sul letto con una mano sulla fronte imitando lo svenimento

-"Smettila, fai la seria, è solo una cena"

-"Si, sarà... "mi fa quel sorrisetto "torno sotto o mi si bruciano le lasagne" mi lascia con la mia montagna di vestiti.

Dopo aver scelto il mio outfit scendo alla veloce salutando di fretta la mia amica.

-"Eccoti, sei pronta?"

-"certo" mi sistemo sul sedile della sua bellissima auto costosa e sportiva e partiamo.

Arrivati ci accomodiamo al tavolo prenotato da Logan, un posto legante e raffinato, lussuoso e discreto.

-"mi piace qui, ci vieni spesso?"

-"al dire il vero è la prima volta, volevo provarlo visto che ha aperto da poco, diciamo che lo chef è un mio amico"

-"fantastico" si siede di fronte a me ed un cameriera si avvicina.

-"Signori, buonasera questa sera la cena è offerta da noi, per il suo aiuto"

-"bene, porta i miei saluti allo chef". Si allontana e io guardo Logan

-"Okay.. c'è qualcosa che dovrei sapere"?

-"beh.. diciamo... Che potrei aver dato un piccolo aiuto economico"

-"ma è fantastico, insomma wow."

-"Già, non sono quel tipo di uomo di successo, mi pace aiutare gli altri"

-"è bellissimo" mi ricambia il sorriso, successivamente ci arrivano due bicchieri di vino rosso.

-"Si prospetta carne" osservo il vino per poi assaggiarlo

-"Già, sono sicuro che ci stupirà, è molto bravo"

Il servizio di pietanze non tarda ad arrivare, facciamo un brindisi al nostro incontro e poi iniziamo i pasti.   

Una vita inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora