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-" Avanti" mi risponde una voce rilassata e lieve , sento il mio cuore battere forte , ancora mi chiedo perché mi faccia questo effetto. Entro e lo vedo seduto alla sua scrivania intento a scrivere qualcosa su dei fogli. E' bellissimo , anche se lo vedo avvolto nella penombra, con un gioco di luci soffuse.

-"allora che cosa ne pensa di questo posto, si è abituata? " chiede Brian

-"veramente credevo mi avrebbe fatta venire qui per un'altra ragione"

-"Come ha detto? " ribatte in segno di sfida

-"Si mi ci sto abituando ,ma vista l'ora credevo fosse per un'altra ragione"

-"Finché non sarà fuori dall'edificio dovrà essere a mia completa disposizione, si ricorda il contratto?,

-"Veramente... io.."

-"E quando è fori dovrà rendersi reperibile sempre e raggiungermi qual volta sia necessario".

Non riesco a capire il suo tono di voce ma l'ho inteso come se mi avesse rimessa al mio posto ma in modo calmo, poi aggiunge

-"domani non ci sarò per tutto il giorno le invierò per e-mail tutte le cose da svolgere, è tutto e può andare"

Mi sforzo di sorridere ed esco

-"Buona serata."

- "Buona serata"

borbotto qualcosa ed esco. Non ci posso credere, mi tratta come se lavorassi li da tempo, ma non ho da lamentarmi in fondo l'ho accettato io il lavoro, però non mi aspettavo fosse così. Dopo aver preso le mie cose dall'ufficio mi reco in ascensore quando sta per chiudersi vedo un braccio che blocca le porte. E' Brian

-"Sta scendendo?" mi chiede

-"Si"

-"Allora scenderò con lei" , averlo vicino mi rende come se fossi debole , improvvisamente fa caldo, molto caldo non so se sia per via di quello che mi scatena.

-"Va tutto bene?, la vedo agitata"

-"Si" cerco di tornare composta e più normale possibile, voglio solo che questo dannato ascensore arrivi al piano terra. Sento il suo sguardo su di me ma

siccome l'ascensore è grande non posso vedere Brian, improvvisamente mi sento strana comincio a respirare molto profondamente e ad avere degli spasmi. Sento Brian che mi si avvicina e lo vedo mettere una mano contro la parete vicino alla mia testa e con l'altra toccarmi la guancia, con leggerezza mi sussurra:

-"Si rilassi, andrà tutto bene, soffre di claustrofobia?"

-"Io, no, ma sto bene la ringrazio un leggiero giramento, mi è già capitato" lo sento vicino a me tale da sentire il suo respiro sul mio collo

-"respiri profondamente " chiudo gli occhi e dopo pochi minuti mi sento già meglio, lo vedo davanti a me che mi guarda sorridendo

-"Le ho detto che sarebbe andato tutto bene" melo dice con un tono sfacciato

-"avrei preferito durasse di più questo momento ma a quanto pare.. "

Quando riposo lo sguardo sui numeri dell'ascensore mi accorgo che siamo quasi arrivati.

Usciti dalla corporation vedo una berlina lussuosa parcheggiata con un autista. A giudicare dall'apparenza sembra un po' più vecchio di Brian, circa sulla trentina, ha un corpo più possente quasi come se fosse fatto per difendere qualcuno. Ha gli occhi di un marrone scuro, capelli scuri e un po' mossi per via del taglio. E' vestito anche lui con un completo, media statura. Emana un'aria di mistero ma allo stesso tempo di serenità. Devo dire che in questa Corporation la bellezza non manca a nessuno.
-"Emily questo è il mio autista Luke" Luke questa è la mia nuova assistente Emily"
-"Buonasera signorina"
Io mi limito ad un sorriso , perché improvvisamente mi sento a disagio. Dopo un silenzio breve ma imbarazzante Brian rompe il ghiaccio.
-"Ha bisogno di un passaggio?"
-"no grazie prenderò un taxi, devo fare un'altra cosa
-"D'accordo" risponde Brian
A un certo punto sento un rombo di un motore ,vedo una vettura sportiva grigia accostare dall'altra parte della strada è il mio amico che tira giù il finestrino. Si chiama Scott.
-"Dai sali è nuova vieni a farti un giro" mi dice in modo da farsi sentire dall'altra parte della strada

-" con noi ti diverti di più che a chiacchiere con il tuo collega sali" !!

Rimango per un secondo senza credere ai miei occhi. Che cosa ci faranno li?
Brian mi guarda confuso
-"li conosce? Sembrano aspettare lei "
-"Si sono miei amici dell'università"

Brian li guarda e non so descrivere la sua espressione
-"allora le dica di tenere la bocca chiusa e le faccia presente che sono il suo capo e di mettersi gli occhiali."
-"Davvero?"
L'ho assunto poco dopo di lei, lavora ai piani più bassi.
-"Ah.. mi scuso per lui a volte dice cose che non vorrebbe dire"
-"Non le voglio da lei le sue scuse , provvederò io" Dice per poi aggiungere:

-"Domani venga per le 9.00" Si diverta" -aggiunge -"perché domani dovrà impegnarsi"

Detto questo sale in macchina seguito dall'autista che le chiude la porta, mentre fa il giro mi guarda con un sorriso sforzato per poi salire anche lui, mette in moto e vanno via. Li seguo con lo sguardo allontanarsi in quella strada illuminata dalla grande luce dei lampioni.

Attraverso la strada e salgo in macchina di Scott. Facciamo inversione e lo sento che accelera. Mi sento una mano toccare da dietro. Mi giro ed è Alison.

-"Oddio ma che ci fai qui? " rispondo stupita
-"volevo farti una sorpesa" Risponde Scott

-"venendo sul posto di lavoro?, e poi lo sai chi era quell'uomo?

Scott si gira guardandomi un po perplesso ma con la consapevolezza di sapere la rispsota

-"Cazzo" dice realizzando

-"Già, sei sempre il solito"

-"Hei, non potevo saperlo okay?... insomma chi lavora fino a quest'ora?

-"ci sarà un motivo per il quale è il capo non credi?", comunque non volgio essere nei tuoi panni in questo momento".

Cala un silenzio freddo, ma Allison interviene

-"avevi ragione è proprio bello, e pensare che ci starai a contatto quasi tutto il giorno"

-"Già, dico più rilassata, ma la sua bellezza è pari alla sua mania di controllo e alla sua freddezza"

Alison rimane colpita dalla mia affermazione. Il silenzio è di nuovo calato e ne approfitto per mettere un po' di musica.

Dopo circa 20 minuti e aver ripreso a parlare del più e del meno arriviamo in un parcheggio molto grande con un imponente edificio.

-"cosa è questo posto?" chiedo guardandomi intorno

-"E' il Myto una discoteca ,me l'hanno consigliata degli amici che vivono qua" risponde Scott come se niente fosse successo.

All'entrata vedo due buttafuori, la scritta è illuminata con una luce rosa molto evidente e la struttura sembra nuova.

Dopo aver vagato per due corsie, troviamo parcheggio vicino ad un furgoncino bianco.

_"Ci siamo ragazze". Ferma il motore, da un sguardo veloce allo specchietto e scende.

Ci avviciniamo all'entrata da quei due signori ,vedo Scott stringergli le mani e dirgli qualcosa, subito li vedo farsi da parte per farci entrare, Scott ci fa una specie di inchino per invitarci. Sempre il solito spiritosone. 

Una vita inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora