6.1

7.2K 191 6
                                    

Sono le 21.30 e mi sto preparando per andare a festeggiare con i miei amici. Mi metto un completo di una minigonna blu navi aderente e sopra il suo top abbinato con una fantasia oro come decoro con delle decolté a spillo. Mi faccio una treccia che parte dall'alto. Per il trucco decido di farne uno leggero con una sfumatura di marrone come ombretto ,eyeliner, un po di blusch e per concudere un lucidalabbra rosa e una spruzzata di profumo.
Quando sono le 22.10 sento suonare il campanello, dopo essermi guardata un'ultima vola allo specchio scendo, salgo nella macchina di Scott e partiamo.

-"Vai bevi bevi bevi !!!" sento le urla dei miei amici che mi fanno bere un sacco di shottini, oltre a noi ci sono gli amici di Alison e Scott e non sono mica pochi.

-"Chi cela fatta?" urla Alison

-"EMILYYYYY"!! sento urlare a tutti gli altri intorno a me, butto giù di nuovo un altro shot. Poi comincia una musica e andiamo sul palco a ballare scatenandomi come non ho mai fatto . Passate svariate ore torno a sedermi e do un'occhiata al telefono. Sono le 04.00 del mattino, e così dopo che un po' di amici sono già andati vado anche io

-"Hai bisogno di un passaggio" ? mi dice Scott usciti fuori.

-"io..io. cred..doo.. che prenderò un taxi.

-"ubriaca così non ci penso proprio" e ride, comincio a vedere tutto un po confuso e non capire più niente.

Stamattina mi sveglio tardi, così decido di andare a lavoro nel pomeriggio, su conferma di Brian. Quando arrivo trovo alcune sue e-mail , ma una in particolare mi colpisce

-"Nel mio ufficio appena leggi"

Mi reco al suo ufficio e dopo essere entrata mi sorride calorosamente

-"congratulazioni"

-"per cosa?

-"beh, hai ottenuto la laurea e domani ritirari il diploma"

-"come, lo sai?"

Mi rivolge un sorriso soddisfatto

-"terrò io il discorso di laurea, sai sono un benefattore di quella università e per me sarà un onore"

-"tu sei ovunque"

-"e non hai ancora visto ninente". Si avvicina alla porta chiudendola

-"comunque sei gentile"

-"beviamo qualcosa?" mi invita a sedermi sul divano, ha già preparato due calici. Prende dello champagne e melo versa. L'atmosfera e calda, e dalle vetrate del suo ufficio il cielo ci presenta un tramonto mozzafiato.

-"è stupendo da qui"

-"tu sei stupenda" ribatte sedendosi affianco a me

-"smettila"

-"sul serio, io le cose le dico perché le penso veramente, e poi non immagini i miei manager come ti guardano, hanno i miei stessi desideri"

Sorseggio un po di champagne e lui mi gira il viso obbligandomi a guardarlo, delicatamente mi passa il suo pollice sulle labbra

-"non facciamo scaldare lo champagne" dico allontanandomi

-"hai ragione, festeggeremo meglio domani, così nel frattempo svilupperò delle originali fantasie"

Mi fissa con occhi lucidi e pieni di desiderio, ma stavolta non volgio dargliela vinta

-"melgio che vado"

-"giusto, il ristornate ci aspetta"

-"cosa intendi"

-" ho prenotato per le 20 in un locale appena fuori città"

-"brian, non dovevi"

-"invece si, o penserai che voglia solo portarti a letto" ridiamo entrambe. La prima nostra risata insieme, voglio godermi appieno questa serata.

Ci siamo, oggi è il grande giorno, non sto nella pelle e le gambe mi tremano, entro nell'enorme sala insieme a tutti gli altri e mi accomodo. Scuto le perosne e l'ambiente cercando Brian ma c'è folla e il palco è coperto. C'e tutto un chiacchiericcio fino a quando un uomo sulla cinquantina comincia a parlare da un pulpito e tutti si zittiscono.

-" buon giorno a tutti, sono Lowrence Gatts il preside di questo istituto, mi volevo congratulare con tutti voi che siete riusciti e riuscite ad arrivare fino a questo punto, vi auguro un buon futuro. oggi abbiamo qui , un uomo altruista che ci ha aiutato economicamente a fondare questa meravigliosa università, e dobbiamo solo ringraziarlo perché è tutto merito suo diamo il benvenuto al nostro ospite Brian Miller!!."

partono gli applausi di tutti, lui ringrazia con una stretta di mano il preside e poi si ferma davanti al microfono e comincia il suo discorso. Durante la sua parola noto molti sguardi di ragazze che lo mangiano con gli occhi , in effetti devo dire che è davvero sexy.

-"ora sarò lieto di consegnarvi personalmente i vostri diplomi, grazie a tutti" partono di nuovo gli applausi e poi lui si mette in piedi con di fianco tutti i diplomi.

-"Ebbene si gente" riprende il signor. Gatts avvicinandosi di nuovo al microfono "quando farò il vostro nome verrete su a prendere ognuno il proprio diploma e dopo invito tutti al nostro buffet grazie ancora".

Consegnati i diplomi ci raduniamo al buffet

-"Carissima sono molto orgogliosa di te" mi giro e vedo la mamma di Scott con le sue sorelline più piccole e suo papà, non mi aspettavo che avesse una famiglia così numerosa.

-"grazie dico io" poi vedo Scott che mi abbraccia fortissimo e io gli salto in braccio dalla gioia di vederlo.

-"mi hai portato tutti, non mi aspettavo che avessi una famiglia così numerosa"

-"Sì beh sono venuti fin qui dal Canada a festeggiare"

-"È un piacere avervi qui, grazie di essere venuti"

Vorrei tanto che i miei genitori fossero qui con me e mi dicessero che sono fieri di me o mia nonna. Mi fa star male vedere tutte queste famiglie orgogliose dei propri figli. Poi mi cade una lacrima e la mamma di Scott lo nota.

-"tesoro che ti succede?" mi dice affettuosamente

-"Vorrei che ci fosse anche qui la mia famiglia" dico

-"Tesoro mi dispiace , ma ci siamo qui noi, e sono certa che la tua famiglia sarebbe orgogliosa." la ringrazio e le do un abbraccio. Vedo Brian dall'altra parte della stanza che chiacchiera con alcuni insegnanti, poi i nostri sguardi si incrociano e lui viene verso di me

-"vieni con me" mi sussurra. Usciamo dalla stanza e andiamo in un posto più appartiato

-"che cosa c'è"

-"È il momento di andare, devi passare da casa a prendere dei vestiti"

-"cosa?! ma che vuol dire"

-"vuol dire che è il momento di andare"

-"stai scherzando, non era in programma tutto ciò"

-"Già, ma purtroppo gli affari non dormono mai"

-"non farmi questo, Brian, non stasera"

-"devo insistere, avrò bisogno di te" inizio a lacrimare

-"non è il momento di piangere, siamo già in ritardo e io odio essere in ritardo"

-"no, perché fai così, con te è come essere costantane sulle giostre"

-"non è niente di personale, è solo lavoro"

di nuovo, modalità uomo d'affari

-"non voglio venire"

-"non ti puoi rifiutare, e mi stai facendo perdere tempo, quindi o esci da sola o ti ci porto io"

-"lasciami salutare tutti"

mi fa un cenno di approvazione.

Vado a salutare tutti a malincuore e poi esco insieme a Brian. Camminiamo verso la macchina e lui quasi mi trascina.

-"so camminare da sola, mi sta facendo male"

dico liberandomi dalla sua presa

-"come vuoi" 

Una vita inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora