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GRACE

Questa mattina, dopo aver controllato di aver preso tutto, io e Kyle siamo finalmente saliti in aereo per andare a Boston, dalla mia famiglia.
Siamo arrivati qualche ora fa, a casa e come al solito non c'era nessuno, sia Dylan che mia madre erano in ospedale per lavoro; nel frattempo io ne ho approfittato per sistemare le cose, per mettere i regali sotto l'albero ed è arrivata l'ora di cena e ora siamo tutti seduti a tavola per cenare.
Mia madre non ha fatto ora ad entrare in casa che mi è corsa incontro, mi ha abbracciato, ed è da quando è arrivata a casa che non fa altro che chiedermi come sto, come sta andando la gravidanza, se il bimbo ha scalciato, che dovrò fare molta attenzione ecc..considerate che non è solo una madre in questo momento ma anche una dottoressa.
Ora capite perché non volevo venire?
Guardo male Kyle che se la ride, chiaccherando con Dylan, lui lo sapeva e l'ha fatto apposta, stronzo.

Io" Si mamma, okay, ma sembri più preoccupata e agitata tu di me, io sono incinta non tu"

Mi alzo dal tavolo prendendo il piatto e il bicchiere lo poso sul lavablo ed esco in giardino.
Mi siedo sulla sedia a dondolo e chiudo per un attimo gli occhi.
Il silenzio.
La dottoressa mi ha detto che devo stare calma, rilassarmi, non agitarmi e provare poche emozioni negative perché il bambino ne risente, tutto ciò è grazie a mia madre, si preoccupa troppo per me, ma non si è ancora resa conto che sono cresciuta, che sono diventata una donna e non sono più la solita ragazzina, ma che diventerò presto mamma anch'io.

È dicembre, è inverno ma sotto la veranda con il mio scialle nero non si sta male, non c'è vento e non fa poi così freddo.
Mi stringo lo scialle, mi alzo e mi appoggio alla ringhiera in legno.
Ispiro l'aria fresca.
Sento delle braccia che mi circondano e mi stringono in un abbraccio caldo, è Kyle.
Mi bacia la guancia.

Kyle" Tutto bene?"
Io" Si.."
Kyle" Allora perché sei uscita?"
Io" ne avevo bisogno, mi sentivo soffocare, poi mia madre non la smetteva di parlare"
Kyle" È il suo carattere e tu a volte sei come lei, si preoccupa, è tua madre, è normale"
Io" Quindi sei venuto qui per dirmi che mi sono comportata come una bambina? E ha ragione mia madre?"
Kyle" Non sto dando la ragione a nessuno, dico solo che è tua madre ed è normale abbia questo comportamento con te, ora poi più che mai"
Io" È pesante"
Kyle" Ci tiene a te, prova a pensarla in un altro modo, se non avessi tutte queste attenzioni o se non avessi lei che si comporta cosi..."
Io" Cosa c'entra? Quando è troppo è troppo, sono stanca, vado a letto"

Mi tolgo da lui, rientro in casa...salgo le scale e vado diretta in camera, mi preparo per andare a letto, tra il volo, la sistemazione di oggi, lo stress di mia madre e infine ci si mette anche Kyle, ho bisogno di dormire e riposarmi.
Metto il pigiama alla fine di tutto e mi metto sotto le coperte, spengo la luce e mi giro su un lato, oggi il bimbo sembra star bene, non sono andata in bagno, non ho avuto giramenti di testa...sarà l'aria diversa, l'aria di Boston.
Sento i passi di Kyle, chiudo gli occhi e mi metto comoda per poter prendere sonno, non ho voglia di ridiscutere con lui, domani sarà la vigilia di Natale spero sarà un giorno più tranquillo, poi domani arrivano anche gli altri.
Sarà anche molto più semplice evitare mia madre e la discussione con Kyle.
In questi mesi ne abbiamo avute alcune, non mi serve tanto per arrabbiarmi, soprattutto in questo periodo e quindi con facilità mi arrabbio, una volta non ho parlato a Kyle per due giorni, ma era per una motivazione valida non che questa non lo sia, lui dovrebbe essere dalla mia parte, capirmi...invece fa tutto l'incontrario.
Sento il materasso abbassarsi, non prova nemmeno ad avvicinarsi perché sa cosa succederebbe e non li conviene, l'ultima volta ha dormito sul tappeto.
Era tornato a casa tardi e pretendeva molte cose io suscettibile quanto sono...lasciamo perdere, è una storia chiusa.
Per dire che non è tutto rosa e fiori anche perché sennò il rapporto non funzionerebbe.

KEEP DREAMING III (REVISIONATO ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora