Capitolo 14

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Sto ancora rifinendo il trucco quando si sente un clacson suonare. Sono arrivate Chloe e Julie a prendermi. Chiudo velocemente il mascara ed esco dal bagno.

Apro la porta e Chloe smette di suonare il campanello ripetutamente, come prima stava facendo.

«Wow, sei uno schianto!» mi osserva da capo a piedi.
Indosso un vestito bianco, lungo fino a poco più di metà coscia, che stringe di più sulla vita ma rimane morbido sulle gambe. Credevo che indossandolo, soprattutto con questa scollatura a cuore, mi sarei sentita a disagio, ma non è così.

«Grazie. Anche tu stai benissimo. Ma te lo avrà già detto un certo biondo.» le dico e le faccio l'occhiolino.
Il suo vestito, invece, è di un blu elettrico davvero fantastico. Per un attimo, ma solo uno, penso agli occhi di Wesley, il capitano della squadra di football. Mi distraggo da questo pensiero il più velocemente possibile.
Il vestito è molto attillato e le sta perfettamente sulle sue curve morbide.

Metto le chiavi di casa nella borsa. Percorriamo il breve vialetto e solo adesso vedo Julie seduta sul sedile del passeggero.
Scende dalla macchina per salutarmi.
E anche lei è davvero stupenda. Con quel vestito viola scuro, che con la sua pelle chiara le sta da Dio, sembra davvero una principessa. Sulle spalle, soprattutto sulla parte delle clavicole, è coperta soltanto da un tessuto leggero di pizzo sempre viola. La parte del petto, che è attaccata a quella di pizzo, è separata dalla gonna con una stretta fascia sulla vita nera.

Mi viene incontro e mi abbraccia. Ricambio l'abbraccio.
«Il tuo cavaliere?» pronuncia la parola cavaliere in modo buffo appositamente.

«Ci incontriamo direttamente lì».
Benjamin è stato veramente gentile ad accompagnarmi con così poco preavviso.
Nonostante ci conosciamo da poco siamo già amici.

«E tu? Mi hai detto che avevi trovati qualcuno, mentre parlavamo al telefono.» dico ed entro nella macchina sbattendo lo sportello.
Entra anche Julie e mi risponde: «Sì, infatti, un tizio della classe di letteratura».

Poco tempo e chiacchiere dopo ci ritroviamo davanti alla casa di Yarden. Chloe e Julie, come avevo previsto, vanno davvero d'accordo. Chloe ha saputo della fissa di Julie con le mazze da baseball e ha detto che non le dispiacerebbe spaccarla in testa a Michelle.

Scendiamo dall'auto e, davanti alla porta, vedo già Ben. Sta scrivendo qualcosa sul cellulare, finché non ci vede. Lo raggiungiamo tutte e tre insieme.

«Buonasera fanciulle» dice scherzoso.
Lo salutiamo in coro. Chloe ci avverte che deve andare da Yarden e Julie decide di rimanere fuori ad aspettare il tizio della classe di letteratura, che ha detto si chiami Michael.

Quando entro dentro al fianco di Ben, mi guardo intorno. Non riconosco per niente questa casa. A differenza dell'altra volta, deserta e silenziosa, stavolta è confusionaria e con luci stroposcopiche ovunque.
Il gioco di luci fa in modo che tutto sembri muoversi a tratti.

Ben e io ci dirigiamo in cucina dove, a detta di Chloe l'isola è stata allestita per distribuire alcolici. Camminiamo a fatica verso l'isola, spintonato ci tra la gente che balla e si bacia persino qui. La raggiungiamo, finalmente, e non si può far a meno di notare la grande quantità di alcolici, pesanti e non, di ogni tipo. Non ne riconosco nemmeno uno.

Sul lato dell' isola, scorgo una, anzi due capigliature familiari. Davanti lei e subito dopo un altro ragazzo. Con questo gioco di luci è davvero difficile da capire chi siano. Ci metto tanto, ma finalmente arrivo alla conclusione che, stando così vicini non possono star facendo altro che baciarsi. Lui, da dietro la ragazza alza lo sguardo su di me e si stacca immediatamente da lei. Continua a guardarmi e, in un momento in cui il gioco di luci si ferma, capisco chi è. Holden. Adesso devo solo sperare che quella ragazza sia Michelle, o non credo che finirà bene.

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