Lentamente Holden percorre la stanza al fine ultimo di arrivare alla porta. Lo scritto di sottecchi, fingendo di ammirare l'enorme stanza. Senza rivolgermi uno sguardo esce dal salotto.
I suoi passi per le scale risuonano nel silenzio della casa. Solo adesso mi chiedo dove siano i genitori di Yarden.Approfitto di tutto il tempo che ho a mia disposizione, in cui non avrò la minima compagnia, per esplorare il piano terra della villa. Scopro senza sorpresa che ha un'enorme piscina nel giardino sul retro, una gigantesca sala per gli ospiti, una stanza dedita solamente alla collezione di libri e uno studio. È veramente magnifica.
Manca una sola stanza da esplorare, la cucina. Mi alzo andando in cerca della cucina. Esco dalla stanza e mi ritrovo in corridoio. Mi trovo davanti due porte.
Apro la prima sul lato del corridoio opposto al salotto e mi ritrovo davanti un enorme sala da pranzo con al centro un tavolo che occupa la stanza con tutta la sua lunghezza. Richiudo la porta ignorando la mia natura curiosa di esplorare persino questa stanza e mi dirigo verso l'altra.
Mi ritrovo davanti la cucina che,per essere di una villa è anche relativamente piccola.
Mi avvicino al frigorifero curiosa.
"Guardiamo che cosa tengono in frigo i ricchi" penso. Una risatina mentale mi assale ripensando al pensiero stupido che ho appena fatto.Improvvisamente sento la testa pesante. Un mal di testa improvviso mi colpisce. Mi porto entrambe le mani ai lati della testa sperando che questo dolore smetta. Diventa sempre più forte e un urlo di dolore mi esce dalle labbra.
Il dolore si intensifica ancora facendomi iniziare a barcollare. Che cosa mi succede?
Quando la fitta diventa insopportabile mi lascio cadere a terra con un tonfo.Il pavimento della cucina è freddo, lo sento sulla mia guancia.
Lentamente tutto diventa più offuscato e una voce alle mie spalle più ovattata.
«Haley! Che cazzo ti è successo?»
Lentamente diventa tutto nero, ho perso conoscienza.Apro gli occhi e mi ritrovo in una camera dalle pareti bianche.
Sparsi per la stanza vuoi sono diversi macchinari molto simili a quelli di un ospedale. Mi trovo proprio in un ospedale.
Mi ritrovo davanti un letto. Ha le coperte di un celestino molto chiaro e sotto di esse c'è una ragazza. Ha il viso coperto da una mascherina collegata a quella che presumo una bombola di ossigeno. Svariati fili sono attaccati a partire diverse del suo corpo. Sul cuscino i capelli biondo sembrano così morbidi. Gli occhi chiusi. Lentamente mi avvicino ad un lato del suo letto. Il continuo "bip" di una macchina di fianco a lei risuona regolare. Molte e parti del suo corpo sono fasciate e due arti ingessati.
Mi da un impressione di conoscerla ma proprio non la riconosco con la mascherina che le copre il viso.
Il rumore della maniglia della porta dall'altra parte della stanza mi fa trasalire.
La porta si apre mostrano la figura di un ragazzo. Quel ragazzo. Holden. Adesso, a differenza dell'altro sogno so chi è. È vestito esattamente come nell' altro sogno. Strano. Deve essere lo stesso giorno dell'altro sogno. Si avvicina a passo lento al letto e, esattamente come l'altra volta non nota la mia presenza. Non mi vede. Sono invisibile, un illusione, esattamente come quel che vedo.
Holden si ferma al fianco del letto senza staccare gli occhi da lei.
Un colpo di genio improvviso mi apre gli occhi. I capelli, il pianto i lineamenti.
Di nuovo. È incredibile.
Di nuovo io.
Di nuovo Holden.
Di nuovo il sogno.
Di nuovo questa situazione.
Non capisco, di nuovo.
Il trucco colato di prima sul viso.
Holden non si muove, semplicemente guarda lei e sorride malinconico.
«So che mi senti.» dice senza smettere di guardarla
«Per questo volevo dirti quello che non ti ho mai detto. Scappavi sempre, anche stavolta lo hai fatto. Non hai mai voluto sentire spiegazioni da quando è successo. Come biasimarti? Sono stato uno stronzo.»
Ascolto la conversazione parola per parola. Sento che potrebbe darmi le spiegazioni che cerco. Ma le domande fanno la loro fatidica apparizione nella mia mente diventando innumerevoli.
«Ho ferito i tuoi sentimenti, è vero. Ma non credere che facendolo non abbia ferito anche i miei.» dice carezzando un lato della fronte alla ragazza sul letto.
Che cosa intende con "sentimenti"?
«Eri troppo arrabbiata con me e con il mondo intero per farti dire due parole. Le più importanti di tutte. Ti amo.».
Sento il mondo cadermi addosso alle sue parole. Come è possibile? Cerco nei meandri della mia mente una spiegazione plausibile, ma l'unica che trovo è solo quella che mi ricorda che sto sognando. Solo uno stupido sogno. Eppure sembra così reale.
Ma è un sogno, nient' altro che immaginazione.
Anche se in cuor mio sento che mi sto sbagliando.
«Nessun'altra è come te e non lo sarà mai. Nemmeno Michelle. Se solo sapessi almeno la metà di questa storia, forse capiresti. Nessuno ti vieterebbe di essere comunque arrabbiata, ma almeno capiresti. Ti prometto che quando ti sveglierai, anche se passassero anni ti spiegherò tutto. So che ti sveglierai. Voglio che tu lo faccia, senza di te la mia vita non ha senso.»
Come se l'affermazione di prima non fosse abbastanza, questa mi ha confuso più di quanto non lo fossi già. Che significa tutto questo?
"È solo un sogno" mi ripeto nella mente "Solo un sogno". "Non è reale".
Istintivamente, urlo quel che non voglio tenermi dentro, consapevole però di essere anche io un'illusione e che non mi vedranno o sentiranno mai.
«Che cosa mi è successo? Da cosa devo svegliarmi? È tutta un illusione? Tutto puramente inventato. Non mi ami, non puoi amarmi se è un illusione! Non può esserci stato un "noi" se è un illusione!
Questo è solo uno stupido sogno!
Holden, voglio le mie risposte.» urlo con tutto il fiato che ho in corpo. Le lacrime non vogliono fermarsi. "Lacrime inutili" penso.
Mentre le lacrime scendono a dirotto, continuo a scrutare attentamente Holden e me davanti ai miei occhi.
Devo soltanto aspettare che questo sogno finisca.
E finalmente succede. Mi viene di nuovo un improvviso mal di testa e un lampo di luce acciecante mi si para davanti agli occhi.
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REMEMBER
Chick-LitE se sentissi la tua vita come... incompleta? Cosa faresti, cosa penseresti? Haley sente questo. E sarebbe facile dire che è solo un'impressione se non fosse per quei sogni, se così si possono definire. Le sembrano così reali. Così veritieri. Prop...