Capitolo 7

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«Ti muovi o no?» le dico capendo che è rimasta in cucina. Prima mi chiede di accompagnarla dal suo ragazzo, e poi se la prende comoda.

«Arrivo! Stavo finendo il dolce.» dice spuntando dalla cucina.

Alzo gli occhi al cielo e apro la porta. Mi catapulto fuori a passo svelto sperando, almeno, che mi stia seguendo.

Metto in moto e mi giro alla mia destra, verso porta. Chloe cammina a passo lento prendendosela con calma.
Sbuffo annoiata chiedendomi ancora per quale motivo non sono ancora scesa da questo affare rifiutandomi di accompagnarla.

Con tutta la calma del mondo, Chloe si siede sul sedile del motorino, dietro di me, togliendomi il casco preso poco prima delle mani.

«Parti pure.» dice con un tono che mi sembra buffissimo.
«Se mi dicessi la strada, o magari l'indirizzo.» dico scocciata.
«Tu parti, man mano mi verrà in mente la strada che dobbiamo fare.»

Sbuffo. Sempre la solita. Non mi stupirei se domani non si svegliasse per andare alla nuova scuola.

Così, mi ritrovo a guidare un motorino, senza meta.

«Gira a destra!» mi urla nell'orecchio dopo poco.

Eseguo l'ordine che mi ha dato sperando con tutta me stessa di non ritrovarci mel bel mezzo di un deserto all'improvviso.

Una strada asfaltata con enormi ville si presenta davanti ai miei occhi. Credo che la più piccola delle abitazioni presenti in questa strada, deve essere grande due volte casa mia.

«È quella.» dice indicandomi una villa poco distante da dove siamo. "Dirmelo prima non avrebbe fatto male" penso tra me e me frenando a dir poco bruscamente.

Sistemo il motorino in modo che non cada addosso alla moto parcheggiata poco più in là.
Guardando la moto mi ispira qualcosa di familiare, ma non ci faccio caso e seguo Chloe lungo l'ampio vialetto.

«Non pensavo che Yarden fosse ricco.» affermo guardano la, anch'essa sfarzosa, entrata.

«Neanche io lo sapevo prima di venire qui, non è uno di quei tipi snob figli di papà...» dice suonando il campanello più volte.

«È simpatico, dolce e...» continua per poi interrompersi con l'aprirsi della porta.

Ad aprirci è un ragazzo biondo e alto. Gli occhi chiari, sotto questa luce sembrano di vetro. I suoi lineamenti sono ben marcati, devo ammettere che Chloe stavolta ha fatto centro.

«Ciao Chloe, ti stavo aspettando. Chi è la tua amica?» dice abbracciandola per poi rivolgermi uno sguardo.

«Lei è Haley, la mia migliore amica.»

«Yarden.»  dice il biondo allungando la mano. La stringo sorridente.

«Dai, entrate.» dice facendosi da parte per farci entrare per prime.

Entro dietro Chloe, che si gira per scambiarsi un veloce sguardo con me. Colgo la palla in balzo e il mio sguardo diventa malizioso in un nanosecondo. Con un cenno della testa indico Yarden che nel frattempo sta chiudendo la porta. Lei alza gli occhi al cielo ma si lascia sfuggire un mezzo sorrisetto.

Superiamo l'ingresso varcando la porta che la separa da un'altra stanza. Chloe afferra la maniglia e apre la porta di scatto.
La vista della persona all'interno mi fa bloccare sui miei stessi passi. Non è possibile.

«Che cazzo ci fai qui?» urla l'ultima persona che avrei voluto vedere oggi.

Sobbalzo nel vedere Holden davanti a me. Appena quella piccola domanda è uscita alle sue labbra me la sono posta anche io.

«Tu, piuttosto! Che ci fai qui?» chiedo.

È in questo momento che la porta dietro di me sbatte facendo entrare Yarden nella stanza.

«Amico, cosa ci fanno loro qui?» Gli dice Holden frustrato. Si passa una mano tra i capelli, come nel sogno, mi fa ancora un certo effetto sapere che era in quel sogno.

«Lei ho invitate io.» afferma tranquillo il biondo.
«Chloe mi ha detto che portava la sua amica e le ho detto che andava bene.»

Holden passare di nuovo la mano tra i capelli frustrato. Si lascia scappare uno sbuffo. Continuo a non capire che cosa ci sia di male se sono qui.

«Lasciatelo stare. Oggi è nervoso, sedetevi.» ci sorride Yarden.
Ci accomodata sul divano di pelle nera e sto molto attenta a sedermi lontano da Holden.
Ho paura che continui ad urlarmi in faccia.
Il viso di Yarden sembra farsi pensieroso in un nanosecondo «Aspetta, ma vi conoscete?» dice riferito a me e il castano.

«No.» esclama frettoloso.

«Lavoriamo insieme.» affermo. Yarden annuisce.

«Sembra che vi conosciate da una vita.» esclama sorridente guardandomi.

«Non è così.» risponde cupo Holden. Evita lo sguardo di tutti. È di nuovo strano. Non riesco a capirlo questo ragazzo.

Dopo poco Holden e Yarden si mettono a parlare di football e io e Chloe abbiamo tempo per parlare tra di noi.

«Allora...» dico guardandola maliziosamente.
Lei si limita a guardare dietro di me, sta guardando Yarden.

«Non stiamo ancora insieme. Ci conosciamo da due mesi e so che non è molto ma un po' mi dispiace.» dice spostando il suo sguardo sulle scarpe.

«Aspetta. Due mesi? Lo conoscevi da prima che andassi a Seattle?» urlo sottovoce avvicinandomi a lei.

Un piccolo sorriso nasce sulle sue labbra senza, però, dare accenno a qualche spostamento del suo sguardo dalle sue scarpe.

«Ragazze?» ci richiama Yarden dietro di noi. Il panico mi assale pensando che abbia sentito qualcosa di quello che ho appena detto.

«Si?» chiedo cercando di tranquillizzarmi, ma invano.

«Io vorrei portare Chloe in un posto...» fa il vago portandosi una mano alla nuca.
«È non me la sento di lasciare la casa a Holden. Haley, potresti rimanere qui a controllare che non faccia disastri?» chede gentilmente. Sembra così preoccupato. Ha paura che gli dica di no? Per quanto non sopporti Holden non sono capace di dire di no ad una richiesta così gentile.

Apro la bocca, ma prima che riesca ad emettere un qualsiasi suono vengo interrotta da un'altra voce maschile.

«Stai scherzando? So badare a me stesso e anche a casa tua!» urla alzandosi di scatto dal divano, di nuovo.

«Amico, l'ultima volta che ti ho lasciato la casa, quando sono tornato c'erano una cinquantina di persone in casa e tu eri completamente ubriaco.» dice Yarden estraendo un mazzo di chiavi dalla felpa.

«E poi Haley mi sembra una brava persona, da come me ne ha parlato Chloe è molto affidabile.»
Posa lo sguardo su di me con un dolce sorriso. Ricambio il sorriso annuendo.
«Per te va bene?» mi chiede di nuovo commento quell'aria preoccupata.

«Certo.»
Chloe durante questa conversazione non ha preferito parola. Era semplicemente felice. Da quando Yarden ha detto che la portava in un posto.

«Grazie mille. Andiamo.» dice riferendosi prima a me e poi a Chloe.

La prende per mano e la conduce fuori dalla stanza. Prima che riescano ad uscire lancio uno sguardo alla mia migliore amica. Le faccio l'occhiolino e sorrido.

Prima di sentire la porta sbattere di nuovo la voce di Yarden rimbomba nel corridoio. «non vedevo l'ora che arrivassi».
Il rumore della porta sbattere.

Holden sbuffa rumorosamente alle mie spalle. Il che mi da fastidio, capisco che non voglia stringere amicizia ma potrebbe semplicemente evitarmi.

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