POV EREN
Ero lí, a guardare il punto in cui era sparita la ragazza e con lei la sua minaccia.
Non riuscivo ne a muovermi ne a parlare.
A disturbarmi fu il suono di una sveglia, un fastidiosissimo allarme simili a quelli nelle caserme.
Apro gli occhi lentamente e spengo la sveglia.Ho fatto un sogno stranissimo, ma come mi è venuto? Io che vado in un college? Io fidanzato con il ragazzo che lavora al bar sotto casa mia? Ma se non gli ho mai rivolto la parola?
Boh...Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno sbuffando, sono sicuro che anche oggi sarà una noiosa giornata di lavoro.
Mi lavo, indosso la divisa e prendo la mia borsa per poi scendere di casa e andare al negozio di vestiti dove lavoro. I miei colleghi sono molto simpatici. In cassa si dividono il turno "Eleonor" e "Denise", sono molto simpatiche anche se hanno caratteri quasi del tutto diversi.
Entro in negozio e saluto tutti con il mio solito "Buongiorno Viole", un saluto che è nato da un momento divertentissimo con loro!
<Giorno Eren> saluta Eleonor e a seguire Denise, Eleonor sta mettendo in funzione il computer alla cassa e Denise sta sistemando dei nuovi articoli. In fondo scorgo Armin che sistema gli scaffali dell'intimo maschile e Mikasa che sistema quelli femminili.
Ovviamente Mikasa ed Armin sono sempre con me, non mi hanno mai lasciato solo, mai.
<Eren, potresti prendermi quella camicia lassù?> mi chiede Denise.
Lei è una delle persone con cui ho legato maggiormente nell'ambito lavorativo. È una ragazza bassina, riccia e bruna, caratterialmente instabile. Credo sia bipolare, dipende dal giorno. A volte è dolce e costantemente euforica, altre volte invece è apatica e nervosa.Le passo la camicia che mi ha chiesto e attendo l'arrivo dei primi clienti.
Lavorare in questo negozio è noioso, a parte per la compagnia che mi rende il tutto più leggero, perchè i clienti non sono per nulla simpatici.
Cambiano sempre idee, sono scostumati e sporcano.
Mi danno un fastidio tremendo.Vedo il primo cliente entrare, è alto e biondo, ha degli occhi azzurri e dei sopraccigli enormi...
Ma... È lo stesso tizio del sogno?
Mi pare si chiamasse Erwin.Mi avvicino a lui e gli chiedo sorridendo se ha bisogno di un aiuto, stando attento ad usare il "lei" e non il "tu".
<mh, si grazie... Dammi pure del "tu", giovanotto. Mi chiamo Erwin> mi stringe la mano <avete dei jeans corti?>
Sorrido e gli mostro l'articolo richiesto per poi allontanarmi velocemente.
Scherziamo? È proprio lui!
Non so se esserne preoccupato o meno, è identico e preciso!<Eren, va tutto bene?>mi chiede Armin.
Solo ora mi accorgo di essere sbiancato. Sto tremando e sudando, i miei occhi verdi sono di una tonalità più scura e le pupille sono ristrette. Sul mio viso è ritratta una smorfia di puro terrore.
Sono impaurito?
Beh, dopo quello che ho sognato direi di non avere del tutto torto, ma non posso giudicare questa persona da una fantasia del mio subconcio...no?<mh... Si, sto bene>rispondo accennando un sorriso abbastanza convincente.
Dopo aver finito il mio turno lavorativo esco e vado al bar sotto casa, entro e mi siedo al primo tavolino libero.
È poco che aspetto ed ecco che arriva una ragazza dai capelli rosso scoiattolo, ha gli occhi verdi come i miei ed ha un sorriso stampato sul volto.
<Buongiorno! Cosa desidera?> chiede.
<Buongiorno, mh...vorrei prendere una cioccolata calda se è possibile>
Lei annuisce e va dietro il bancone.Mi sono appena calmato o almeno mi ero calmato.
I miei occhi incrociano quelli di Levi.
Le sue perle argentate, simili al ghiaccio si puntano sulle mie iridi smeraldine.
Il mio cuore ricomincia a battere ad una velocità fin troppo elevata.
Sono sicuro di essere arrossito, ne sono certo.Rimango cosí tanto a fissare Levi che non mi accorgo che la ragazza di prima mi ha servito la cioccolata calda e mi ha dato anche lo scontrino.
Distolgo lo sguardo da quello del corvino e ringrazio la ragazza che, leggendo sul cartellino, scopro chiamarsi Isabel.
Pago la bevanda e la consumo velocemente.
Esco sentendomi gli occhi addosso di quel nanetto.Ma cosa succede oggi?
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Spazio AutriceE bene si, benvenuti nella vera storia "I'm Your, You're mine"
Eren ha fatto un bel sogno eh?Si, lo so, sono stata stronza ma ehi!
Pensavate davvero che avrei fatto una di quelle solite storie?
Naah~ Mi sono solo scaldata.
Avevo un'idea chiara sin dall'inizio!
E pur di non farla sgamare non ho messo la vera trama del libro e non credo do cambiarla, cosí che le persone che la leggeranno in futuro avranno la stessa sorpresina!
Bene, Eren e Levi non sono studenti.
Eren lavora in un negozio di vestiti e Levi è un barista.
Entrambi sanno solo i loro nomi, nient'altro.
E allora come faranno?
Beh, scopritelo nei prossimi capitoli!
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I'M YOUR, YOU'RE MINE #ERERI/#RIREN (in revisione)
FanfictionEren, un ragazzo di 16 anni che si trasferisce in un istituto molto vasto. La sua vita non è mai stata delle migliori, nonostante possa sembrare un ragazzo sorridente, Eren nasconde una forte depressione. Tuttavia nella sua nuova scuola incontra un...