Capitolo 25

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POV LEVI

Un'altra noiosissima giornata di lavoro. Ultimamente sono stanco e fin troppo irascibile. Strane voci si impossessano della mia mente, strane figure e ricordi che non credo mi appartengano.

<Capitano! Capitano!>
<Cosa vuoi moccioso?>
<Capitano... io la amo>
<Non c'è spazio per l'amore... moccioso. Quí non possiamo amarci>
<Allora aspetterò una vita per poterti amare>

Di chi era quella voce? Non ne ho idea.
I miei pensieri vagano, totalmente liberi, nella mia mente. Una figura, slanciata e dal sorriso spettacolare, compare davanti ai miei occhi facendomi sussultare.
<Buongiorno> arrossisce, le sue guance tinte di rosso sono bellissime. Il suo sorriso persiste sul volto, non capisco come faccia a sorridere così tanto questo moccioso. MOCCIOSO.

<Ah... Heichou...di più> ansimava, stringendosi a me come se io fossi la sua ancora di salvezza.
<Mh...> io mi trattenevo, quel corpo perfetto sotto di me.
<Ti amo>disse, gemeva.
<Ti amo anche io>

Quel ricordo... quella voce. Perchè mi ricordava tremendamente un qualcuno? Un qualcosa, forse.
Ricambiai il buongiorno del ragazzo e presi la sua ordinazione. Bleah, cioccolata calda. Questo marmocchio avrà le carie prima o poi! Come fa a mangiare una cosa tanto dolce?
Gli porgo la cioccolata calda e mi soffermo sui suoi occhi, due pozze verdi e azzurre che ti risucchiano. Un vortice di sensazioni pronto a portarti lontano. Sono degli occhi meravigliosi.

<Che bei occhi che hai, Capitano> sul suo viso si distese un semplice ma bellissimo sorriso.
<I tuoi sono bellissimi, E->

E? Come si chiama? Maledizione...
Io non capisco, ogni notte faccio quel sogno. Un sogno in cui non riesco a vedere nulla ma sento chiaramente delle voci, la SUA voce.
Ma, chi è lui? Cos'è questo sogno? Questo ricordo lontano non so quanto, non so nemmeno se davvero mi appartiene. Forse è un film che ho visto.

Sbuffo sonoramente e ritorno al bancone. La vicinanza a questo ragazzo mi irrita, probabilmente perchè appena mi avvicino a lui mi tornano in mente le voci dei miei strani sogni.

<Un giorno ti troverò, Capitano. Quel giorno ti sposerò>sorrise
<Ma ci siamo già sposati...>
<Si, ma nella prossima vita no. Ed io ti troverò e ti amerò di nuovo... per sempre>
<Va bene... per sempre>

Una lacrima solitaria scende sul mio volto, mi affretto ad asciugarla. Levi Ackermann non piange mai! Io non piango, non posso piangere, non posso. Perchè sento una mancanza? Da quando sono nato, da quando sono venuto al mondo. Sento sempre una strana mancanza.
Che fosse quello del mio sogno?
Vorrei non averlo ricordato come semplice "moccioso", voglio ricordare il suo nome.

E se in questa vita avesse un nome diverso?
Impossibile. O si?
Non ne ho idea.

<Levi? Ma a cosa stai pensando?!> Un Erwin severo mi affianca con le braccia conserte.
<Nulla.> Mi affretto ad allontanarmi e vado a cambiarmi. Almeno per oggi, il mio turno lavorativo è concluso.

Torno a casa e mi stendo sul divano. Non ho voglia di fare nulla, mi sento troppo fiacco.

Sono troppo fiacco.

POV EREN
Saluto Denise e scendo per tornare a casa. Non credo di poter lavorare ulteriormente oggi. Non per qualcosa, la testa mi scoppia e sento un continuo vociferare nella testa, il che non è strano considerando che mi trovo in un negozio abbastanza visitato.
Esco e mi massaggio le tempie sperando che, per chissà quale strana grazia, mi passi il dolpre lancinante che sto provando.
Sbuffo e mi avvio verso casa.
La mia vita a volte mi da un non so che di troppo noioso che mi fa passare la voglia di fare qualsiasi cosa. Dopo tutto quello che ho passatto vorrei chiudermi in una bara o magari lasciarmi sprofondare nell'acqua blu scuro dell'oceano.
Non posso, qualcosa dentro me dice che ho uno scopo ben preciso. Uno scopo... Quale scopo? Non ho ancora capito.

<Capitano!> una voce...la mia voce!

FLASHBACK
<Capitano! Dove siete?!> urlai con tutto me stesso. Le lacrime scendevano copiose dai miei occhi e le mie oridi verdi erano adesso offuscate da gocce di sangue che mi impedivano di vedere correttamente l'ambiente attorno a me. La mia pelle era marchiata da striature rosse e scottava, ero bollente come se fossi stato a contatto con il Sole senza bruciare.
<CAPITANO!> urlai disperatamente e poi lo vidi, a terra. Non riesco a ricordarmi il suo volto ma ricordo che stava sanguinando.
<Eren...> disse e poi tossí mantenendosi un fianco. Il sangue sgorgava e sembrava non fermarsi. Un odore metallico risvegliò il mio stomaco e trattenni alcuni conati.
<C-Capitano... N-non abbandonatemi> stavo piangendo, la mia voce era rotta dai singhiozzi.
<Ci vediamo in un'altra vita...Eren>
FINE FLASHBACK

Un ricordo? È mio?
Mi appartiene davvero?

SPAZIO AUTRICE
Ragazzuoli! Scusatemi... Purtroppo sto facendo in trasferimento e non ho tempo per pubblicare ma non potevo lasciarvi! Ecco a voi il 25esimo capitolo! (Finalmente)
È un po' di passaggio-
Eren e Levi stanno ricordando le loro vite passate ma riusciranno a ricordarsi del loro amore? Si ricongiungeranno? O spezzeranno il legame che fino ad oggi li ha accompagnati nelle loro vite? BEH- scopriamolo!

I'M YOUR, YOU'RE MINE #ERERI/#RIREN (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora