Questo pomeriggio sta trascorrendo molto bene e io mi sento più sicura,ora, per incominciare una nuova vita.
"Hai fame?" mi domanda mio padre con voce pacata.
Annusico chiudendomi la porta alle spalle e avviandomi verso le scale. Le gambe cominciano a tremare e poco dopo sono cedute, procurandomi un dolore atroce mentre cado. Ho chiuso gli occhi e con le mani cerco di porteggere mia figlia. Mio padre mi ha subito raggiunto e cerca di opprimere la ferita sul ventre. L'ambulanza sta arrivando.
In ospedale i medici urlano di portarmi una barella, il sangue non si ferma. Dicono che la bambina deve nascere ora.
Mio padre mi stringe la mano e a volte una sua lacrima cade fra le nostre mani.
Ci separiamo, questo significa solo una cosa, devo essere portata in sala operatoria.
L'operazione è durata più di 6 ore, è stata dura, ma forse ce la sto facendo.
Da fuori si sentiva le forti urla di mio padre e in quel momento una grande fitta al ventre mi ha fatto ritrarre dal dolore. L'infermiere è intervenuto e mio padre mi teneva forte la mano.Mi sentivo debole, sto morendo.PARLA CORY
Sono in un bar, mia madre sta provando a chiamarmi da ore, ho agganciato tutte le volte. Sulla porta del piccolo locale riconosco una faccia familiare, il padre di Ash che sta cercando qualcuno. Quando incontra il mio sguardo si è diretto verso di me, con una spinta mi ha buttato giù dalla sedia e si è fatto strada fra la folla per portarmi fuori.
Una volta fuori in macchina gli ho chiesto cosa diamine stesse succedendo.
So tutto.
Varco bruscamente le porte dell'ospedale e tutti si girano a guardarmi, per la mia ira o per le mie condizioni. Mi dirigo dalla prima infermiera e urlandole chiedo dove posso trovare la mia...Ash.
Non è orario di visita ma, appena gira l'angolo mi intrufolo in un corridoio dove tutte le donne sono in travaglio.
Trovo mia madre a terra con le mani sui capelli e li strattona con forza.
Sono entrato senza che lei se ne accorga.
In una incubatrice c'è una piccola bambina che dorme con la faccina girata verso la madre e quando mi giro verso di lei perdo un battito, appoggiandomi bruscamente al muro.
La mia ragazza è in un sonno eterno.
Ho cominciato a piangere e mi sono avvicinato a lei, baciandole la mano ormai gelida.
Ho guardato mia figlia e ho tirato un pugno al muro attirando l'attenzione di un' infermiera.
"Ragazzo chi è lei, mi dispiace ma devo uscire"
Ho uno sguardo perso e quando le dico che sono il padre il suo sorriso si addolcisce, mi accarezza il braccio e io mi getto tra le sue braccia.
Mi ha consigliato di prendere la bimba in braccio. Le braccia mi tremavano ma lei è bellissima.
"Ehy" le do un buffetto sul naso mentre asciugo una mia lacrima sulla sua guancia.
A l'infermiera le si è stretto il cuore e con molta cordialità mi chiede come avevo intenzione di chiamare la bambina, o se volevo lasciarla in ospedale ad aspettare una nuova famiglia.
Ci ho pensato un istante e ho detto:
"Benvenuta piccola Ashlyn Lee" l'ho stretta a me.
Sono pronto ad affrontare una nuova vita piena di ostacoli.Fine
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Innamorata del mio fratellastro
RomansaSanno fare la guerra con gli sguardi e fanno pace con l'amore. Un amore impossibile.