O il giocattolo di qualcuno
La prossima volta che Jimin vide Jungkook è inaspettata. È ancora giovedì ma non sono più a scuola. Sono le 2 di notte (bhe, mattina presto di Venerdì tecnicamente) e Jimin sta camminando a casa dallo studio di danza, dopo aver speso lì ore per calmare lo stress.Gli piace camminare fino a casa la notte, è calmo e rilassante. Completamente diverso dallo stress e ai doveri che la vita gli imponeva durante la giornata.
Stava camminando in un parco vuoto, la stanchezza finalmente si impossessava di lui rendendo i suoi occhi pesanti. Quando lo vide. Pensa sia uno scherzo della sua vista finché non si focalizza più chiaramente. Jungkook era seduto su una delle panchine, gambe portate sul suo petto e braccia avvolte molto strette intorno a loro. Mentre si avvicinava al ragazzo più giovane, iniziò a sentire i leggeri sospiri e piccoli singhiozzi emessi da lui, con le spalle che tremavano leggermente.
"Um..Jungkook? Sei tu? Stai bene?"
La testa di Jungkook si alzò, stress evidente nei suoi occhi bagnati. C'erano dei chiari segni di lacrime nelle guance del ragazzo, accantonate da un leggero rossore dal freddo. Riuscì a vedere un livido violastro che iniziava a formarsi intorno all'occhio del più giovane. Il cuore di Jimin si strinse dolorosamente alla vista, volendo solamente avvolgere Jungkook nel più grande abbraccio e portarlo a casa con sé.
"Shh non piangere Jungkookie, che cosa ti è successo?" Jimin si sedette accanto al ragazzo tremante, alzando la sua mano per toccare il mento di Jungkook per esaminare meglio il livido.
Il tono gentile che usò il maggiore fece tremare il labbro inferiore di Jungkook, una nuova ondata di lacrime lentamente iniziavano a formarsi. Jimin vide il ragazzo più giovane che cercava di combattere le lacrime quindi lo tirò verso di lui per abbracciarlo stretto, rassicurandolo.
Immediatamente, singhiozzi iniziarono a scuotere il corpo di Jungkook mentre si reggeva sul retro della felpa di Jimin con una stretta forte. Restarono così finché i singhiozzi non si azzittirono anche se il ragazzo non lasciò la presa.
Jimin si tirò via lentamente, non volendo spaventare il più piccolo, prima di asciugare gentilmente le restanti lacrime di Jungkook con i pollici. L'azione dolce fece di nuovo formare lacrime negli occhi di Jungkook ma queste ultime non scesero, fecero solo brillare i suoi occhi bellissimi.
"Che è successo, Jungkookie?" Jimin sussurrò gentilmente, il pollice continuava ad accarezzare la guancia del più piccolo lentamente.
Jungkook scosse solamente la testa prima di staccarsi da Jimin facendo scendere le restanti lacrime.
"Vuoi che ti accompagno a casa?"
La testa di Jungkook si alzò di scatto, gli occhi brillavano di paura e scosse la testa furiosamente, le lacrime ricominciando a scorrere lungo le sue guance.
Jimin allungò la mano per non far cadere altre lacrime prima di dire velocemente "hey, hey shh. Va tutto bene Jungkookie. Va bene. Dai, non devi andare a casa. Puoi venire a casa mia, restaci per la notte."
Jungkook guardò Jimin cautamente, il suo sguardo chiedeva "perché".
"Perché voglio aiutarti, Jungkookie"
I due si alzarono lentamente, Jimin immediatamente si levò la felpa così che la potesse avvolgere intorno al ragazzo tremante.
Camminarono fino a casa di Jimin in silenzio, Jungkook nel suo mondo e il maggiore che non lo voleva infastidire con una chiacchierata eccessiva. Il silenzio si spezzò quando raggiunsero la casa del maggiore, dopo aver finalmente aperto la porta d'ingresso.
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Silent voice ·| Jikook Fic |·
FanfictionJimin è un ordinario, simpatico adolescente che spende i suoi giorni con la sua amorevole famiglia e i suoi amici idioti. Jungkook è muto, la sua vita il completo opposto di quella di Jimin. Cosa succederà quando i loro mondi si incontreranno? Jimin...