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Nulla ti farà male quanto le parole, che si incidono sotto pelle

Alcuni giorni diventarono alcune settimane, entrambi i ragazzi inciampavano nella stanza cercando di prepararsi per scuola. Diventò quasi normale per loro a questo punto, entrambi sceglievano i loro outfits dall'armadio di Jimin prima di girarsi e spogliarsi. Jungkook si sorprese di quanto velocemente si abituò alla presenza di Jimin ma non si fece domande. Una volta pronti, scesero per fare colazione, preparata dalla mamma di Jimin.

Jungkook amava il cibo di casa che preparava, qualcosa che non aveva mai assaggiato per anni. Aveva vissuto con cibo rubato dal bar e avanzi lasciati a casa per quanto riusciva a ricordare.

Entrambi uscirono per andare a prendere il bus, la borsa scolastica di Jungkook era rimasta a casa ma aveva dei quaderni e libri extra nel suo armadietto quindi non ne aveva bisogno. In più Jimin lo aiutò mettendo alcuni dei libri del ragazzo più piccolo nella sua borsa, anche quando Jungkook cercò di rifiutare l'aiuto scuotendo la testa, facendo ruotare gli occhi del maggiore giocosamente prima che mormorasse "non essere stupido, Kookie, voglio aiutare."

Jimin diede a Jungkook un piccolo, bianco quaderno e una penna che poteva usare per comunicare con Jimin. Jungkook lo proteggeva come fosse la sua vita, allegrandosi del regalo.

A Jungkook piaceva davvero la presenza del ragazzo e quasi aveva bisogno della sua compagnia quando non era vicino. Forse si era avvicinato a Jimin troppo velocemente, però era bello avere qualcuno con cui "parlare", che lo trattava come un amico.

Una volta raggiunta scuola, i due si dovettero separare nelle loro classi rispettive visto che erano di anni diversi. Jimin promise che lo avrebbe incontrato a pranzo prima di stringerlo in un abbraccio, per poi mandargli un bacio giocoso mentre camminava nel corridoio, causando delle risatine al ragazzo più piccolo.

Jimin si fece strada verso il suo armadietto, vedendo il suo migliore amico che ci orbitava intorno.

"E dove diavolo sei stato?"

Quella roca voce poteva appartenere solo ad una persona; Min Yoongi, lo hyung preferito di Jimin (anche se non lo direbbe mai a nessuno degli altri). Yoongi è un po'debole per Jimin, anche lui non lo ammetterebbe mai. Jimin sa che al ragazzo manca la sua compagnia, ma non è bravo ad esternare le sue sensazioni.

Sorride a Yoongi, occhi diventando mezzelune prima di rispondere.

"Sono stato con Jungkook." Jimin aprì il suo armadietto e mise la sua borsa per i libri dentro, prendendo le cose che gli sarebbero servite per le sue prime lezioni.

"Jungkook? Non è quel ragazzo di cui mi hai chiesto un paio di settimane fa? Pensavo non lo conoscessi." Hoseok chiese confuso, inclinando la testa leggermente.

"Si..bhe le cose cambiano, adesso lo conosco. È simpatico, solo un po' timido."

"Qualsiasi cosa tu dica.." dice Hoseok, facendogli un'espressione strana.

"Quindi, ci hai evitato per un nuovo ragazzino? Park Jimin, pensavo contassimo più di questo" Yoongi disse, fingendo del dolore nella sua voce ma Jimin vide il divertimento nel suo sguardo.

"Nah hyung, siete tutti troppo noiosi per me. Specialmente tu, hyung. Sei fottutamente pigro" Jimin rise animatamente mentre Yoongi lo guardò male, mormorando un "moccioso" mentre gli arruffò i capelli giocosamente.

Quando entrambi si separarono, Jimin ancora ridacchiando e Yoongi sorridendo leggermente al suo dongsaeng preferito, tutti si salutarono per poi dividersi nelle loro classi.

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Sono instabile, mi sono arrivate photocard e foto dei bts a casa e POI COMEBACK WOWKXJJX

Benny was here

Silent voice ·| Jikook Fic |·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora