「• 4 •」

1.2K 86 11
                                    

O puoi iniziare a parlare


Jimin portò Jungkook nella sua stanza, computer ancora nelle mani del minore mentre seguiva il suo hyung. Scrutò la stanza di Jimin, pareti a tinta unita di baby blue, poster dei Big Bang appesi su uno di questi, nell'altro foto di famiglia e amici. Aveva un letto standard a due piazze, un armadio e una scrivania. Questo era tutto ciò che c'era nella stanza ma si sentiva al sicuro e comodo.

"Resta qui un secondo, vado a prendere delle lenzuola pulite."

Jimin uscì dalla stanza, lasciando Jungkook dietro. Esitante si sedette nel letto del maggiore, non volendo disordinarlo avendo paura di farlo arrabbiare. Jimin tornò con un paio di lenzuola e un cuscino, che buttò subito sul pavimento.

"Farò un letto extra sul pavimento. Cercherò di farlo più comodo possibile così puoi fare una bella dormita. O posso dormire sul pavimento e tu puoi prendere il mio letto? Non è un problema. Abbiamo una stanza per gli ospiti, ma non penso tu voglia stare da solo in una casa sconosciuta.."

Jungkook sorrise leggermente alla parlantina del ragazzo, trovandolo molto divertente.

"Dormirò sul pavimento, va bene così Jimin-ssi"

"Yah, ti ho detto di chiamarmi hyung!" Jimin cercò di suonare severo ma il grande sorriso contrastava con le sue parole, facendole suonare affettuose.

"Okay Jimin hyung, scusa" Jungkook scrisse per poi sorridergli, scioccando il maggiore. Il sorriso del ragazzo dai capelli viola era bellissimo da levare il fiato. Jimin decise come missione di farlo sorridere il più possibile.

Jimin iniziò a fare il letto sul pavimento, 3 lenzuola per farlo sdraiare e una per coprire il suo corpo. Ci mise il cuscino sopra prima di sedersi accanto a Jungkook.

Si sedettero in silenzio prima che Jimin fece una domanda che lo aveva incuriosito tutta la notte.

"Kookie-ah..Sei sempre stato muto?"

Guardò nervosamente Jungkook per scovare la sua reazione, vedendo il più piccolo prendere fiato per poi rilasciare un profondo sospiro mentre scriveva.

"Si..bhe maggiormente. Riuscivo a parlare solo alle persone di cui mi fidavo veramente..come i miei nonni, quando ero un bambino. Ma erano solo poche parole. Sono morti poco tempo fa. I miei genitori si irritarono del fatto di avere un figlio muto, un bambino strano. Ecco perché iniziarono a drogarsi, volendo spendere i loro soldi in 'meglio'." Jungkook rise amaramente, ricordandosi della sua infanzia problematica.

"Ho smesso di fidarmi delle persone un sacco di tempo fa quindi ho smesso anche di parlare da tanto.."

Voleva solo essere normale per una volta.

Jimin si morse il labbro inferiore, voleva essere qualcuno di cui Jungkook potesse fidarsi. Voleva aiutare il minore, renderlo più felice. Contemplò il fatto di chiedere altro, pensando ai pro e contro prima di fare più domande, conoscendo Jungkook l'avrebbe fermato se avesse superato il limite.

"Pensi che vorrai parlare di nuovo? A qualcuno?"

Jungkook guardò negli occhi del ragazzo più grande, prendendosi un minuto per pensare veramente alla riposta giusta. Poteva veramente fidarsi di qualcuno di nuovo? Poteva fidarsi di Jimin? Era stato ferito, punito, spezzato così tante volte. Poteva veramente rischiare di andare incontro a tutto ciò ancora?

Inclinò la testa da una parte, continuando a guardare Jimin mentre digitava un semplice "sì."

Jimin sorrise, occhi che diventavano piccole mezzalune prima di rispondere.

"Bene."

_________

Pregate per me che non trovo mai la mia esistenza negli album, cioè Jimin :')

Benny was here

Silent voice ·| Jikook Fic |·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora