Lauren's pov
Osservai Camila venire verso di me, mentre con il dito mi faceva segno di stare in silenzio. Era appena andata a controllare Alan, che dormiva beatamente da troppo tempo. Rare volte quel bambino dormiva più di tre ore, ma quando succedeva, probabilmente era malato. Per questo, quando accadeva, io e Camila ci preoccupavamo sempre.
<<Sta bene. Credo che oggi si sia stancato>>, disse lei, scivolando accanto a me sul divano.
Domani sarebbe stato il suo battesimo, e siccome sapevamo che le attenzioni di tutti sarebbero state sul nostro bambino, volevamo tenercelo un po' per noi per festeggiare insieme.
Eravamo andati fuori a fare una passeggiata sulla spiaggia, e sembrava che a lui piacesse moltissimo l'ambiente. Era ancora troppo piccolo per poter gattonare o parlare, ma sia io che Camila avevamo capito che voleva andare a giocare con gli altri bambini. Indicava i castelli di sabbia con il ditino ed emetteva dei versetti che tradussi come: "Voglio andare a giocare!".
Dopo essere tornati a casa, quindi dopo avergli dovuto fare un bagno- siccome era tutto sporco di sabbia-, era crollato tra le mie braccia mentre gli mettevo il pigiama. Povero piccolo Alan, doveva essere sfinito dopo una giornata passata con noi a sfrenarsi.
Sorrisi a Camila, che si era poggiata contro di me. Mi piaceva così tanto tutto questo. Sapere di essere a casa, e non intendevo l'edificio, perché per me, il termine "casa" aveva smesso di essere un edificio parecchi anni fa. Camila e Alan erano la mia casa, il mio posto sicuro. Sapevo che anche quando tutto sarebbe andato a rotoli, avrei avuto loro due. Gli esseri più importanti della mia vita.<<Non immaginavo che tu fossi tipo da Gossip Girl>>, disse Camila. Portai lo sguardo sulla televisione, rendendomi conto che- poiché mi ero fermata a guardare lei-, mi ero fermata su un canale televisivo che trasmetteva dei vecchi episodi della serie.
Ricordavo che quando era di moda, Camila, Normani e le ragazze che si presentavano insieme a Zayn e Justin, ne parlavano in continuazione e quando si restava a casa, finivano sempre per vedere almeno due episodi.
Io, al contrario, ero più amante di serie thriller, paranormali e cose simili. Non mi piaceva molto il teendrama, perché ne avevo già avuto abbastanza. Tuttavia, Camila mi aveva impedito di guardare serie come Il Trono di Spade e Spartacus perché c'erano scene troppo spinte, e mi impediva di vedere American Horror Story perché c'erano scene horror. Non voleva che Alan si sconvolgesse, anche se non capivo come potesse sconvolgersi un bambino che non capiva ancora molto bene cosa lo circondava.
Lei, però, diceva che la dottoressa era lei, quindi sapeva che in un modo o nell'altro, lui sarebbe rimasto traumatizzato. Quindi, per il bene di Alan, avevo rinunciato alle mie serie preferite. Che poi non venga detto che non voglio bene alla mia famiglia.<<Chuck è uno dei miei personaggi preferiti. Dio, guardalo!>>, disse, mettendo su un'aria sognante.
Abbassai lo sguardo su di lei, trovando un piccolo sorriso giocoso sulle sue labbra. Si divertiva a prendersi gioco di me in quella maniera, soprattutto quando usava personaggi inesistenti per mandarmi fuori di testa. Sì, ero gelosa anche dei personaggi della televisione che tanto ammirava. Era una cosa da pazza psicopatica, ma non potevo evitarlo. Era più forte di me. Mi faceva impazzire pensare al fatto che forse, c'era qualcuno che poteva piacerle più di me.<<Scherzi, vero? Insomma, non è nemmeno carino!>>, dissi, alzando gli occhi al cielo.
Camila poggiò i gomiti sul mio petto, alzandosi in maniera tale da potermi guardare negli occhi. Il suo corpo non pesava quasi niente su di me, anche se lei continuava a dire di dover smaltire un po' di peso post parto. Cosa assolutamente assurda, perché per me stava benissimo così. Non era grassa, ma il suo corpo non era nemmeno più così magro come un tempo. Aveva una corporatura nella media, e mi piaceva tantissimo così come stava. Era perfetta. Anzi, più perfetta del solito.<<Non parlo di bellezza, parlo dell'evoluzione del personaggio. Mi piace il modo in cui, anche se non lo dimostra apertamente, cambia quando Blair è nelle vicinanze. Diventa più dolce, più romantico. Certo, lui non avrà il coraggio di ammetterlo per un po', ma quella ragazza porta fuori il meglio di lui>>, disse, guardandomi intensamente negli occhi.
Be', messa in questa maniera, allora le cose cambiavano totalmente. Dal modo in cui mi guardava, potevo giurare che si riferisse a noi, più che alla relazione tra Chuck e Blair.
Stavo per dirle che l'amavo alla follia, che non c'era niente al mondo che potesse rendermi più felice, che io ero felice al suo fianco. Lei era tutto quello che avevo, e non le avrei mai più fatto del male. Tuttavia, mi mise una mano sulle labbra e mi fece fare silenzio.
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Stockholm Syndrome
FanfictionCamila Cabello ritorna nella sua città nativa dopo essere stata via per un paio di anni. Camila, possiamo dire, sfugge da qualcosa...o forse qualcuno. Lei non sa che le cose sono cambiate e non può immaginare che proprio ciò da cui vuole scappare, r...