Capitolo 1

2.5K 55 10
                                    

Pov Carmen

Sono nel mio letto a rigirarmi,pensando e ripensando a cose che forse non hanno neanche senso,penso a come sarebbe stato se io non avessi intrapreso la strada di Amici,penso a come avrei fatto una vita normale non conoscendo le persone fantastiche che ora conosco.

Oh ancora i brividi se penso che fra poco ci sarà la semifinale,mancano solo 2h e io sono qui ferma a pensare perché gli altri si muovono a destra e manca mentre io sono qui ferma,rido solo a pensarci.

All'improvviso dalla porta entra una ragazza che mi avvisa che devo andare in videobox e tutto ciò mi sembra strano perché non era mai successo...

Una volta arrivata sento lo squillo di un telefono e mi avvisano che è Filippo, delle lacrime mi scendono  sulle guance,da quando non lo sento,mi manca e tanto.

C:Pronto.
F: Ei...
C: Fil che c'è?
F: Carmen te lo dico subito perché non voglio girarci attorno ma tra noi non può andare avanti scusami veramente,preferisco essere tuo amico, per ragioni mie. Scusami,ciao.
C:Ma...

Non mi ha dato neanche tempo di parlare tempo di niente, e quelle lacrime che inizialmente erano di gioia ora sono di tristezza, di dolore.

Non devo farmi vedere così,non devo crollare.

Mi asciugo i miei occhi,metto quel sorriso falso che uso per nascondermi,per nascondere la vera me per paura di essere giudicata, mentre internamente sto morendo.

Non so neanche perché, ma sto nuovamente per piangere.
Sto di merda, uno schifo,ma  ho paura di dirlo.

Mi sento un nodo allo stomaco, ho la nausea e ascolto la stessa canzone in loop per il resto delle ore, é orribile.

Mi sento come se tutti i fiori che stavano sbocciando tra i miei organi fino a ieri ora stiano appassendo, morendo annegati dalla troppa pioggia.

Anche le mie guance dovrebbero annegare, piove spesso lì. per ora nulla.
Mi manca, mi manca come potrebbe mancarmi una parte del corpo, come potrebbe mancarmi solo lui.

Mi sento come se mi avesse investito un camion, perché sono ancora in piedi? Non so come faccio ad andare avanti. Ma sto andando avanti? Mi sembra di stare al punto di partenza, con lui, con mio padre, con tutto.

Ho quella pura voglia di buttarmi davvero sotto a un camion, di sparire dalla circolazione, di non sentire più la mia circolazione. Vorrei dirgli  che non ce la faccio, vorrei chiedergli perché è stato così egoista, perché mi ha lasciato da sola propio ora.

Vorrei dirgli che mi sto distruggendo più di quanto già non facessi prima.

Mi sento corrosa, come le conchiglie sul lungo mare, con tutte le onde ed i problemi che si infrangono sulla mia pelle. Mi sento il cuore battere, ma non sono viva.

A distogliermi dai miei pensieri è la produzione che mi avvisa che devo andare.

Vada come vada che sicuramente non starò meglio di ora.

Irarmen - Carmen Ferreri & Irama Plume Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora