Capitolo 25 - Incontro clandestino

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Brit

Appena la campanella suonò, segnando l'inizio della pausa pranzo, mi precipitai fuori dalla classe. Avevo mal di testa e un impellente bisogno di tranquillità. Eryn non c'era oggi, era andata a fare visita ai nonni e per una settimana non sarebbe stata presente. Già mi mancava, eppure era passato solo un giorno.

Sospirando, con il sacchetto del pranzo in mano, superai la folla di gente che andava da tutte le parti. Il momento della pausa pranzo era un momento di svago per tutti, quindi in giro per i corridoi tutti gli studenti si accalcavano per raggiungere in fretta la sala mensa o per uscire da scuola, i maggiorenni, e andare in qualche bar a procurarsi il pranzo.

In mensa oggi davano porridge di patate, zucchine impanate e crostata di zucca. E sapendo che il porridge era tremendo molti preferivano andare alle macchinette o ai bar vicino scuola.

Raggiunsi velocemente la terrazza della scuola, posto desolato in cui nessuno ci metteva mai piede e richiusi la porta alle mie spalle. La terrazza offriva la possibilità di starsense tranquili per conto proprio a leggere in pace e a godere del clima.

Eppure oggi il cielo sembrava giù di morale, visto il colore tetro che si estendeva per una buona parte coprendo così la lucentezza del sole. Eppure la terrazza offriva la possibilità di stratense tranquilli per conto proprio a leggere in pace e a godere del clima.

Se prima aveva pensato non ci venisse mai nessuno qui, ora, vedendo una sagoma seduta di spalle che fissava il panorama, mi fece cambiare idea. Feci un passo indietro intenta ad andarmene senza fare rumore per non disturbare chiunque fosse salito quassù per il mio stesso motivo: un po' di tranquillità.

Ma appena compì un solo passo la figura misteriosa si girò di poco sgamandomi in piena ritirata. - Puoi restare se vuoi. Oggi c'è una bella arietta fresca. È bello stare qui - disse il ragazzo, a giudicare dalla voce, sorridendo.

Quando mi accorsi chi avessi davanti quasi rischiai di cadere. Era l'amico del ragazzo con cui Eryn ce l'aveva tanto. Lo stesso ragazzo che mi aveva salvata al mare qualche mese fa. Che ci faceva lui qui? Quasi nessuno conosceva questo posto, e chi lo sapeva non ci saliva.

Visto che non accennavo a muovermi lo vidi battere la mano sul posto accanto al suo facendomi segno di andarmi a sedere li. Così, sospirando, richiusi la porta e mi avvicinai lentamente.

Se solo Eryn mi vedesse ora... Credo che mi guarderebbe con severità e direbbe "che ci fai con l'amico di quel babbuino? Hai perso per caso la testa Brit?"

Eppure eccomi qui seduta accanto a lui che guardavo il paesaggio. Dalla terrazza si vedeva bene una gran parte della città. Sopratutto il lago che delineava la fine di Oakville e l'inizio Burlington. Chiusi gli occhi godendo del venticello che soffiava leggero.

- Anche tu vieni qui spesso a rilassarti? - iniziò a parlare lui mentre guardava il paesaggio. Annuì tirando fuori la busta contenente il pranzo. - Si, ci vengo ogni tanto per usufruire della pace silenziosa, lontano dal rumore. - Affermai infilando la forchetta nell'insalata poke. Adoravo il gusto dell'avvocato misto al tofu e noci tostate. Così come adoravo cucinare qualunque piatto esotico che fosse povero di kilocalorie.

Ne presi una forchettata notando con la coda dell'occhio il ragazzo che invece sgranocchiava un pezzo di crostata alla zucca della mensa. Come avevo detto precedentemente, c'era qualcuno a cui piaceva mangiare la crostata alla zucca. Mi sembrava un accostamento strano per un dolce.

- Tu, invece? Non ti ho mai visto qui - chiesi presa dalla curiosità. La scuola era iniziata già da qualche mese tuttavia non l'avevo mai visto qui. Il ragazzo, di cui non sapevo il nome, si girò verso di me sorridendo ampiamente. Il tipico sorriso spontaneo e pieno, che faceva vedere tutti i denti e che arrivava ai occhi rendendoli lucidi.

Missing Moments: Eryn x Will = Chimica combinazione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora