Capitolo 6 - Parte tre

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Will's Pov

Ero un emerito, grandissimo coglione, non c'erano dubbi. Mi passai una mano fra i capelli stressato, cercando di calmarmi con dei profondi respiri. Ero io l'idiota, non lei. Lei era solo una stronza puttana, ma il coglione che le stava dietro ero io. Il coglione che si faceva umiliare e respingere ogni volta ero io.

Come ero caduto in basso, dipendente da una ragazza? Ma perché, cazzo, perché? Perché non ero riuscito a resisterle nemmeno quella volta? Come riusciva a mandarmi completamente in tilt il cervello solo con il suo profumo e il suo corpo? Perché non ero riuscito a restare seduto su quella dannata sedia al banco dei drink con quella ammiccante bionda.

La donna che per tutta la serata mi era stata dietro, più grande di un paio d'anni, mi si era praticamente offerta su un piatto d'argento coperta di panna e fragola in cima. E io che cazzo avevo fatto? Mi ero alzato, senza calcolarla, per raggiungere quella testa dura della Ward. Come. Cazzo. Potevo. Essere. Così. Coglione?! Come?

Appena l'avevo individuata tra la folla non c'era stato più verso di tornare a concentrarmi sulla tipa di fianco a me. Vederla ballare in modo così provocante con quella testa di cazzo, non mi importava chi fosse, era comunque una testa di cazzo fintanto che toccava ciò che mi apparteneva. Ciò che è mio non si guarda, non si pensa e sopratutto non si tocca.

Quando avevo visto quel tipo strusciarsi così contro di lei, toccarla con le sue sudice mani, mi era andato il sangue al cervello, non ci avevo capito più niente. E lei, quella stronza, gli aveva sorriso più volte, sembrava quasi compiaciuta delle attenzioni di quel coglione. Chissà che cazzo di porcate le aveva detto quel depravato.

E continuare a pensarci di sicuro non migliorava la situazione. Non faceva che farmi salire i nervi a un livello insopportabile.
Mi ero imposto in modo violento e autoritario di restare incollato a quello sgabello fino a fine serata e di sforzarmi di prestare attenzione alle avances della bionda ma niente. Davanti vedevo solo lei.

La sua presenza mi faceva perdere il controllo più dell'alcool. Era stato impossibile ignorarla, fingere che il suo corpo ed i suoi capelli ribelli non fossero lì a soli pochi metri da me. Nessuna bionda, rossa, mora o castana sarebbe riuscita a farmela dimenticare, ne per una notte, ne per un tempo abbastanza lungo da permettermi di dimenticarla definitivamente. Nessuna sarebbe riuscita ad eguagliarla.

Non c'era altra soluzione, non c'era altra via di uscita: dovevo evitarla. Ci avevo già provato altre volte e avevo miseramente fallito. Quella volta non sarebbe successo, non doveva succedere, dovevo farlo per il mio orgoglio e per la mia sanità mentale. Per dimenticarla e per ritornare a scopare a go-go come prima.

Dovevo stare lontano da lei fisicamente perché era il suo corpo a far reagire il mio, era il suo profumo ad annebbiarmi la mente. Lei non esisteva, Forse sarebbe stato meglio che qualcuno ci avesse interrotto proprio mentre eravamo sul lavabo di quel cazzo di bagno maschile, almeno mi avrebbe risparmiato l'umiliazione di essere respinto da lei. Di nuovo.

Scossi la testa. L'alcool mi faceva dire proprio delle patetiche stronzate! Lei mi voleva, era inutile che lo negasse e una volta finita la mia ossessione mi sarei vendicato di certo. Nessuna ragazza poteva permettersi di rifiutarmi, avrebbe provato anche lei quell'umiliazione. Solo leggermente più amplificata.

Si, sarebbe andata esattamente così. L'avrei avuta una volta e l'avrei gettata via come un fazzoletto usato non più utile a soddisfare i bisogni naturali per chi è stato creato. L'avrei fatta innamorare per poi calpestare il suo cuore sotto le mie scarpe impedendogli di rigenerarsi per guarire. Sarebbe impazzita d'amore, per me. Come facevano tutte. E avrebbe sofferto le pene del inferno nella consapevolezza di non potermi avere.

Non c'era nulla che distruggesse più dei sentimenti. Quelli veri e puri che si sovrapponevano alla ragione. Mi sarei divertito da matti a vederla piangere a dirotto a causa mia. E tutto questo era solo colpa sua. Se non mi avesse rifiutato forse non avrei deciso di agire in modo così... crudele? Forse. Ma pur sempre giusto ed equilibrato.






*** ANGOLO AUTORE ***

Eccomi qui con un nuovo capitolo, l'ultimo, e questa volta con un breve Pov di Will. Cosa ne pensate? Fatemi sapere le vostre opinioni. Alla prossima un besito a todos.

Missing Moments: Eryn x Will = Chimica combinazione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora